-Capitolo 13- Ripensandoti.

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Spalanco gli occhi e scatto a sedere sul letto.
《Nicole?》
Mi giro verso Federico, metto le mani sugli occhi e scoppio a piangere.
Piango per moltissimo tempo, mentre Federico cerca di capire cos'ho, senza ricevere alcuna risposta.
《Dai, sdraiati》mi sussurra.
Mi poggia un braccio dietro la schiena e mi sdraia sul letto.
Non piango più, ma sono scossa da continui singhiozzi e ho gli occhi stanchi e la testa pesante.

Si sdraia accanto a me e mi prende la mano.
Quel contatto mi calma subito.
《Che è successo?》

《U-un incubo...》

《Non un incubo normale, giusto?》

《Come fai a-》

《Te lo spiego dopo... ti va di parlarne?》si gira su un fianco, verso di me e io faccio lo stesso. Inizio a giocarellare con la sua mano, poi sospiro e annuisco.

《Avevo quattordici anni... ero la tipica adolescente che aveva addosso i difetti portati dalla pubertà: acne, chili in più, ecc... fino ad allora non era mai stato un grosso problema il mio aspetto fisico... mi bastavano i miei fantasy... al liceo però le cose sono cambiate... inizialmente non davo molto peso quando mi sfottevano. Ci stavo male, certo, ma non lo ritenevo importante. Mi limitavo ad allontanarmi e perdermi nei miei libri. Poi le cose sono peggiorate... Non avevo amici su cui potermi aggrappare, perciò non ero forte, ma piuttosto... spaventata.
Dalle prese in giro, passarono ai dispetti... niente di che in fondo... piccole cose, ma continuamente. Come nascondermi i libri, farmi lo sgambetto, indicarmi quando passavo e ridere... forse è questo quello che ho odiato più di tutto... le risate di scherno... mi consolavo mangiando e leggendo per interi pomeriggi, e questo di certo non portava beneficio al mio corpo... i dispetti diventarono sempre più frequenti, da sempre più persone e più crudeli... una volta avevo nello zaino l'intera saga dei miei libri preferiti... appena comprati... dovevo passare una settimana dai miei zii e non vedevo l'ora di dedicarmi ai miei libri... andai in bagno
e... e... quando tornai a casa aprii lo zaino e... nero... tutti neri... litri di inchiostro nero tra le pagine di tutti i libri. Avevano toccato ciò a cui tenevo di più... da quel momento diventarono insopportabili... mi tagliarono addirittura la maglietta di dietro una volta...
invece di fare ciò che è più logico: parlarne con un adulto, mi chiusi in me stessa... tutti vedevano cosa facevano, nella scuola, ma nessuno diceva niente...
un pomeriggio decisi di sfogarmi e cercai un muro su cui poter disegnare...》sposto gli occhi nei suoi e vedo la sua espressione preoccupata. Prendo la sua mano nelle mie e inizio a tracciare linee invisibili lungo le dita.

《Mi è sempre piaciuto disegnare...》 lancio uno sguardo nella sveglia e vedo l'ora: 01:36.
Torno a fissare le sue mani.

《Il mio primo disegno l'ho realizzato raccogliendo varie bombolette sparse per il parcheggio...era... questo》 gli mostro il mio polso... la mia rosa. Una rosa rossa da cui sgorga sangue nero. Le foglie che formano un capolavoro attorno ad essa.
《È bellissima...》
Sorrido a Federico
《Iniziai a farlo sempre più spesso, arricchendo la mia rosa di nuovi pezzi. E più disegnavo, più stavo bene... Non potevo sapere che qualcuno mi stava osservando》sorrido triste e sospiro.

《Lui aveva sedici anni... si limitava a guardarmi disegnare. Un giorno a scuola... mi versarono una colla per mobili nei capelli...tornata a casa dissi a mia madre che era stato un incidente durante una lezione d'arte... dovetti tagliare i capelli cortissimi... pregai mia madre di non parlare al professore di questo mio incidente, perché ero solo stata sbadata e la convinsi... misi un cappello e andai al mio graffito... una volta arrivata, scoppiai a piangere...
Io adoravo i miei capelli...
lui era lì.
Si avvicinò e mi chiese perché piangessi. Lo ignorai e feci per andarmene, ma lui mi trattenne e mi costrinse a dirglielo... mi consoló e mi disse che ero molto carina, così da quel momento fummo inseparabili... iniziammo a disegnare insieme... dopo un po' mia madre non mi permetteva più di uscire con chi non conosceva e glielo presentai. I nostri disegni divennero opere... la nostra era diventata arte. Lui mi insegnò che potevo essere come volevo, che nessuno poteva mettermi i piedi in testa... ma non era facile con loro... e allora lui...》sorrido e una lacrima mi scende sulla guancia 《li ha picchiati... già... Non mi diedero più fastidio... iniziai a prendermi cura di me stessa e riuscii a diventare quasi come avevo sempre sognato... iniziai a dimagrire e truccarmi... sembrava andare tutto bene ma... ricominciarono.
Sta volta erano in molti. Anche ragazze.
Iniziai a tagliarmi. Lui partì. Tantai il suicidio... ero stanca. Lui lo seppe e tornò da me. Appena vide le mie braccia, mi schiaffeggió e poi mi abbracció. Il giorno dopo si trasferì nella mia scuola.》sorrido e altre lacrime solcano le mie guance, per poi inclinarsi e deviare verso il cuscino a causa della mia posizione.
《Era più grande di due anni, quindi ci vedevamo solo quando potevamo. Ci iscrivemmo ad un corso di Greco insieme. Scoprimmo un'altra passione comune. Tutto andò benissimo. Ero felice.

Me ne accorsi troppo tardi...
Si comportava in modo strano, sembrava assente, stanco... si addormentava a caso... era bianco, le occhiaie viola e le labbra screpolate... lo beccai a bucarsi e lui confessò. Ma non era pentito. Per lui andava bene così. Lo pregai di smettere, si stava distruggendo. Non lo riconoscevo più... iniziò a rubare per potersi permettere l'eroina. Una volta scherzó sul fatto di voler rapinare una banca... secondo me non scherzava affatto》sento lo stomaco chiudersi .

《Una volta mi chiamò e mi disse di raggiungerlo al graffito della rosa... disse di avere una sorpresa per me...
Arrivata là trovai l'intero muro ricoperto da un disegno incredibile...
ma lui non c'era...
lo cercai a lungo, finché... scorsi due gambe dietro la scala anti-incendio di ferro inutilizzata... pensai che si stesse nascondendo per vedere la mia reazione... andai là... era... era...》 inizio a singhiozzare e mi stringo nelle mie braccia
《morto... la siringa poco distante. Gli occhi spalancati, la schiuma alla bocca... urlai, piansi, lo strinsi a me... era ghiacciato... era... morto...》
Federico mi stringe al petto e mi lascia sfogare.
Sono sfinita.

《Vado a prenderti un bicchiere d'acqua ?》
Scuoto la testa...
Non voglio stare sola...
Mi stringo a lui e lascio scorrere l'ultima lacrima.

《Dormi...》sussurra accarezzandomi la schiena.

《Grazie》dico prima di cadere nel sonno privo di sogni di Morfeo.

Sento le sue labbra premere sulla mia fronte e mi addormento.



#spazioautrice

Salveeeee!!! Capitoli un po' tristi, lo so... spero di essere stata abbastanza chiara e non aver imbrogliato la storia♡ in realtà, oggi sono abbastanza stanca. Ieri mattina mi sono alzata alle 6 senza un preciso motivo, e di sera sono uscita, nonostante stessi morendo dal sonno. Dopo mezzo bicchiere di vodka alla pesca stavo già dormendo in piedi e quindi alle undici sono andata a casa :( mia madre mi ha svegliata alle OTTO e portata da mia nonna Ó.Ò

Nonna NON VOGLIO IL THE. OKAY??? spiegateglielo voi. Mi arrendo.

Ieri sera ho visto una cosa... Oscena... io davvero, sono sconvolta dalla moda di oggi.

Questo qua aveva i risvoltini... capirete già il disagio... e i pantaloni tirati fino al ginocchio... ma scusa, ha comprati un paio di pinochietti o tagliati i pantaloni!

E se scendevano, lui se li rialzava!

Come se non bastasse, mi giro e mi trovo davanti quello che mi piaceva fino a qualche mese fa -.- mi indicava ai suoi amici e quelli mi guardavano. Al momento di pagare è stato l'unico a restare fuori seduto... chissà perché... io ero dentro :( sarà traumatizzato perche ho cercato di baciarlo? Bha.

Sto iniziando a raccogliere i numeri per il gruppo whatsapp. Mandatemi un messaggio con numero+nome+età . Non posso rispondere perché whattpad non vuole a caso :(

Fatemi sapere se trovate imperfezioni nella storia, vi prego!! Una piccola recensione praticamente.

Io sono un po perplessa riguardo il genere umano...
Quella che mi da della "STUPIDIDA BABBANA" è la stessa che scrive poi "aggiornaaa ♡♡"...... okeeeeeeeeey.
Una sola parola : coerenza.
Ma dettagli. Il telefono oggi ha fatto il bravo, quindi sono riuscita a scrivere ben 2 capitoli!! Yeeeee.
Voglio andare al mare :(

Chi ama gli horror? 🙋
Chi ama Jeff? 🙌

Non è la vita???
Ad halloween penso mi vesitró da Jane the killer.

Meglio che me ne vado via.

COMMENTATE TANTE COSE BELLE E FATEMI SAPERE LA VOSTRA OPINIONE SULLA STORIA VI PREGOOOO.

SE AMATE JEFF COMMENTATE CON #ioamojeff
😂😂

Vi adoro tutte ! Buona giornata!

-rinco11-

Federico - il mio coinquilinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora