7 Lezioni e duelli

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La convivenza di Harry e Severus sembrò iniziare come una normale routine quotidiana babbana. Harry dopo un primo momento di disagio alla vista del suo compagno vestito solo con i pantaloni e la camicia, si sedette sulla poltrona di fronte. "Buongiorno."

Severus posò la tazza di caffè sul tavolino accanto. "Buongiorno. Bevi caffè o thè?" Posò la mano sulla brocca di ceramica lavorata con ghirigori dorati.

Il profumo raggiunse le narici di Harry, scuotendolo dal sonno. "Quello è caffè? Va più che bene."

Severus lo versò nella tazza accanto alla sua, poi ne aggiunse dell'altro alla propria tazza. "Quanto zucchero Harry?"

"Meglio amaro."

L'uomo sorrise. "Davvero lo preferisci amaro? Non l'avrei detto."

"Non sono così giovane da riempire tutto di zucchero." Lo sfidò Harry a dire il contrario.

"No, non lo sei. Mi aspettavo che di prima mattina gradissi qualcosa di più dolce." Gli porse la tazza.

"Grazie." Harry bevve. Dopo un secondo sorso, notò che il caffè era migliore di quello servito in sala grande. "Questo non è caffè di Hogwarts. Voi professori nascondete scorte di quello buono?"

Severus non si aspettava che la sua anima gemella fosse così affabile di prima mattina. Doveva ricordarsene in futuro, quando sarebbero stati a letto. "Si tratta delle mie scorte personali. Se ti piace tanto ne ordinerò di più d'ora in poi."

"Non ti trattengo dall'ordinarlo." Lo bevve con piacere.

Come inizio della loro convivenza, non era niente male, avevano già qualcosa in comune.

Quando lasciarono gli appartamenti, Snape si assicurò di poterlo accompagnare almeno per il tratto delle segrete del castello, dove i serpeverde dimoravano, per evitare inutili discussioni tra Harry e qualche sciocco ragazzino in cerca di scontri inutili.

"Ti accompagno fino alla sala grande, non sei tenuto ad entrare con me, ma non mi sento tranquillo a lasciarti a contatto con tutti questi serpeverde." Spiegò uscendo dalla porta che si chiuse alle sue spalle.

Harry lo attese, non voleva ignorarlo durante il tragitto come se non desiderasse la sua compagnia. "Hai paura che i tuoi cari protetti mi aggrediscano?"

Severus vide il giovane sorridere a quell'affermazione.

"Più che altro, ho paura che tu li faccia a pezzi. Non sono tipi da aspettarsi una maledizione in risposta. A volte mi chiedo se i serpeverde, come i grifondoro, non siano degli sciocchi a scontrarsi, senza avere la minima idea delle capacità di un avversario."

Harry abbozzò un ghigno di soddisfazione. "Beh, io ho affrontato il signore oscuro con un expelliamus. Però i tuoi continuano a sfidarmi con sciocchi incantesimi da primo anno. Fa' un po' tu!"

Severus rise di gusto.

La loro serenità si afflosciò, voltando l'angolo. Si trovarono davanti due studenti che stavano facendo levitare i libri di uno del primo anno. Il giovane non riusciva a prendere i suoi libri che galleggiavano tra l'uno e l'altro studente.

Snape si schiarì la voce. "Cosa succede qui?"

Tutti e tre si immobilizzarono, vedendolo arrivare solo ora e i libri caddero con un tonfo. Harry si aspettava una punizione lieve, ma così non fu.

"Voi due siete in punizione per le prossime due settimane." Era furioso.

Harry non aveva mai sentito quel tono più piccato del solito; In genere si limitava all'aria beffarda quando dava punizioni, ma in questo caso c'era dell'altro.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05, 2023 ⏰

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