Capitolo 2

10.6K 535 10
                                    

Capitolo 2
Non riesco a smettere di pensare a quella macchia a forma di stella.
Ho sentito molto parlare di questo fantomatico segno dagli anziani del branco, ma non credevo potesse essere reale.
La prima volta che ne sentì parlare sarà stata, si e no, due o tre anni fa.
In poche parole la leggenda narra che la Dea Luna abbia creato questo "marchio" per distinguere il bene e il male.
Questo marchio è destinato da un lato, ad un'anima pura e sincera, dall'altro ad un'anima oscura e dannata.

Una macchia nera sul candido pelo bianco della portatrice di bene, una macchia bianca sul nero pelo di un portatore di male.

Queste sono le esatte parole recitate dalla Dea Luna.
Cazzate su cazzate.
O almeno lo pensavo fino a poche ore fa.
Cioè, non sono ancora del tutto convinta che la leggenda sia vero e che la portatrice di bene sia io, insomma potrebbe trattarsi di un caso...una semplice macchia nera su un pelo bianco, senza senso, senza significato. Solo ed esclusivamente un caso.

Dopo essermi abituata al mio nuovo corpo correndo un po' ovunque, ho cercato di parlare con mio padre attraverso il collegamento mentale che di solito viene usato nelle battaglie per comunicare senza farsi scoprire dai nemici.
Il contatto è durato poco, ma abbastanza da permettere a mio padre di localizzarmi "manco fosse un radar" e di raggiungermi.

Inutile dire che quando l'enorme lupo rosso
è apparso da dietro un'albero, tutti i miei amici si siano inginocchiati in segno di saluto.
La sua reazione quando si è accorto che il lupo grigio ero io è stata davvero epica.
In pratica ha sgranato gli occhi talmente tanto che ho temuto gli schizzassero fuori dalle orbite, e per poco non cadeva a terra dato il modo goffo e sconnesso in cui mi si è avvicinato.
Ma nonostante tutto vedevo nei suoi occhi la fierezza e la felicità che sprigionavano.

Ora sono passati due giorni dalla trasformazione, e finalmente mi è stato concesso di uscire dalla mia camera per confrontarmi con gli anziani e le streghe.
Diciamo che la permanenza nella mia camera è stata necessaria, la prima trasformazione richiede un sacco di energie, soprattutto se si è una femmina, e per questo sono dovuta stare a riposo e sottopormi a controlli su controlli.
Non che mi sia dispiaciuto rimanere in casa a oziare peggio di un bradipo monco, ma l'essere costretta a rimanere a letto senza potersi alzare a proprio piacimento è stato davvero un'incubo, ci mancava solo che mi mettessero un catetere per andare al bagno.

Il ritrovo dei "Centenari" si trova poco lontano da casa mia, quasi ai confini del bosco.
Gli anziani, maghi, streghe e lupi sono chiamati così perché alcuni di loro hanno più di cento anni di vita alle spalle.
Certo non tutti, ma una buona parte si.
- Sei sicura di voler entrare bambina?- mi chiede Samuel al mio fianco.
Ha insistito così tanto per venire che pur di farlo tacere avrei anche mangiato un calzino di Rick, e i suoi calzini fanno davvero puzza.
- Si Alpha aspetto questo momento da ben due giorni, e non ho intenzione di tornare indietro. Tanto o volente o dolente dovrò pur affrontare la questione non credi?- dico cammimando a passo spedito verso la casa in legno di ciliegio.
Mio padre sorride scompigliandomi i capelli e mormorando un "oh la mia bambina" e in pochi secondi siamo già entrati nella casa.
Gli anziani sono riuniti in cerchio ad un tavolo, saranno più o meno una ventina di persone, sia uomini che donne e accortisi della nostra presenza rivolgono lo sguardo su entrambi.
- Buongiorno Alpha, buongiorno futura Alpha - saluta un uomo che non conosco.
Gli anziani escono raramente da questa casa, e quelle poche volte che lo fanno stanno bene attenti a non farsi notare, quindi di tutta questa gente io non conosco proprio nessuno.
- Buongiorno Alfred - risponde mio padre.
- Siamo qui per...- inizia lui, ma è interrotto da colui che ho capito si chiami Alfred.
- So perché siete qui. Tua figlia ha portato a termine la sua prima trasformazione ed il suo aspetto in forma di lupo è proprio come dice la leggenda. "Una macchia nera sul candido pelo della portatrice di bene" recita l'anziano guardando dentro una sfera di cristallo. Sicuramente è un mago.
- L'unica pecca è che il mio pelo non è proprio candido - mi intrometto io.
Alfred alzo lo sguardo dalla sfera a me, così come fanno tutti gli altri e dopo avermi osservato per qualche secondo torna a guardare il suo pezzo di vetro.
- Spiegati meglio - mi invita.
- Quando mi sono trasformata, ho notato che il mio pelo non è bianco come narra la leggenda ma ha una leggera sfumatura argentata -
Non appena finisco di parlare l'anziano ridacchia - Argentato dici? Mi dispiace bambina è una cosa impossibile. Nella mia sfera non ho visto quello che dici tu, ho centotredici anni non mi faccio imbrogliare da una mocciosa - il vecchio sta inziando ad alterarsi ed anche io.
- Alfred porta rispetto per la figlia del tuo Alpha - tuona mio padre mostrando gli occhi giallo acceso.
Alfred sembra calmarsi, cosa che io non sono riuscita a fare.
- Cosa le fa pensare che io stia cercando di imbrogliarla ?- sbotto avvicinandomi di qualche passo.
Samuel deve aver percepito la mia agitazione, infatti anche lui si avvicina mettendosi accanto a me.
Per fermarmi nel caso perda il controllo suppongo.

Samuel sa bene che non sono un tipo facile da gestire. Essendo la figlia dell'Alpha, è nel mio DNA avere un carattere forte, aggressivo, deciso e più di una volta sono finita in mezzo a risse e battibecchi vari.

- Non è mai stato visto, in nessun branco o leggenda, un lupo dal pelo argentato. È impossibile e inoltre lo avrei visto nella mia sfera, o nelle carte - afferma tranquillamente, il contrario di me.
- Ah si ? - passano solo pochi secondi prima che con un balzo mi trasformo salendo sul tavolo in legno e rompendolo in due parti.
Un basso ringhio esce dalla mia gola mentre mostro i denti praticamente in faccia al vecchio.
"Guarda con i tuoi occhi" penso.
Alfred sbarra gli occhi e in uno scatto si alza facendo cadere la sedia alle sue spalle, gli altri invece restano stranamente calme a guardare la scena come se fosse un film al cinema.
- Oh Dea Luna - mormora guardandomi dal basso verso l'alto.
- Bene Alfred adesso credi a mia figlia? - chiede mio padre con estrema calma.
- Si ma...la sfera non sbaglia mai io non so cosa... - mormora in modo sconnesso e balbettando.
- Bhe c'è sempre una prima volta no? - chiedo ormai tornata umana.
Ho distrutto il mio jeans preferito maledizione.
- Sono davvero rammaricato Signorina - si scusa inchinandosi - Ma vedendo il suo aspetto completato sono più che sicuro che non sia lei il lupo della leggenda. Potete stare sereni miei signori -
Da un lato mi dispiace non essere io la portatrice di bene, mi sarebbe piaciuto un po' più di movimento nella mia vita, ma dall'altro penso che sia meglio così, troppi impegni e seccature meglio di no.
Tra tre anni dovró prendere il posto di Samuel come Alpha del branco e conta solo questo.

Gli anni passano veloci, ed il grande giorno sta per arrivare.
Blackmoon preparatevi il nuovo Alpha sta arrivando.

The instinct of AlphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora