Continuavo a pensare a quel sabato sera. Ne parlai con tutti e a dire la verità ero anche un pó confusa.
26-04-2016
Era martedì.
Dovevamo andare a Salerno e tu mi continuavi a dire" Nel pullman ti metti vicino a me"
E io ero felicissima. Aspettavo quel momento.
Incominció a piovere ma noi non ci scoraggiammo. Non andammo a Salerno ma a casa di una nostra amica, Flavia.
Per strada mi davi confidenze, stavi sempre vicino a me, mi davi a morsi.
Ripeto: MI PIACEVA TROPPO QUELL'AMICIZIA.
Certo se continuava non l'avrei mai dimenticato, ma volevo che continuasse.
Ero troppo confusa a quel punto.
Poi andammo a casa di Flavia e io ti sfottevo. Ci rincorrevamo intorno alla tavola fino a che mi andai a sedere sulla poltrona, tu sei venuto vicino a me e io ti diedi un bacio sulla guancia.
Dopo un pó tu ricambiasti.
Poi andammo a giocare a calcetto e poi mi riandai a sedere su quella poltrona.
"Vieni qua" ripetevi
Mi dovetti sedere vicino a te.
Scherzavamo, giocavamo.
Tu mi guardavi fissa e sorridevi.
Quello sguardo.
Quel sorriso.
Tu, beh.... Mi provavi a baciare ma io mi spostavo sempre fino a che dissi "O ora o mai più" e ti baciai.
Quel bacio non lo dimenticheró mai.
Finalmente dopo tanto tempo le nostre labbra si sfiorarono di nuovo.
Sentivo di nuovo quel profumo fantastico.
Mi abbracciavi, mi continuavi a baciare e quando io volevo aiutare Flavia a mettere apposto tu ripetevi"Vieni qua" e mi baciavi.
Com'era bello stare di nuovo tra le tue braccia.
Ero felicissima. Finalmente sorridevo anch'io.
Tutti erano felici quanto noi.
Poi prendemmo il pullman. E io e te stavamo vicini. Continuavi a baciarmi fino a che non sei sceso.
Beh, l'ultimo bacio.
Tutti i miei amici mi dicevano di aver sbagliato, che mi avrebbe fatta soffrire di nuovo.
Appunto. Fu così.
Tornai a casa e trovai un suo messaggio che diceva di rimanere solo amici e che quello era stato uno sbaglio.
Stetti male di nuovo.
Come al solito.
Non facevo altro che pensare a quel martedì.
A raccontare è bello, ma a viverlo di più. .
