¿una rvoluzione?

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Ormai non vedevo Davide da settimane e mi mancava terribilmente, avevo bisogno di lui più di ogni altra cosa, avevo bisogno dei suoi baci e dei suoi abbracci. Mi mancava stare con lui.
Mentre tornavo a casa un gruppetto di ragazzi, che tralaltro erano gli amici di Davide mi presero di forza per un braccio e cominciarono a dirmi cose come: << Lascia in pace Davide, lui non é tuo, lui non si interessa affatto a te...>>. E mentre dicevano queste cose mi continuavano a dare calci pugni e mi strattonavano, mi buttavano per terra... Ero sfinita non ce la facevo più, tutto questo mi ricordava quello che era successo un mesetto prima, ma in cambio Davide non c' era quella volta.
Mentre prendevo tutte quelle botte mi si appannavano sempre di più gli occhi, quando caddi a terra.

Davide pov.
Tornavo a casa, facevo sempre la stessa strada che faceva Alessandra, era l' unico modo per vederla almeno di spalle dato che a scuola i miei amici facevano di tutto per non farci ne incontrare ne vederci. Mentre percorrevo il solito marciampiede vidi una ragazza a terra, le corsi subito incontro e mi resi conto che era lei, era Ale, non potevo crederci. Chi le aveva fatto una cosa del genere?, Chi avrebbe osato far del male ad una ragazza?.
La presi subito in braccio a mo di sposa e la portai immadiatamnete all' ospedale, era piena di ferite e lividi. Mi faceva star male vederla così.
La posarono su un letto e cominciarono a farle vari test. Per fortuna non era niente di grave, doveva soltanto riposare e si sarebbe rimessa. Mi sentivo in colpa per quello che le era successo, giuro che appena scoprivo chi fosse stato a farle quello lo avrei riempito di pugni.

una storia nata come scherzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora