Capitolo 1

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Prologo
La luna piena è alta nel cielo.
Sono già le 22:15, ogni componente del branco è già chiuso, ognuno, nelle proprie confortevoli case.
C'è chi cena, chi legge un libro, chi chiacchiera un po', chi scherza e chi già dorme.
Dal balconcino della mia camera, noto che le strade, illuminate da alcune lanterne appese qua e la ai rami degli alberi, sono desolate. O quasi.
- Dai Kaila scendi, io e i ragazzi stiamo andando al lago per fare una nuotata -
Si lamenta Celina con la testa alzata verso la mia direzione.
Celina è la mia migliore amica, siamo cresciute praticamente insieme. Mia madre, Karen, e la sua, Beatrix, si conoscono da prima della creazione del branco Blackmoon e sono sempre andate molto d'accordo, tanto da voler far crescere le loro due figlie femmine come se fossero state sorelle.
Io e Celina, non siamo l'esempio perfetto di "migliori amiche", siamo sempre in disaccordo su tutto, litighiamo spesso, anzi, spessissimo e più di una volta siamo arrivate al punto da strapparci quasi i capelli.
Insomma, viste da fuori non rendiamo proprio l'idea, ma entrambe sappiamo di volerci un bene dell'anima e a noi basta questo.
La ragazza in questione è ancora sotto il mio balcone che aspetta una mia mossa.
Sorrido vedendola iniziare a sbattere il piede per terra, segno che si sta spazientendo, e vedendo il mio sorriso allargarsi ogni secondo che passa, sgrana gli occhi e apre la bocca pronta ad insultarmi ma Mik prontamente gliela tappa con una mano.

- Allora occhi grandi, che aspetti a scendere ? Manchi solo tu siamo tutti pronti e la riccia qui inizia a mordere -
Ridacchia Mik cercando di tenerla ferma mentre scalcia per cercare di liberarsi.
Mik è il figlio del Beta Ciack, nonché fratello genello di Celina.
Occhi neri e capelli castani, poche lentiggini e un carinissimo naso a patata, la copia esatta della mia migliore amica.

- Hmmm non sono molto sicura di voler venire. - ammetto poggiando una guancia sulla ringhiera e le braccia a penzoloni  -Mio padre non me lo permetterebbe e poi il lago è troppo lontano ed io non sono ancora in grado di trasformarmi ci metterei ore ad arrivare -
Avete capito bene gente, sono un lupo che non sa ancora trasformarsi.
Be non sono l'unica, neanche Celina e Rick non ne sono ancora capaci e poi la trasformazione avviene in genere dopo i 17 anni e io li ho compiuti da poco.

- Ma smettila di fare la figlia modello, sappiamo tutti che non è la prima volta che scappi di casa, e poi per la strada ti ci porterei io - afferma Mik gonfiando il petto.
- Certo grazie mille galantuomo, ma vorrei ricordarti che l'ultima volta che mi ci hai portato tu al lago hai perso l'equilibrio e siamo arrivati entrambi col culo a terra. Ora, non so tu, ma io vorrei tornare a casa tutta integra -
Mik ridacchia, evidentemente ha ricordato la scena, e mi assicura che sta volta starà attento.
In realtà Non sono molto tranquilla, ma alla fine decido di fidarmi.

- Okay okay arrivo - sbotto all'ennesima richiesta di Celina di "muovere il culo", ma mentre scavalco un forte dolore alla schiena mi fa perdere l'equilibrio. Sono pronta a prendere uma bella botta, invece due braccia mi prendono al volo e Mik mi mette a terra reggendomi per la vita.

- Ei ma che ti prende ? Stai bene ?- è evidentemente preoccupato, lo dimostrano le sopracciglia aggrottate.
- Si ora si - rispondo - Non so cosa sia successo, ad un tratto ho sentito un dolore lancinante alla schiena - Celina mi tasta la parte dove ho sentito il dolore, ma adesso è come se fosse stato un lontano ricordo.
-Ah tesoro ti stai invecchiando-mi prende in giro Celina e dopo averle dato una piccola spinta, Mik si trasforma rivelando il magnifico pelo marrone e gli occhi del medesimo colore.

In poco tempo siamo arrivati al lago.
È magnifico come sempre ma sta notte ha qualcosa di speciale forse, perché la luna si rispecchia perfettamente sulla superficie del lago creando una sua perfetta sosia.
Io, Celina e Rick ci spogliamo in fretta per non fare aspettare troppo gli altri ragazzi, dato che per via della trasformazione che gli ha distrutto i vestiti, sono già nudi come vermi.
Tra noi del branco non proviamo nessuna vergogna nel mostrarci nudi quindi, dopo aver staccato il gancetto del reggiseno, mi tuffo seguita da tutti gli altri.
Rimaniamo a divertirci in acqua per un bel po' di tempo finché, ormai stanchi, ci sdraiamo sui teli che abbiamo messo sull'erba.

- È stato magnifico - urla Lara battendo le mani.
Ridiamo tutti per la sua emozione esagerata e Rick la prende in giro come al solito per la sua seconda scarsa.
- Rick proprio tu non dovresti prendermi in giro, vorrei farti notare che neanche tu sei molto dotato...fagiolino - una risata ancora più forte esce dalle mie labbra, come gli altri del resto, finché però la mia risata si trasforma in urla di dolore.
I ragazzi mi si avvicinano preoccupati, ma quando cercano di toccarmi un urlo più forte esce dalla mia gola facendomi quasi mancare la voce. Il dolore che sto provando è indescrivibile, mi sento come se stessi andando a fuoco e le mie povere ossa si spezzano a ogni mio minimo movimento.
- Lasciatela stare, allontanatevi si sta traformando - urla Mik ai ragazzi per farsi sentire.
Adesso capisco è la mia prima trasformazione, sto per diventare un lupo completo.
Dopo secondi che a me sembrano ore il dolore finalmente cessa e l'unica cosa che sento è la piacevole sensazione della terra sotto le zampe.

Tutti mi fissano con bocca e occhi spalancati
"Come se non abbiano mai visto un lupo trasformarsi" penso.
Sono curiosa di vedermi nel mio aspetto completo e a piccoli passi mi avvicino al lago per potermi specchiare.

Essere trasformati è una sensazione unica, vale proprio tutto il dolore che ho provato.
La vista è migliore, adesso noto ogni minimo particolare di ciò che mi circonda, ogni odore, rumore tutto.
Arrivata ormai a pochi passi del lago non sto più nella pelle e una volta arrivata trattengo il fiato alla vista del mio aspetto.
I miei occhi sono quasi bianchi da quanto sono chiari, ed il pelo è di un magnifico grigio quasi argento.
Ma le cose che più mi colpiscono sono due.
La prima è che sono almeno il doppio dei miei amici.
La seconda che sulla fronte, tra gli occhi, ho una macchia nera, macchia che riconosco come una stella.
La stella della Dea Luna.

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