I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE COMPLETA dal 2024)

17.

Hopeful
Bars and Melody

Tre giorni.

Sono passati esattamente tre giorni da quando Cam ed io ci siamo scontrati.

Letteralmente e metaforicamente.

Subito dopo esserci urlati contro, sono intervenuti i ragazzi che ci hanno separati, mettendosi come. uno scudo fra di noi.

Entrambi respiravamo a fatica, a causa del tono di voce estremamente alto e del tentativo di prevalere l'uno sull'altro.

Non abbiamo mai smesso di guardarci in cagnesco, fino a che non sono stata portata di peso in stanza da mia sorella.

Non ho aperto bocca per quasi tutto il giorno e allo stesso modo si è comportato Cam.

Ci siamo semplicemente evitati.

Per il resto del giorno e durante la partenza per Miami.

Non so bene come abbiamo fatto, ma siamo riusciti a schivare i possibili momenti in cui avremmo dovuto, per forza di cosa, parlare.

Quello che mi ha urlato, mi ha fatto male.

Molto male.

E qualcosa mi dice che anche io gliene ho fatto.

Anche se non capisco come.

L'unica cosa cattiva che ho detto, e' che non chiede mai scusa. Ma non vedo come una frase del genere, possa ferirlo in quel modo.

Ancora adesso, a distanza di tre giorni, se chiudo gli occhi, riesco a vedere il suo sguardo.

Lacerato.

Come se avesse, dentro di lui, una voragine che lentamente lo sta divorando.

Il punto è, che cosa lo ha causato?

Chi lo ha reso così triste?

Più ci penso, più mi rendo che io e lui non siamo così diversi alla fine.

Entrambi indossiamo una corazza.

Fin da piccola sono stata molto timida e riservata, motivo per cui i miei genitori mi avevano iscritto a un corso di teatro, per cercare di vincere questo mio lato.

Piano piano avevo iniziato ad apprezzare le ore trascorse lì e senza neanche rendermene conto, mi avevano aiutato a essere più sicura di me.

Con gli anni avevo lavorato molto sul mio carattere, cercando di essere più aperta e spontanea con le persone.

Anche perché a volte ero troppo rigida, altre volte troppo slanciata.

Sono una di quelle ragazze che mi prima di aprirsi e rivelarsi, con tutto ciò che comporta, ci impiega un po'.

Devo prima capire chi mi trovo davanti e se questa persona merita fiducia.

Perché ?

Perché nel corso del tempo ho preso tante, troppe inculate da persone che io credevo fidate.

Le ho trattate al meglio delle mie possibilità e loro mi hanno ripagato usandomi quando faceva loro comodo e sparendo quando non servivo più.

Ha fatto male e anche parecchio.

Ma per fortuna mi sono rialzata, più forte di prima.

Ho imparato molto da queste esperienze e ne ho fatto tesoro, ecco perché a volte posso sembrare "rigida".

Sto semplicemente capendo chi mi trovo davanti.

La mia timidezza altro non è che studio della persona che ho davanti.