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La scuola finalmente iniziò, i primi giorni sono i migliori perché conosci i nuovi compagni di classe, la maggior parte delle volte ragazzi che ripetono l'anno, a volte invece persone che si sono trasferite da poco e che provengono da un'altra scuola, ma la parte più bella è quella di rincontrare i vecchi compagni ed io non vedevo l'ora di rivedere il mio migliore amico, Raffaello.

Io e Raff. eravamo amici fin da piccoli, dalla prima elementare e posso dire che è stato il migliore amico che mi potesse capitare, io e lui praticamente siamo cresciuti insieme, abbiamo sempre giocato nella stessa squadra di calcio, siamo sempre stati in classe insieme, infatti abbiamo scelto la stessa scuola superiore, e l'unico momento che non passavamo insieme era l'estate, per questo non vedevamo l'ora di ricontrarci a scuola.

Raff. era una persona molto movimentata, egli amava l'avventura e l'azione, infatti molte volte si cacciava in situazioni pericolose, ma il coraggio non li mancava di certo; Il suo più grande sogno era quello di fare l'archeologo, o più in generale l'esploratore, alla ricerca di nuovi fossili, di antiche civiltà ormai dimenticate ed alla scoperta di nuove specie animali e vegetali, infatti egli diceva sempre:

-Le specie vegetali oggi individuate e classificate sono circa 320.000; Quelle animali superano il milione: ma è noto che ve n'è un numero enorme ancora da scoprire, sia delle prime che delle seconde, e sono li che aspettano me, perciò finisco la scuola e ti saluto!-, ma in fondo entrambi sapevamo che noi due non ci saremmo mai separati, ormai eravamo come due fratelli.

A prima vista Raff. sembra perfetto: gentile, coraggioso, forte, bravo a parole, anche se a volte tendeva a parlare un po' a sproposito, comunque non manca mai di rispetto a nessuno, ma come tutte le altre persone di questo mondo aveva anche dei difetti, tra cui spiccava sopratutto quello di agire prima di pensare, senza tenere conto delle conseguenze, e sopratutto il vizio per il fumo.

Egli ormai aveva iniziato a fumare da quasi un anno e non si separava mai dal suo pacchetto di sigarette e dall'accendino.

Di solito Raff. accettava sempre di buon grado i miei consigli, ma a tale proposito i miei inviti a cercare di smettere finché era in tempo, prima di diventare totalmente dipendente dal tabacco, a tal punto da non riuscire a farne a meno, erano inutili.

Io però non ero l'unico a voler rivedere un vecchio amico, anche Michelangelo ci teneva tanto a rivedere i suoi amici che come i miei erano innumerevoli, ma come me egli ne preferiva uno su tutti, il suo nome era Lucifero, ma Miky lo chiamava Fero.

A me in particolare Lucifero non piaceva come persona e non lo approvavo come amico per mio fratello, ma lui non mi ha mai dato retta a questo proposito ed ha continuato sempre a frequentarlo.

Fero non mi piaceva per il suo carattere, che era rude e volgare, molti lo avrebbero definito un narcisista, masochista e sadico; Poi non mi andava a genio il suo modo di fare: impulsivo, codardo, traditore e sopratutto inaffidabile, perché non ci pensava su due volte prima di mentirti e cacciarti nei guai.

Tutto sembrava essere ormai tornato alla normalità, ma purtroppo l'inizio della scuola portò anche dei problemi ed essi iniziarono subito il secondo giorno, cioè il 13 Settembre 2012, quando io, all'intervallo tra due ore di lezione, mi ero recato un attimo al bar della scuola per comprarmi una bottiglietta d'acqua, prima di andare in palestra per l'ora di educazione fisica, con me c'era anche Raff. e ad un certo punto, con la coda dell'occhio, intravidi da una finestra dei ragazzi che, fuori dalla scuola, si spintonavano tra loro; Incuriosito mi avvicinai per vedere di chi si trattasse e con mio grande stupore vidi Miky e Fero che cercavano di difendersi dall'attacco di altri sei ragazzi, fino a quel momento a me sconosciuti.

Senza pensarci su due volte saltai giù dalla finestra alla quale mi ero affacciato al piano terra e corsi subito in aiuto a mio fratello, con Raff. che mi seguì subito dopo; Appena nella mischia tirai un pugno in faccia all'individuo che teneva per la gola Michelangelo e successivamente ne incassai uno allo stomaco, intanto Raffaello si scagliò come una furia contro gli altri, buttandone a terra due in un colpo solo.

Nel frattempo Miky era saltato addosso al tipo che mi aveva colpito nello stomaco ed io, con la mano dolorante e lo stomaco ancor peggio, iniziai a guardarmi attorno per cercare di capire che cosa stesse succedendo e vidi il ragazzo colpito da me all'inizio steso per terra, Raff. che se la cavava egregiamente contro i due che lui stesso aveva atterrato in precedenza e contro un terzo che si era aggiunto in seguito, ma la cosa che mi fecce arrabbiare maggiormente fu vedere che Lucifero non c'era più, era scappato via lasciandoci in netta inferiorità numerica, loro erano in sei noi in tre.

La situazione era critica, Raffaello non ce la faceva più, loro non si fermavano un secondo, sembrava proprio una guerra, un vero massacro e l'unico modo per fermare tutto ciò era quello di chiamare un professore oppure, addirittura, il preside, però c'era il rischio di finire tutti nei guai, noi compresi, perciò nessuno si decise a chiedere aiuto.

Comunque le cose si misero veramente male quando in quella confusione io tirai una gomitata in faccia ad un uomo che si trovava alle mie spalle, diciamo all'ultima persona che volevo vedere li in quel momento, credevo fosse qualcuno che mi voleva sorprendere da dietro, ma invece era il signor Cambrey, ovvero il vicepreside della scuola che frequentavo e da quel momento furono solo guai uno dopo l'altro.

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