Chapter 4

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-Chi è?-
Una voce tremolante femminile domandò dall'altra parte della porta.

-Nonna? Sono io.-
Risposi appoggiando la mano al muro vicino l'entrata.

Aspettai pazientemente in piedi davanti la grande porta di legno che aprisse i diversi lucchetti che le impedevano di aprirmi e, dopo qualche secondo, l'immagine di mia nonna sostituì quella del grande portone.

Abitava in un piccolo appartamentino dove si era trasferita una volta venuto a mancare mio nonno.

La loro vecchia casa le dava troppi ricordi e abitando in un posto più piccolo ed economico, aveva la possibilitá di donare soldi a me, a mia madre e ad Ellie.

-Ciao Nonna, come stai?-
Chiesi piegandomi per abbracciarla.

-Come al solito Tesoro, non ho nessuna novitá da raccontarti. Te? Come va a scuola?-
Domandò accarezzandomi la guancia con la mano.

-Tutto bene.-
Risposi sorridendole.

Indossava una vestaglia abbastanza lunga e nelle spalle un cardigan bianco di un materiale simile a quello dei centrini ricamati a uncinetto.

-Vuoi rimanere qua a mangiare? Se vuoi ti preparo qualcosa.-
Domandò sedendosi sulla poltrona nel soggiorno.

-No, tranquilla. Devo andare a casa a studiare prima di andare a lavorare al negozio di cd.-
Risposi prendendo la borsa di Ellie che conteneva il biberon, i diversi ciucci e i pannolini.

-Ellie?-
Domandai appoggiando la borsa alla spalla.

-Sta dormendo nella camerette, quella bambina dorme sempre.-
Disse ridendo.

Le sorrisi e camminai verso la camera aprendo lentamente la porta, entrando nella stanzetta buia.
Mi avvicinai alla culla e la tirai su senza farla svegliare appoggiando la sua testa alla mia spalla libera.
Le sistemai il cappellino che aveva in testa e sentii le sue braccia stringermi, facendomi sorridere.

Uscii dalla stanza e salutai un ultima volta la nonna prima di uscire dal palazzo.

Casa nostra era nello stesso quartiere della casa della Nonna quindi ci vollero due minuti contati per tornare a casa.

Tirai fuori le chiavi dalla tasca ed aprii la porta entrando a casa.
Appoggiai lo zaino a terra e salii le scale lasciando Ellie dormire tranquilla nella sua culla.

Cominciavo ad avere fame così, scendendo in cucina, mi preparai velocemente qualcosa da mangiare preparando anche il pranzo ad Ellie.
Prendersi cura di una bambina così piccola era stancante, sopratutto alla mia etá ma era il minimo che potessi fare per aiutare mia madre.

Da quando mio padre se n'era andato, siamo state costrette ad andare avanti con le nostre forze e ci stavamo riuscendo abbastanza bene.

Cominciai a studiare i diversi appunti presi a lezione mangiando il toast che mi ero preparata ed andai avanti per circa un ora e mezza.

Fui costretta a fermarmi però sentendo i pianti di Ellie al piano di sopra.

Salii le scali con il biberon e la presi in braccio, allattandola mentre finivo di studiare.

Mia madre sarebbe arrivata a casa nel giro di mezzora così decisi di cominciare a prepararmi per andare al lavoro.

Avevo deciso di farmi su un pó di soldi facendo la commessa in un negozio che vendeva cd e dischi per poer dare una mano coi soldi a mia madre ed ero molto soddisfatta di questo.

Riuscivo a dare il mio piccolo contributo.

-Maya? Sono a casa!-
Mia madre chiamò chiudendo la porta di casa.

-Sono in camera, Ellie è qui con me.-
Risposi sostituendo il top con la maglietta del negozio dove lavoravo.

-Devo andare via adesso, ci sentiamo sta sera va bene?-
Annuii prendendo in braccio mia sorella e si avvicinò baciandomi la guancia.

Presi lo zaino con dentro le chiavi, il telefono ed il portafoglio ed uscii di casa iniziando a camminare verso il negozio.

Presto speravo di riuscire a prendermi una macchina o a trovare qualcuno disposto ad accompagnarmi in giro.

La patente ce l'avevo ma non sarei mai riuscita a comprare una macchina coi soldi che guodagnavo lavorando lá tre volte a settimana.
Presto arrivai nel centro della cittá dove erano situati tutti i negozi ed entrai in quello di cd prendendo posto alla cassa.

Non c'era molta gente che lo frequentava quindi mi limitai a mettermi comoda sulla sedia disegnando qualcosa in un foglio finchè il campanello alla porta non suonò attirando la mia attenzione.

Baby Doll //Luke Hemmings// Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora