Prologue

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Non ero tipo da etichette, non lo sono mai stata in realtá ma all'inizio delle scuole superiori non potei fare a meno di accorgermi quante fossero le diverse categorie nelle quali rientravano i ragazzi della mia scuola.

Ovviamente c'erano i secchioni, le ragazze che si credevano migliori di tutto il resto della popolazione mondiale, la squadre di football che erano sempre in coppia con il gruppo delle ragazze vanitose e le "persone normali".

Io ero una di quelle ragazze che stavano simpatiche a tutti (o quasi).
Non serviva che parlassi, infatti odiavo parlare.

Mi limitavo a passare qualche compito, a fare qualche favore e ad essere me stessa.
Sono sempre stata un tipo disponibile per tutti ma allo stesso tempo riservato.
Tutti definivano la sottoscritta, Maya Sigh, come la classica ragazza della porta accanto.

Non partecipavo alle feste e non facevo parte di nessun etichetta nella nostra scuola, probabilmente perchè non mi interessava.

A differenza mia però i classici ragazzi cattivi e puttanieri avevano molta fama tra gli studenti.
Erano in particolare quattro, i ragazzi più stronzi e menefreghisti che il nostro istituto avesse mai visto.
Con i loro piercing e tatuaggi sapevano rimorchiare chiunque.

Ero brava a cogliere i dettagli, per questo motivo sapevo tutto di loro.

Michael Clifford era il ragazzo che attirava a se ogni tipo di ragazza facendo colpo con i suoi capelli colorati e il suo modo di fare da stronzo.

Calum Hood era il silenzioso. Parlava poco e con l'aspetto misterioso attirava molte ragazze che si portava a letto e poi non richiamava.

Ashton Irwin era probabilmente il più buono dei quattro. Non si portava a letto tante ragazze e frequentava gli altri probabilmente perchè erano amici da molto tempo, ma non aveva mai fatto piangere nessuna ragazza.
E infine lui, Hemmings.
Otto lettere.
Un nome.
Un incubo.

Starei mentendo se negassi di non aver desiderato di stare con lui ma ormai mi ero illusa al fatto che un tipo del genere non avrebbe mai posato gli occhi su di me.

Lui era il ragazzo dagli occhi di ghiaccio che si era portato a letto da solo quasi tutte le ragazze della scuola (A patto che fossero alte, magre e rigorosamente bionde).

Gli bastava uno sguardo per conquistare il cuore di una povera illusa che sarebbe finita con lui nel giro di qualche minuto.

Le sue braccia ricoperte di tatuaggi, il suo corpo slanciato, le sue spalle larghe ed il suo viso perfetto avrebbero fatto cadere qualsiasi persona nel suo tranello.
Compresa la sottoscritta che però si è ripromessa di non essere come tutte le altre.

Non volevo lasciarmi incantare da quegli occhi blu, o dal suo sorriso malvagio che si mordeva il labbro inferiore tirando il piercing metallico che lo trapassava.

Non ero una ragazza facile e tutti lo sapevano, ero fin troppo ingenua per uno come Hemmings.

Nonostante non volessi, però i miei pensieri su quel ragazzo tanto bello quanto stronzo vennero troncati dalla sveglia che, suonando, mi riportò alla realtá.

Baby Doll //Luke Hemmings// Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora