Capitolo 18
Kaila pov
Freddo. Ho tanto, tanto freddo.
Il buio mi circonda e non riesco a muovermi.
Il mio corpo è debole, e sento che potrei lasciarmi andare da un momento all'altro.
È così bello qui...così calmo, mi sembra di stare in paradiso.
Ma il freddo inizia a diventare caldo, troppo caldo da sopportare.
Apro di scatto gli occhi, e il buio che mi avvolgeva viene sostituito da una forte luce che mi obbliga a chiuderli. Sbatto le palpebre lentamente che, a poco a poco, iniziano ad abituarsi alla nuova e forte luce, e mi guardo in torno.
Sono stesa su un enorme letto dalle coperte scure e morbide, tutta la camera è arredata con mobili antichi ed eleganti. Sembra di stare in un castello.
Non sono più nuda, ma ho addosso una vestaglia nera che mi arriva fino alle ginocchia.
Provo a mettere un piede a terra, ma il pavimento è ghiacciato e piccoli brividi mi attraversano il corpo.
Mi guardo ancora un po' in torno, per assicurarmi che sia sola e, con un colpo di reni, mi alzo in piedi. All'inizio barcollo un po' e la testata mi gira, costringendomi a tenermi per non cadere ma, dopo essermi abituata, inizio a camminare in questa strana camera.
Al centro della stanza un enorme tappeto persiano copre la maggior parte del pavimento in pietra nera, un armadio dai ghirigori dorati è appoggiato alla parete destra della stanza, davanti a questa, una porta nera che probabilmente porta al bagno dato che quella d'entrata era alla destra del letto, accanto all'armadio.
Un enorme lampadario fatto interamente di diamanti pende al centro della stanza. È molto bello da vedere, ma la sua grandezza mi mette in soggezione, quindi decido di controllare il bagno.
Non appena faccio pressione sulla maniglia, questa cigola un po' e una ventata fredda mi investe in pieno. La finestra, di quello che effettivamente è un bagno, è rimasta aperta facendo così circolare un aria gelida e qualche fiocco di neve.
Il bagno è molto grande, quasi quanto metà della camera, e le decorazioni sono le stesse viste fino ad ora.
Una enorme vasca di pietra nera ricoperta da ghirigori d'orati si trova all'angolo tra la finestra e la porta, uno specchio davvero grande si trova dietro un lavandino dello stesso materiale della vasca e una doccia, più piccola, si trova al suo fianco.
-caspita che freddo- quasi non mi battono i denti mentre pronuncio queste poche parole e corro a chiudere la finestra.
Non appena uscita dal bagno, do un'altra occhiata al lampadario.
Mi avvicino lentamente al letto come se mi aspettassi da un momento all'altro che qualcuno, o qualcosa, sbucasse fuori dal nulla per farmi venire un infarto... ma l'unica cosa che trovo è una pergamena, ingiallita dal tempo, poggiata sulle lenzuola di seta stropicciate.
Mi guardo intorno stranita.
Sono sicura che quando mi sono svegliata non c'era niente sul letto, e non ho sentito nessuno entrare in camera...strano.
Decido comunque di capire di cosa si tratta e, dopo essermi seduta a gambe incrociate sul letto, tiro una parte del nastro nero che la tiene chiusa e inizio a leggerla.
~Mia cara Kaila, vedo con piacere che sei già sveglia.
Ti lascio una lettera perché non vorrei mai rovinare la visita della tua nuova camera, spero che sia di tuo gradimento. È la più grande ed elegante del castello, dopo la mia ovviamente. La mia era solo una visita di cortesia ma, mentre che ci siamo, ti informo che questa sera parteciperai ad un ballo dato in tuo onore.~ alzo un sopracciglio scettica. Un ballo in mio onore ? Sul serio ?~naturalmente sarai la mia dama, ed io il tuo accompagnatore quindi, per evitare figure inadeguate, una della mia servitrici verrà a prepararti per questa sera.
Cordiali saluti Vlad.~
Appallottolo la pergamena per poi gettarla in un punto indefinito alle mie spalle.
Dire che sono confusa è poco... prima mi obbliga ad accettare un patto, poi mi rapisce ed ora mi invita ad un ballo in MIO onore...
Certo che sono strani i vampiri
-se crede starò qui bella e buona di sbaglia di grosso- mormoro avviandomi verso la porta decisa ad andare a cercare Vlad e dirgliene quattro ma, ovviamente, la porta è chiusa a chiave -cazzo- impreco incrociando le braccia sotto il seno.
Qualche ora dopo, dato che il sole ha già lasciato posto alla luna, sento la serratura scattare e una donna paffuta dai capelli e gli occhi castani fa capolino dalla parte e mi guardo con un sorriso da orecchio a orecchio.
-Ma guardati sei davvero bella come dicevano- esulta chiudendo la porta a chiave e avvicinandosi a me.
Resto seduta mentre mi prende le guance e inizia a giocarci come fanno le nonne con i nipoti -Per Dio tesoro ma ti dava da mangiare a casa?- ecco appunto...
-Si certo che mi davano da mangiare...perché non avrebbero dovuto ?- chiedo poggiando gentilmente le mie mani su quelle della donna per invitarla a lasciami le guance
-Tesoro sei pallida e magra ecco perché - borbotta lisciandosi le gonna marrone
-Ma bando alla ciance, io sono Moira sarò la tua cameriera personale -
-Oh ma io non ne ho bisogno- mica resterò qui a vita...giusto ?
-Bhe a quanto pare il padrone pensa il contrario- Moira scompare in bagno mentre mormora qualcosa di incomprensibile.
Già mi sta simpatica quella donna.
-Coraggio bambina vieni la vasca è pronta- urla dall'altra stanza e mi affretto a raggiungerla per paura che le venga un infarto se continua a urlare così.
-Il ballo inizierà esattamente tra due ore quindi hai mezz'ora per farti un bel bagno, dopodiché passeremo a trucco e parrucco- Moira parla talmente veloce che faccio a fatica a starle dietro, ma annuisco semplicemente e mi spoglio per poi immergermi nell'acqua calda.
Almeno ho capito che ho una bella mezz'ora per lavarmi.
Il profumo di muschio mi fa tornare con la memoria al bosco nel qualche giocavo da piccola.
Alla mamma piaceva tanto giocare a nascondino nel bosco...ricordo che una volta, dopo essere caduta ed essermi sbucciata un ginocchio, mi ha raggiunta accovacciandosi ad una me di soli 3 anni in lacrime.
Le sue parole mi rimbombano in testa "nella vita cadrai molte volte, ti ferirai, piangerai e penserai che non sei forte abbastanza da superare gli ostacoli che la vita metterà sulla tua strada...Ma quando questo accadrà guarda la luna, e ricorda queste parole "la dea luna ti darà la forza, ti renderà coraggiosa e saggia, ma la forza, il coraggio e la saggezza saranno già dentro di te. Credi sempre in te stessa bambina mia e sarai invincibile" Solo ora capisco le sue parole e trovandomi in questa situazione spero davvero tanto che la
dea luna mi dia la forza di tirar fuori il mio coraggio.
Sbuffo infilando la testa sotto l'acqua ormai fredda e riemergo alzandomi del tutto.
Tante piccole goccioline d'acqua cadono ai miei piedi e, non appena torno in camera, un euforica Moira mi intima di asciugarmi e mettere l'intimo, un po' troppo esagerato per i miei gusti.
E un'ora dopo eccomi qui. Fasciata in un bellissimo abito nero a sirena, con scollatura a cuore e il corpetto stretto tempestato di diamanti. Il trucco è leggero e mette in risalto i miei occhio color del ghiaccio.. un rossetto nero a colorarmi le labbra.
I capelli sono legati in una treccia morbida e devo ammettere che l'ultima volta in cui sono stata così elegante, è stato per la mia presentazione al branco.
-Tesoro scendi dalle nuvole, dobbiamo andare il padrone ti aspetta- Moira mi guarda con una strana luce negli occhi, come se non vedesse l'ora di portarmi al piano di sotto a festeggiare.
Ma lei non sa che mi sta portando dritta all'inferno.--------------
Nuovo capitolo? Eccolo quaaaa
Chiedo scusa come al solito per l'assenza, ma ormai dovreste sapere che aggiorno dopo tanto 😂
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The instinct of Alpha
Hombres LoboKaila Wood è la figlia dell'alpha del branco Blackmoon, Samuel Wood. All'età di 17 anni si trasformerà per la prima volta e a 20 anni prenderà il comando del branco sostituendo il padre come Alpha. Ma la Dea Luna vuole che proprio Kaila sia la compa...