Troppo in colpa

45 2 0
                                    

Ad un tratto... io gli dissi che non potevo farlo, che ero fidanzata e che non era giusto farlo. Ricordo ancora quello che mi disse: erano parole dolci non arrabbiate o offese: << Non importa io tengo talmente tanto a te che per non farti soffrire ti lascerei perfino tornare in italia, anche se mi si spezzerebbe il cuore.>> A me si spezzó il cuore a sentire quelle parole, mi sentivo in colpa avevo paura che non mi parlasse più, aveva fatto così tanto per me...
Il mattino seguente era un dei peggiori mai visti in assoluto, tuonava e diluviava come mai visto prima d' ora. Entrai in classe completamente zuppa, tutti mi fissavano quando ad un tratto la campanella suonò e la professoressa entró, dall' altra parte della classe c' era Davide seduto con i suoi amici in ultima fila che mi guardava con la coda dell' occhio e così per tutta l' ora...
Appena la lezione finì cosri immediatamente da lui per chiedergli scusa per tutto quello che era successo il giorno prima, ma non so come i sui amici avevano fatto in modo che lui non potesse vedermi accerchiandolo, e cominciando a dire battute infelici sui ragazzi che si trovavano dentro la scuola e che venivano da fuori, io ovviamente capì perché fecero questo e rimasi impalata in mezzo al corridoio come uno stoccafisso. Ci rimasi molto male ma mi vergognavo troppo per andargli a parlare quando era con i suoi amici e il fatto era che non se li scrollava mai di dosso.

una storia nata come scherzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora