-Capitolo 10- Ubriaca

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L'edificio dove si tiene la festa della confraternita é molto più grande di quanto pensassi.
Si trova a pochi metri dal mio condominio, al centro del campus. Ci sono tre confraternite e, da quanto ho letto, due sono maschili e una é femminile.
Quella femminile riguarda per lo più cheerleader e bionde piene di soldi, che mi ricordano un po' il mio vecchio collage.
Di quelle maschili, una riguarda gli amanti di scacchi e giochi di ruolo e l'altra... credo giocatori di basket/calcio/qualchealtrosport, infatti sono tutti abbastanza muscolosi e... fighissimi.
Ed è nell'edificio di questa, che si tiene la festa.
La casa é a tre piani, su ogni piano ci sono diversi balconi e l'intera facciata é dipinta di un azzurro chiaro.
Al balcone del secondo piano campeggia un enorme manifesto con il logo blu e rosso della confraternita.
Al contrario degli appartenenti, chi vuole vivere là deve pagare, e parecchio.

Federico appena sono rientrata, si è limitato a sorridermi ed abbracciarmi. Non ha chiesto niente e gliene sono grata.
Con un po' di trucco, e con questo vestito sono davvero carina.
I capelli gli ho lasciati sciolti, dovevo piastrarli, ma con tutto ciò che è successo oggi, ho preferito lasciare i miei ricci.
La maggior parte delle finestre dei piani sono accese, tranne alcune che hanno le serrande abbassate.
Al piano terra le luci non sono accese, dalle finestre escono ad intermittenza luci colorate.

《Sei davvero bellissima》arrosisco

《Grazie... mi si è sbavato per caso l'eyeliner ?》

《L'ely-che?》

《L'eyeliner... quel coso... blu che ho sugli occhi》

《Ah ,no. L'ely-coso é apposto》

Rido. Federico é vestito in modo semplice: jeans blu scuro e camicia bianca, capelli al vento e un sorriso mozzafiato.

Da qui sento già la musica a palla che mi fa venire voglia di ballare, nonostante non ne sia affatto capace.

Mi arriva un messaggio da mia cugina, che mi dice che ha litigato con il suo ragazzo e che sta troppo male per andare ad una festa.
Le dico di non preoccuparsi.

Oh fantastico, sono sola.

Federico nota la mia aria seccata 《Tutto bene?》
《Bhe, mia cugina, con la quale dovevo passare la serata, non viene. E ora sono sola, qui non conosco nessuno!》

《Conosci me e, tranquilla, ti presento io qualche persona》
Gli sorrido ed entriamo nell'immensa casa.
Come avevo intravisto dalla finestra, il piano terra é completamente al buio, a parte milioni di piccoli fari che lanciano luci ad intermittenza colorate, che mi stordiscono.
Devono aver speso un bel po' per tutta questa roba...

I mobili sono tutti adiacenti ai muri e l'intero salone e la cucina sono occupati da ragazzi che fanno vari giochi che non mi sembrano né molto igenici né, di certo, casti: da ragazze che si strusciano sopra ragazzi, a bodyshot.

Inizio a guardarmi intorno, molto confusa, e un tizio ubriaco mi mette la mano in un fianco e barcollando cerca di trascianrmi in cucina.
Lo prendo a male parole ma non vuole sapere di lasciarmi.

Federico lo spintona e sbuffando mi prende per mano per poi portarmi verso dei divanetti.
Non voglio che la gente ci veda per mano e si faccia strane idee.
Lascio la sua mano e lo seguo. Se ci fosse Sofia, mi urlerebbe quanto sono idiota, ma dettagli.

Il divanetto rosso in fondo alla sala é occupato da una decina di ragazzi.
Intravedo Alex seduto tra questi.
《Ciao fede!》 Urla una ragazza all'apparenza troia, che si struscia sulle gambe di un tipo.
Che voce da gallina.
Indossa una maglietta striminzita, che lascia in mostra quella prima scarsa di tette e una mini-minigonna.
I capelli sono biondi ossigenati (sembra una lampadina).
《Ciao Sacha》 oh bene, c'ha pure il nome da troia. Tuttavia, Federico non ricambia con lo stesso entusiamo.

Federico - il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora