Allo sbaraglio contro Dolorm! (cap.17)

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Ci siamo ritrovati in una specie di sala da pranzo. C'era un tavolo ben imbandito e una bottiglia di vino rosso al centro, al posto del capotavola c'era un tizio vestito da scienziato, rideva in maniera inquietante e aveva accanto a sé una bambola di ceramica...Il brutto...È che la bambola parlava.
Bambola: Ehy! Dolorm dei nuovi amici!
Eneide: Noi non siamo vostri amici! Dicci perché vuoi governare gli umani!
Dolorm: Dovete indovinare siete o non siete valenti guerrieri? Jeys tocca a te!
Gli occhi della bambola si illuminarono di rosso e colava una sostanza rossa, a prima vista sembrava sangue, io, mia sorella, Alan ed Eneide ci siamo trasformati in posizione d'attacco. La bambola ha "evocato" dei mostri per tenere occupati i miei amici e mia sorella poi é venuta verso di me, accompagnata da Dolorm.
Dolorm: Per conquistare l'Olimpo servi tu, in primis, non voglio prendere insieme sia te che tua sorella, troppo difficile...È meglio una per una...
Io: Perché vuoi prendere il dominio dell'Olimpo? Vuoi vendicarti di qualcosa? Vuoi tornare in vita? Vuoi le dee? Vuoi i gioielli? Vuoi il potere? Vuoi la gloria? Che cosa, dimmi, che cosa?
Dolorm: A dire la verità voglio la fama ed essere qualcuno che conta. Quelli popolari sul serio vengono dall'Olimpo...
Io: Chissà perché mi suona come un tentativo di farmi credere il falso.
Dolorm: Sei intelligente, a dire la verità, io sono un altro universo.
Io: A giudicare dai segni che vedo vieni dagli dei egiziani no?
Dolorm: Esatto sono figlio di Ra.
Io: Il dio del sole dell'universo egizio...
Dolorm: Bravissima.
Io: Perché vieni qui?
Dolorm: Perché sono rimasto incantato dalla bellezza di una semi-dea di Atena, al liceo Mistico, non volevo vederla tra le braccia di un altro, per cui, ho chiesto a Megan di aiutarmi ma la ragazza, con la sorella e con gli amici sconfisse lo spettro. E allora mi sono inventato di essere una minaccia per gli dei per attirarla in una trappola.
Io: "pensieri" ragioniamo con calma, allora, se la ragazza in questione fosse Anna mi avrebbe tenuto occupata, quindi potrei essere io, "tra le braccia di un altro" spesso io ero tra le braccia di Eneide" Chi vuoi me o mia sorella?
Dolorm: Non sei perspicace in questo campo. Ti avrei attaccata se non ti volessi.
Si avvicinò a me in lentamente, ma non ne volevo sapere assolutamente di farmi prendere per cui, lo attaccai con tutte le mie forze...I miei compagni, liberatosi dai nemici, si sono affiancati a me e hanno combattuto, ci abbiamo messo delle ore, ma alla fine, a forza di colpi magici, di colpi d'arma da taglio e da fuoco siamo riusciti a sconfiggerlo...
Io: Perfetto, e ora, torna a casa le semi-dee egizie sono più belle di me...Ci vediamo.
Usai uno dei portali e lo teletrasportai lontano da noi...Mia sorella mi ha abbracciato forte e si era decisamente commossa, era pure preoccupata, molto anche.
Io: Ragazzi come state? Tutto bene?
Eneide: Si grazie.
Anna: Tutto ok sorellina?
Io: Si.
Alan: Quel tizio era ossessionato da te se ho capito bene, a quanto pare fai strage di cuori Flora!
Io: Ehy Alan! Queste cose non si dicono.
E ridendo e scherzando siamo usciti dal nascondiglio, siamo risaliti sulla navetta e ci siamo rimessi in viaggio verso l'Olimpo. Io e mia sorella raccontammo a nostra madre tutto...

Le Mille Avventure Di Flora E Degli Semi-DeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora