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"Allora biondina, perché mi hai costretto ad accompagnati?" chiede il moretto con fare indignato

"Perché so che desideri ardentemente una sigaretta ma non puoi se sei a casa. Tu guarda io ne ho un pacchetto nuovo nuovo nella borsa" gli faccio un occhiolino e lui annuisce

"Ma come hai fatto a capirlo" dice con finto disinteresse

"Sei un bad boy di 18 anni di Miami, se non fumi tu non capisco chi dovrebbe farlo" dico schietta

"Senti mi hai rotto anche un po le palle con questa storia del bad boy okay? E mi stai anche antipatica, con quei tuoi capelli Biondini perfetto no e quel tuo fare da ragazza che si crede superiore. Quindi la tua sigaretta di merda non la voglio okay?"

"Senti, io ti ho solo proposto una via d'uscita da una noiosa serata in famiglia. Tu l'hai accolta anche se di mala voglia. Quindi ora che ti piaccia o no, accetterai la mia sigaretta e la fumerai con me sul mio balcone." lui mi guarda sbigottito

"Io non ti permetto di darmi ordini. Sei solo una ragazzina viziata e appena arriviamo a casa tua scendi dalla mia macchina e iniziamo ad ignorare l'esistenza dell'altro."

"Kyle, ascoltami. Ti va di venire su a bere un bicchiere di qualcosa e fumare una sigaretta?" chiedo con più gentilezza di quanta ne abbia mai usata in tutta la mia vita. Non so perché ma voglio provare ad essere gentile con lui, non sono mai stata una ragazza gentile. Da bambina facevo i dispetti a tutti, mia mamma mi diceva sempre di essere più gentile e io non l'avevo mai ascoltata. Perché adesso che non ce n'è la necessità voglio esserlo?

"Malia, perché dovrei? È da quando sei entrata in quella classe che mi infastidisci" dice senza neanche guardarmi mentre parcheggia

"Perché... Non ho una risposta okay. Sono una persona acida e sprezzante, meno sto con la gente meglio sto. E non ti infastidisco, tu infastidisci me. Perciò... Riniziamo?" lo guardo negli occhi per secondi che sembrano infiniti

"Solo una sigaretta, noi due non siamo amici" dice con una smorfia che dovrebbe essere un sorriso

"Non mi piace avere amici" sorrido io

***

"Mi piace la vista qua" dice il mollusco mentre aspira il tabacco nei polmoni e così faccio io. Il fumo mi alleggerisce la testa e la mente. Sorrido calma mentre faccio un altro profondo respiro.

"Comunque cosa c'è tra te e quella ragazza... Alicia, Elisa... Alyssa!"

"Perché non ti fai gli affari tuoi? Dio ma sei sempre così impicciona?"

"Sì, ora rispondi. State insieme?"

"No, te l'ho detto che è antipatica. Ma resta comunque la ragazza più sexy della scuola" dice non curante rispondendo al cellulare

"Ah quindi te la fai e basta... A senso" ridacchio e spengo la sigaretta nel posa cenere. Il mollusco lo fa dopo di me e si gira a guardarmi.

"È stato stranamente piacevole Malia... Io... Grazie" dice abbassando lo sguardo sui suoi piedi

"Anche per me, ci vediamo a scuola mollusco" sorrido dandogli un bacio sulla guancia

"Ci si vede riccioli d'oro" mi fa un cenno con la testa e se ne va. Che problemi ha questo ragazzo? Mi chiedo struccandomi O meglio, che problemi ho io per essere gentile con lui? Mi infilo sotto le coperte e mi addormento dopo poco. Oggi è stata una giornata faticosa.

***

La sveglia suona alle 6.30 con Like That dei Jacks. Come tutte le mattine mi alzo e con la lentezza di una lepre zoppa a tre zampe vado in bagno a lavarmi il viso. Guardo la trousse poi guardo di nuovo il mio riflesso. Oggi non mi trucco, avrei bisogno di un intero staff per apparire decente. Poi però l'abitudine vince su di me e metto un po' di mascara, blush e un filo di lucidalabbra.
Indosso il maglione grigio un po' rovinato e i jeans a zampa. Guardo le converse e schifata penso al fatto che dovrei assolutamente comprarmene di nuove. Questo mi porta mentalmente all'argomento soldi, devo trovarmi un lavoro. I miei zii hanno detto che pagheranno l'affitto di 300$ i primi quattro mesi, poi dovrò cavarmela da sola. Esco sul balcone della sala, quello che affaccia sul mare, ed è stupendo. L'aria fresca e frizzante mi da una scossa e l'orario del mio vecchio iPhone 3gS mi dice che se non mi muovo arriverò sicuramente in ritardo.

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