Capitolo 3

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Pov sascha
Mi trovavo nella stanza del mio appartamento a New York, sdraiato contro il muro, avevo una lametta in mano, sapevo quel che stavo facendo, avevo la camicia bianca che avevo il giorno in cui stefano mi ha baciato per la prima volta.
Stavo per incidere il suo nome sul braccio quando mi squillò il cellulare...avevo perso tutti i contatti anche per resistere dal  non chiamare stefano e per non sentirlo, ma il numero era lo stesso, risposi in inglese pensando fosse qualcuno del mio collage, ma no.
Era proprio lui.
Tentavo di tenere le lacrime, quando gli riattaccai le lacrime mi erano già scese..senza pensarci due volte passai così velocemente la lametta da quasi non accorgermene, ma il male sprigionato dopo era insopportabile.
Pov stefano
Mi aveva riattaccato in faccia, sapevo che stesse piangendo, ma non sapevo dove cazzo era diretto.
Mi ricordai di una volta ad educazione fisica che ero sudato come un cammello, gli altri erano già andati in classe, sascha era rimasto ad aspettarmi, anche se eravamo maschi mi vergognavo a spogliarmi davanti a lui...solo ora. Prima era diverso.
Mi tolsi la maglietta di fretta, ma lui mi passò l'indice sul petto, io che avevo già messo le braccia nell'altra maglietta mi fermai e lo guardai, lui sorrise e mi sussurrò all'orecchio:"che fretta hai di metterti quella maglia?" Io sussultai quando mi accarezzò i pettorali:"shhh...possono sentirti." "S-sascha." Dissi titubante "no non farò niente- disse seriamente mentre incrociò il mio sguardo- forse." Sorrise in modo malizioso e lo spintonai, lui sorrise e mi alzò la maglietta che era a metà tra il braccio e l'avambraccio, lo lasciai fare, poi mi mise le braccia attorno al collo e continuò a sorridere:"ti amo." Disse, ora sorridevo anche io, lo baciai io quando di solito era lui a baciarmi, era un bacio diverso, forse pieno di desiderio da parte sua visto che ero a petto nudo e mi venne in mente una cosa, lo fermai ponendogli le mani sul petto, lui mi guardò storto:"togliti anche tu la maglietta così siamo pari." Mi piaceva troppo con gli occhiali...lui sorrise e se la tolse, si vedevano i pettorali ma meno rispetto ai miei perché da tempo aveva smesso di fare palestra, ma lo preferivo così...
"Ora posso baciarti?" Disse dopo un po che ci fissavamo:"si accomodi." Dissi inchinandomi, lui rise e mi mise le mani sulle spalle e mi baciò più lentamente, come se non volesse tornare in classe...
Mi mancava il modo in cui mi guardava, in cui se ne fregava del giudizio degli altri.
Mi mancavano i suoi baci e quello che avremmo potuto essere...
Mi mancavano i suoi sorrisi maliziosi quando mi vedeva girare per casa in boxer (capitato 2-3 volte perché ha dormito da me..si dormito.) mi mancavano i suoi baci.
Mi mancava la sua possessività quando qualcuna cercava di farmi il filo...
"Perché mi guardi?" Lui rise:"posso guardare il mio ragazzo?!" "Ma perché ti ho chiesto" lui ritornò serio:"perché sei la cosa più bella che abbia mai visto."
Ammettevo di avere le lacrime agli occhi ricordando quei momenti, ma ehi...
Io so che lo troverò.

I'm giving up on you...||saschefano||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora