capitolo 6

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-ora vado in classe , non voglio arrivare tardi, ci vediamo nell' intervallo - gli dissi
Lui annui
Salii di corsa le scale arrivai nel mio piano e vidi poco più avanti la mia classe con la porta fortunatamente aperta e sentii la prof fare l appello ' Chiusa , presente , Cristel, assente ? '
Feci una corsa e affannata annunciai 'presente '
La prof mi guardò e mi mandò a sedere al mio solito posto
-ci hai parlato ? - mi chiese Giulia
Sapevo che si riferiva a Riccardo
-gli ho detto che avremmo parlato nell' intervallo -le risposi
-Passerai l ' intervallo con uno di terza quindi - disse con un tono strano come se avessi appena detto che avrei conosciuto la Regina Elisabetta
- è una cosa normale -
- si cioè no , bhe tu fai seconda superiore , e lui é uno dei più popolare del 3 anno -
-continuo a non capire il tuo tono sbalordito , me ne farò una ragione hahaha -
-Chiusa , Cristel fate silenzio - disse il prof
-si prof - rispondermmo contemporaneamente
Suonò la campanella dell' intervallo e iniziai a mangiare la mia merenda , mi ero scordata di dover incontrare Riccardo mi tornò in mente solo quando lo vidi davanti a me che mi fissava mentre mangiavo la merenda , si avvicinò e mi abbracciò , ci guardavano tutti e sentii le guancia riscaldarsi sempre di più, sono sicura di essere arrossita
Sì sciolse dal abbraccio e mi invitò a seguirlo fuori e io lo seguì
-riguardo a ciò che è successo prima sulle scale bhe non volevo infastidirti e tanto meno - non potetti finire la frase perché le sue labbra erano già su le mie , d ' istinto ricambiai il bacio ma poco dopo mi staccai da lui , non sono una ragazza facile , non sono una ragazza che si bacia con tutti e non volevo dare questa impressione
-scusa , devo andare- dissi in punta di piedi per poi stampargli un bacio sulla guancia .
Rientrai in classe
Giulia mi guardò e mi chiese - cos'hai ? sembri strana.. sembra quasi che sia successo qualcosa .. ti ha fatto del male ? -
-lui , lui ... Bhe lui , si ecco , emh-
-parli o no ? -
- mi ha baciata - dico tutto d' un fiato
- Come scusa ?- disse sbalordita Giulia
- come hai sentito !- ribatto secca
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Finalmente sono  a casa , appena arrivata mi buttai sul mio amatissimo letto , ero sfinita
La mia mente ormai pensava per conto suo e senza accorgermi inizia a pensare a gli ultimi giorni ... fin troppi baci per me che i ragazzi ero abituata a vederli solo da lontano
Gabri o Riccardo ?
Bella domanda
Gabri mi sembrava il solito ragazzo dolce che se la faceva con tutti
E Riccardo lo stronzo che soffriva ma che non lo dava a vedere
Poi c'era ancora Mattwe bhe lui non era un problema perché essendo fidanzato non poteva interessarmi ma quei suoi modi di fare dolci un po' mi illudevano
Poi rincontrare Luca è stata una cosa bhe fantastica e devastante allo stesso tempo .
Ero felice di rivedere un mio compagno di infanzia , però il fatto che lui facesse finta di non riconoscermi mi dava sui nervi ..
Mi hanno detto delle persone che lo conoscono che ora si fa chiamare Luke cioè Luca in inglese perché sua mamma quando lui era Piccolo si è ri-sposata dopo il divorzio con il papà di Luca ,che a dirla tutta manco mi ricordo il padre , con un americano .
Senza accorgermi inzio ad addormentarmi e i pensieri piano piano diventarono un sogno , o meglio , diventarono un incubo .
Un incubo che mi perseguita fin da quando ero piccola : sono io che mi guardo allo specchio da bambina avrò avuto si e no 2 anni e una figura nera accoltella il mio riflesso delle specchio io però sono viva ,il sangue scorre fin sotto lo specchio e i miei piedini si sporcano di sangue io corro per casa finché una figura nera non mi tappa la bocca ...

Apro gli occhi e guardo la sveglia sono le 22 : 20 ho dormito in pratica tutto il giorno ho saltato il pranzo e la cena e la fame si fa sentire.
Riguardo a quel incubo bhe , l ho sempre raccontato a mia mamma e lei mi ha sempre consolata e poi c'era mio papà che mi sussurrava accarezzandomi la testa che era solo un incubo ... ora lui non c'è più , dopo il suo funerale E dopo la lettura del testamento mia mamma ha voluto trasferirsi qui in Sardegna senza darmi un motivo ben preciso e io per il dolore e per starle vicino l ho seguita qui in Sardegna anche perché alla fine ho solo 16 anni non potevo starmene da sola per i fatti miei .
Il sogno si interrempeva sempre sullo stesso punto
Andai di sotto in cucina , mangiai qualche merendina e notai un biglietto di mia mamma con scritto che aveva il turno di notte in ospedale e che non mi ha svegliata perché dormivo così bene .
Mi lavai mi misi il pigiama e mi rimisi a letto , questa volta chiusi gli occhi con la speranza di non far nessun incubo
Angolo autrice
Spero che vi piaccia questo capitolo :) scusate se ciò messo tanto ad aggiornare ma l ispirazione mi è venuta solo oggi
Grazie della pazienza , continuate a leggere e a votare questa storia 😘

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