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"Mollusco, perché non fai attenzione a dove metti i piedi ogni tanto? Giuro che prima o poi le prendi" inceneriscono lui e i suoi amichetti con lo sguardo e smettono immediatamente di ridere.

"Scusami riccioli d'oro" dice lui riprendendo a ridere

"Se vuoi controllo come sta il tuo sedere" si propone Cole

"Non ci pensare nemmeno" diciamo io e Kyle nello stesso momento. Aspetta Kyle? Bipolare.

Il Kyle gentile mi porge la mano per alzarmi. E io la stringo facendo forza per tirarmi su. Il risultato è il moretto steso sopra di me per terra. I nostri visi a neanche un palmo di distanza. Lui che fa forza sugli avambracci per non schiacciarmi e nel frattempo mi guarda. Gli occhi grigi scorrono lungo il mio viso, soffermandosi sulle labbra mentre i miei seguono ogni suo movimento. Stiamo così per istanti che sembrano infiniti. Quando a risvegliarci sono le risate della sua gang e Jenna.

Lui si rialza e se ne va con i suoi amici senza dire una parola. Jenna mi da una mano ad alzarmi e riprendiamo a camminare verso la piscina.

"Sarà anche il peggior ragazzo della scuola, ma Kyle è dannatamente sexy." sorride la bionda ammiccando

"Ma non è vero" nego io, pur sapendo che è impossibile giudicarlo anche solo carino.

"Si che è vero. E ti fissava come uno che non ha mai visto una ragazza prima. Era affascinato dalla tua bellezza" ridacchia andando avanti.

"Senti Jenna, a scopo informativo, fai uso di droghe? O sei solo molto fantasiosa?" lei mi guarda con una faccia buffa e io scoppio a ridere.

Riusciamo a trovare subito il coach e a iscrivermi alla squadra di nuoto. Mentre torniamo alla mensa suona la campanella e rischiamo di essere investite dalla massa di ragazzi che si affretta per andare a lezione. Raggiungo la classe di matematica e l'unico posto libero rimasto è accanto al mollusco. Mi lascio pesantemente cadere sulla sedia e aspetto l'arrivo del professore fissando i graffi sullo schermo del cellulare.

"Scusami per prima" dice Kyle e ci metto un po' a capire che sta parlando con me "non volevo farti cadere, ti sei fatta male?" chiede sinceramente preoccupato.

"No." dico con più freddezza di quella che volevo realmente esprimere.

"Mi spieghi cosa ti ho fatto adesso? Ti sto chiedendo scusa, mi sto comportando gentilmente e tu cosa fai? Ti comporti da stronza..." capisco che ci è rimasto male e che ce la stava realmente mettendo tutta per essere carino. Non so cosa rispondere, quindi distolgo lo sguardo da lui e torno a osservare il mio cellulare.

***

L'acqua fredda della piscina scivola sul mio corpo. L'aria nei polmoni si esaurisce velocemente e tiro fuori il viso per prenderne altra. Gli schizzi provocati dai movimenti mi riempiono la faccia prima che questa venga re-immersa nella piscina. Tocco il muro con una mano prima di virare e tornare indietro. La sensazione che provo è quella di essere in aria. L'acqua scivola sotto di me come fanno le correnti d'aria per gli uccelli. Non faccio in tempo a finire la vasca che sento in lontananza il fischio del coach Martin. Esco lentamente dall'acqua e mi avvolgo nell'asciugamano. Tolgo la cuffia e mi dirigo alle docce per levarmi il cloro dalla pelle. Scambio giusto qualche parola con le ragazze della squadra, che si complimentano per la mia agilità in acqua. Finita la doccia mi cambio velocemente e asciugo i capelli prima di raccoglierli in una coda e lasciare lo spogliatoio con il borsone nuovo con il simbolo della scuola impresso un po' ovunque, sul costume, sulle ciabatte, sulla cuffia e persino sugli occhialini.
Vado al mio armadietto per recuperare la borsa di scuola e quando lo apro trovo attaccata una foto, scattata da una polaroid un'ora prima mentre nuotavo. La giro e ci trovo una dedica 'Sei bellissima. Nell'acqua sembravi così a tuo agio, così tranquilla. -Anonimo' rileggo la frase e non so se esse lusingata o terrorizzata. Nel dubbio la metto nel diario e me ne vado richiudendo l'armadietto con un po' troppa forza.

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