Capitolo 13.

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Autista:Da dove sei sbucata? -Teneva sulla nuca di Sara una pistola che aveva prontamente estratto dalla sua tasca.
Sa:Pensa a guidare o ci schianteremo. -Era leggermente divertita dal comportamento dell'autista.
Autista:Dimmi chi sei o ti sparo.
Sa:Te lo dirò solo quando saremo arrivati a destinazione. -La pistola si piegò nelle più svariate forme.
Sa:Tranquillo, mi invia il tuo capo, ti devo scortare e basta.
Autista:Posso farcela pure da solo... -Mormorò. Dalla voce con cui lo disse e l'espressione era facile capire che era incazzato.
Sa:Oh, guarda un posto di blocco! Autista:Non dovrebbero dirci niente, ho passato la dogana già da 5 ore.
Il camion stava per passare il posto di blocco quando un poliziotto gli fece gesto di sostare.

H:Interveniamo se succede qualcosa.
S:Certo.

Poliziotto:Documenti.
Autista:Eccoli. -Gli mostrò i documenti.
Poliziotto:La ragazza che è accanto a lei chi è?
Autista:Un'amica.
Poliziotto:Qual'è la merce che contiene questo camion?
Autista:Lattine di Sprite.
Poliziotto:Non è vero.
Autista:Cosa?! -Iniziò a sudare freddo.
Poliziotto:Quello che contenete non è Sprite. Cocaina.
Autista:Non è possibile. -Iniziò a tremare.
Poliziotto:La dichiaro in arresto, scenda dalla macchina, sia lei che la signorina.
Nel frattempo infatti due poliziotti avevano ispezionato il retro del camion ed avevano scoperto il trucchetto:avevano messa tutta la cocaina nelle lattine di Sprite.

S:Ammazzali. -Ghignò.
H:Ecco. -Mise un piede davanzale, per stabilizzarsi meglio. Iniziò a respirare profondamente.
S:Sbrigati.
H:Se mi metti fretta non riuscirò a fare il mio lavoro. -Riprese a respirare profondamente, mirando al poliziotto che stava arrestando i due. Sentiva una gocciolina di sudore scivolare lungo la tempia, ma mantenne l'attenzione sul suo compito; l'indice premette il grilletto. Si sentì il suono del proiettile appena sparato, quando il proiettile, estremamente lungo e affusolato come un siluro, affondò nel collo del poliziotto uccidendolo all'istante.

Esso cadde davanti all'autista senza poter emettere il grido strozzato sul nascere.
I suoi amici e colleghi, che stavano ispezionando dietro accorsero subito verso la portiera, con grida e parole di sorpresa e rabbia, già giratia cercare il colpevole.

Helena respirò un'altra volta, in un ciclo di due respiri era già pronta per sparare. Infatti lei scandiva i tempi di ricarica e sparo in respiri, poiché così le era più facile agire.

Il secondo poliziotto stava impugnando la sua pistola mentre con sguardo abitato e rabbioso guardava alla ricerca di Helena, ma fu proprio in quel momento che un altro proiettile lo colpì, alla tempia, ed il sangue schizzò macchiando l'ultimo superstite.

H:Uccido anche l'ultimo? -Teneva ancora l'occhio sul mirino, parlando atona.
S:Sì.
Fu la secca risposta.
Anche l'ultimo poliziotto venne ucciso, tutti e tre con una rapidità allarmante, prima che si potessero rendere conto di ciò che stava succedendo; della sorte che li avrebbe aspettati.
Il camion ripartì subito, il più velocemente possibile sgommando polvere sui cadaveri degli sventurati, dopodichè calò un silenzio di morte, rotto dal gracchiare di un corvo che ha trovato il suo pasto.
Autista:C-chi è che ci ha aiutato?
Sa:Pensa a guidare.

H:Sara, dei carabinieri stanno arrivando sul prossimo incrocio. -Le parlò attraverso gli auricolari.
Sa:Posso farcela.
H:Mando Simon sui prossimi 3 isolati.
Sa:Vai.
H:Simon, coprila.
S:Subito.

Sul dito di Sara comparì una piccola fiammella.
Autista:C'è un posto di blocco.
Sa:Sfondalo.
Il camion investì in pieno un'auto dei carabinieri, devastandola e aprendo una via. Le altre auto dei carabinieri iniziarono a partire per inseguire il camion.
Sara buttò fuori dalla finestra la fiammella, quasi come se fosse qualcosa di materiale.
Appena le auto dei carabinieri vi passarono ci fu un gigantesco fuoco che dal calore estremo riuscì a far esplodere le auto, creando un'esplosione grande.
S:Non dobbiamo dargli tempo di reagire. -Pensò fra sé e sé.
Un elicottero comparì all'orizzonte.
S:Bene. -La valigetta si trasformò in due bracci bionici che Simon indossò. Le punta delle dita dei bracci bionici erano affilati, e si potevano intravedere i complessi meccanismi dei due bracci bionici da alcune fessure.
Simon si indossò una specie di monocolo, dalla tecnologia sconosciuta.
Quindi guardò l'elicottero.
S:Bersaglio 1 agganciato.
Poi guardò verso la strada, e individuò tutte le auto che stavano inseguendo il camion.

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