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"Buongiorno" trilla pimpante Cat saltando sul letto.

Biascico qualcosa che molto lontanamente sembra un buongiorno e mi volto verso il comodino alla ricerca della sveglia.

Sono solo le otto.

Bene ho scoperto un'altra cosa su mia sorella: è mattiniera!

Il contrario di me.

Provo a girarmi di schiena e a coprirmi la testa con il cuscino, ma il piccolo uragano al mio fianco continua a parlare e a saltare.

"Oggi cosa facciamo? Ci sono ancora i cupcakes per colazione?"

La preferivo quando non parlava.

Ho capito che qui non c'è alcuna possibilità di tornare a dormire.

Esasperata mi tiro su da sotto il cuscino e mi volto verso il piccolo canguro con cui ho dormito stanotte.

"Non lo so e no, ma possiamo sempre comprarli!"

"Ok, un signore molto antipatico ha chiamato sul tuo cellulare!" m'informa lei tranquilla sedendosi sul cuscino affianco al mio.

Forse ho capito male, io non ho sentito suonare nessun telefono.

"Chi era? Io non ho sentito la suoneria! Sei sicura?"

Cat mi guarda sorridente "Si che l'hai sentita, hai preso il telefono lo hai lanciato sul tappeto e hai borbottato qualcosa." mi risponde ridendo sotto i baffi.

Ed io che ero convinta di stare sognando e nel sogno naturalmente ero in spiaggia, sdraiata su una sdraio a bere un cocktail.

Sogno ricorrente a quanto pare.

"Ok, chi ha detto di essere?" le domando ancora frastornata.

"Non l'ha detto. Io ho risposto, lui ha detto Sophie, io ho detto no e lui ha buttato giù."

"Ok, risolviamo il mistero" e così dicendo afferro il cellulare e cerco l'ultima chiamata.

Merda!

Merda! Merda! Merda!

Era Ian!

Devo risolvere questa cavolo di situazione il prima possibile!

Gli invio un veloce messaggio, invitandolo a pranzo in un ristorante qui vicino.

"Volevi sapere cosa facciamo oggi, giusto?"

Lei annuisce allegra.

"Ok, ora ti vai a lavare e a vestire, poi andiamo a colazione fuori e compriamo tanti cupcakes e a pranzo vediamo questo signore antipatico".

Lei mi guarda poco convinta.

"Perché dobbiamo incontrarlo se è antipatico?"

Il suo ragionamento non fa una piega, ma devo risolvere questa faccenda il prima possibile.

Così evitiamo altre chiamate mattutine, pomeridiane o notturne da parte di quell'essere.

"Perché così lo conosci e poi non credo che lo vedremo più".

"Ma io non voglio conoscerlo se è antipatico".

"Almeno non lo vedrai più" le ricordo sorridendo e mettendomela seduta sulle mie gambe.

"Poi sai che facciamo? Dopo i cupcakes andiamo a trovarti un bell'asilo. Così mentre io vado a lavorare tu ti farai dei begli amichetti.".

Lei mi guarda sconvolta e inizia a piangere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 20, 2016 ⏰

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