Capitolo 31: False promesse

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Jenny piangeva in camera sua una stanza grande in cui al centro c'erano quattro conchiglie infilate a terra che raccoglievano la sabbia a formare una specie di letto e tutt'intorno ondeggiavano alghe variopinte in una specie di danza calma e tranquilla.
Una voce rauca interruppe quel silenzio e quella danza《oh oh la poverina è così addolorata》disse un lungo pesce nero con due occhi gialli e denti affilati che formavano un sorriso inquietante 《che peccato se solo potessimo fare qualcosa》parlò un'altro pesce uguale al primo che cominciarono a girare intorno a Jenny 《 aspetta lei potrebbe esserle d'aiuto》disse il primo 《si giusto lei potrebbe aiutarti》disse il secondo avvicinandosi a Jenny 《lei chi?》disse la ragazza singhiozzando i due pesci neri si aggrovigliarono dicendo 《Sasha potrebbe...》 e formarono un fumo nero dal quale uscì fuori una donna grassa con sei paia di tentacoli neri capelli bianchi sparati in alto due occhi terrificanti gialli 《mi hai chiamato cara?》disse la donna 《ma veramente n...》disse Jenny che non fece in tempo a finire la frase che la donna la interruppe 《tranquilla mia cara so già tutto io sono Sasha la maga benevola e sono qui per aiutarti》disse la donna avvicinandosi a lei 《sicura che puoi aiutarmi?》disse la ragazza《ma certo sono qui per questo; so che ti piacerebbe visitare altri posti altri mondi per esempio i tuoi nuovi amici non sono di un oceano lontano ma di un'altro mondo io però posso realizzare questo desiderio solo a patto che tu mi faccia entrare nella stanza del trono di tuo padre》disse Sasha 《ok》 rispose Jenny che in silenzio portò la strega nella stanza del trono, Poseido stava dormendo, 《che devi cercare qui?》domandò la ragazza《proprio questo》disse la donna impugnando il tridente del re e scopiò a ridere come una pazza Poseido dopo quella risata si svegliò di soprassalto e corse nella stanza del trono e vedendo Sasha con il tridente urlò 《leva i tuoi sporchi tentacoli dal mio tridente; l'esilio dal castello non ti è bastato brutta strega》Sasha a quelle parole scagliò un raggio elettrico contro Poseido che cadde a terra Jenny andò dal padre urlando 《papà!; io non volevo questo; Nash aiutami》.
Nash insieme ai suoi amici che stava andandosene da palazzo sentì le urla e nuotò più veloce che poteva verso l'origine delle urla.
All'entrata videro Jenny che sorreggeva suo padre ferito 《che cos'è successo?》urlò Nash 《non c'è tempo per spiegare aiutarmi a portare mio padre nel luogo dove vado sempre quando sono triste》disse Jenny i tre ubbidirono e portarono al sicuro Poseido.

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