13 ~ Carlo

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15/05/'16

Sera

Caro Diario,
Non capisco se sono io ad essere sfortunato o c'è Dio che ce l'ha con me.
Passo da momenti in cui credo che stia per andare tutto bene a momenti in cui capisco che non è così.
Stamattina ti ho detto che avrei voluto parlare con Pari, ed è quello che ho fatto.
Quando ha finito la doccia mi è venuto a prendere per andare in cucina e mi ha voluto preparare la colazione.
Abbiamo guardato un film insieme e poi abbiamo pranzato.
Dopo pranzo l'ho portato dalla Chiesa. Non ci avevo mai portato nessuno, lui era il primo e a quanto pare solo io conoscevo quella chiesa diroccata.
Abbiamo parlato del più e del meno fino a quando non sono scoppiato a piangere e l'ho abbracciato. Lui mi chiese il motivo e mentre tornavamo a casa io dissi che gli volevo bene e che avevo paura che mi lasciasse solo. Sì, ho paura di rimanere da solo perché finalmente che ho degli amici e soprattuto Paride non voglio tornare a stare da solo. Ho sempre casa libera, vorrei tanto condividerla sempre con Paride perché di solito è vuota la mia casa, tranne ovviamente il mercoledì sera quando c'è papà che deve parlare sempre al telefono per lavoro e quando c'è Pari. Quando c'è lui giochiamo, guardiamo la tv, usciamo. Insomma, sto bene. E non voglio tornare solo.
Comunque ero rimasto a dirti che eravamo abbracciati. Il suo abbraccio è bellissimo, mi fa sentire al sicuro, mi scalda, mi fa sempre uscire un sorriso.
E quindi alzai la testa e vidi quei suoi occhi color nocciola bellissimi, quel sorriso che mi fa sempre sciogliere. E mi avvicinai a lui. Sì, lo baciai. E non fu come quello di ieri sera. Fu bellissimo. Fu il momento più bello della mia vita. E avrei voluto che durasse di più.
Mi sembrava un sogno ma mi staccai da lui e all'improvviso prese le sue cose e si avviò verso l'uscita.

~Pari.. dove vai?
-A casa.
~Che succede? Perché te ne vai?
-Lascia stare. Devo andare.
~Cosa devi fare..?
-Devo andare.

E se ne andó così. E mi viene da piangere adesso, come ho fatto tutta la sera.
Non ti ho mai detto che sono innamorato di Paride perché cercavo di autoconvincermi che in realtà non lo sono. Perché è il primo vero amico che ho e non volevo rovinare tutto. Come ho fatto adesso. Per questo cercavo in ogni modo di convincermi che è solo una cotta o mi piace solo come amico. Ma non è così.
Quando ci sono vicino sento le farfalle nello stomaco e quando l'abbraccio mi viene sempre un batticuore assurdo. Mi perdo nei suoi occhi e sarei capace di andare a piedi fino all'altra parte del mondo se me lo chiedesse con quel sorriso. E ora non so che fare.
Andró a dormire per cercare almeno di placare le lacrime. Buonanotte Diario..

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