Dopo cena io e Michael saliamo in camera sua mentre i nostri genitori discutono del più e del meno. Prima di entrare Il ragazzo si ferma di fronte la sua stanza e dice:"Allora amata cugina...adesso tu entrerai nel mio tempio sacro. Ti prego di essere rispettosa". Cominciamo a ridere. Appena la porta si apre ci buttiamo a peso morto sul letto. Michael comincia a raccontarmi della scuola che frequenta,dei suoi amici e dei professori.
Mentre il ragazzo continua il suo lunghissimo monologo,il mio cellulare comincia a squillare e sul display appare il nome di Nicolò. Rispondo immediatamente:" Ciao tesoro! Come va?" "Ehi amore,qui tutto bene! Com'è andato il viaggio?" "Benissimo,adesso sono con Michael" "Ah bene,salutamelo. Adesso devo andare,ti amo!" "Ti amo anch'io".
Il tinto mi guarda incuriosito. "Che c'è?" Gli dico trattenendo una risata."1)è strano vederti parlare in italiano;2)era il tuo ragazzo?" "1)perché? Ahahah;2) si,era il mio ragazzo e ti saluta" "Boh è strano ahah. Ehm quando lo senti ricambia" continuiamo a ridere. Michael è il miglior cugino che si possa desiderare. È sempre pronto a farmi ridere e mi aiuta a dimenticare che lunedì comincerò a frequentare la nuova scuola.È il fratello che non ho mai avuto.
Ho paura di ricominciare tutto daccapo,ma pensare che sarò nella stessa scuola di mio cugino mi fa stare decisamente meglio.
Il ragazzo dai capelli colorati nota che sono pensierosa,e invece di chiedermi cosa ho,comincia a farmi il solletico.
Fortunatamente arriva mia madre a salvarmi da quella "tortura" dicendo che è tardi e che bisogna tornare a casa.

Sorry,but I love you||Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora