-Capitolo 2- Doccia

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Sono ancora sdraiata sul letto con un sorriso per metà perplesso.

Questo qua è proprio strano.

Il telefono suona e leggo un messaggio di mia cugina, Roberta.
"Hai già impegni per sabato?" Chiede.

Io e mia cugina frequentiamo lo stesso collage, solo che lei é all'ultimo anno di specializzazione.

"In realtà oggi sono stata molto impegnata, non ho avuto il tempo di organizzarmi"

"Com'è andata alla fine? Coinquilina o coinquilino? ;*"

"... il secondo"

"COM'È? CARINO?"

"Molto, direi. Ti racconto domani"

Poso il cellulare sul comodino e mi dirigo verso la valigia, prendo la biancheria, dei pantaloncini di tuta e un top corto sportivo.

Mi dirigo in bagno, lego i miei ricci in un tuppo e aziono il getto dell'acqua rendendola ghiacciata.

I miei pensieri iniziano a viaggiare e subito si focalizzano sul mio nuovo compagno di stanza.
Ho sempre pensato che Federico sia un nome splendido.
Mi piace molto. Inoltre è un nome italiano... mi chiedo se anche lui venga da lì, come me.

Quando cerco con gli occhi il bagnoschiuma mi accorgo che non c'è.

Per un attimo organizzo di uscire per andarlo a prendere in valigia ma mi accorgo di aver dimenticato anche l'accappatoio, quindi -sbuffando- arrivo all'unica soluzione disponibile...

Così prendo fiato e urlo per farmi sentire da lui:
《FEDERICOOOOOO!》

Aspetto un po' e quando mi preparo a urlare di nuovo sento dei passi in corridoio.
《Dimmi》sento la sua voce attutita attraverso la porta del bagno.

《Dove sei?》Continua.

《Sono nella doccia... ascolta devi farmi un f-》
All'improvviso la tenda della doccia si apre e io caccio un urlo e la richiudo.
Lo sento ridere.
《Ma sei scemo o cosa?!》

《Avevi bisogno di aiuto ed eccomi qua》lo sento dire da dietro la tenda.
Per fortuna questa è di plastica e abbastanza scura da non far vedere molto se non la sagoma del mio corpo. Mi giro comunque di spalle.
《Sei un idiota, un cretino-》

《Okay, visto che non hai bisogno di niente, me ne vado》

《No, aspetta!》

《Vuoi compagnia in doccia》

《No, grazie. Ho lasciato il bagnoschiuma in valigia credendo di trovarlo qua, ma non c'è. Ho scordato anche l'accappatoio, puoi prendermeli?》

《Si, va bene》
Lo sento uscire e penso distrattamente a cosa ci sia nella valigia del bagno... avevo appena spostato la biancheria intima in cima per poter prendere un reggiseno...

Vedrà anche i completini...

Dannazzione, Sofia!

Sto per urlare di stare fermo quando lui mi precede.

《Ah, però! Hai dei bei gusti in biancheria... la metti anche per dormire?
Sai... penso che così starai più comoda!》

《Stai fermo e posa tutto!》

《Ti metti questo ora? Che ne dici di una sfilata per me?》

Appena mi affaccio dalla tenda lo vedo con un mano un completino rosso fuoco molto ma molto... diciamo "poco casto", ecco. Regalo di Sofia: la mia migliore amica.

《Posa quella roba e smettila di frugare tra i miei vestiti!》
Lui ride e torna di là.

《Io qua non trovo niente! Aspetta...》sento un fischio 《che sexy questo!》

Arrossisco e mi copro il viso con le mani.
Io quello lo uccido.

《Senti, smetti di cercare tra la mia roba. Mi potresti prestare il tuo sapone e un asciugamano?》

《Okay》mi passa il bagnoschiuma dalla tenda e appende l' asciugamano vicino a questa.
Poi esce.

Mi lavo in fretta ed esco dalla doccia.
Mi accorgo che i miei vestiti sono spariti da dove li avevo lasciati. Sarà stato lui?

Prendo l'asciugamano e cerco di avvolgermi il corpo...
L'asciugamano é molto corto...
Cerco di coprirmi il più possibile, ma senza successo.

《Federico, portami immediatamente i miei vestiti!》

《Sono qua sul letto, vieni a prenderli!》

《Questa tovaglia non copre niente!》

《Lo so》

《Fottuto bastardo》borbotto.
Ora ci penso io.

Metto la tovaglia in modo che mi copra il più possibile.
Ho il seno non del tutto coperto e questo asciugamano finisce proprio sotto il sedere. La stringo in un nodo in modo che stia fermo e non cada.
Esco fuori e lui é sdraiato sul letto, con i vestiti accanto.
Si gira e mi fissa divertito.

Vado vicino a lui e mi chino in modo che il mio seno sia al livello dei suoi occhi. Allungo il braccio, prendo i miei vestiti e torno in bagno sculettando lentamente.
Mi giro prima di chiudere la porta e lui é ancora la che mi missa con il labbro tra i denti. Sorrido e chiudo la porta.

Vuoi giocare? Benissimo, gioco anch'io.

Federico - il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora