A C H A N G E O F H E A R T // Matty Healy

// T W E N T Y T H R E E //

Dopo aver passato tutta la mattina in ospedale, mia madre è passata a darmi il cambio.
Non appena arrivata a casa mi sono fiondata sotto la doccia e poi in cucina. Avevo una fame tremenda.
Vado in salotto per guardare un po' di televisione, e trovo la mia borsa ancora sul pavimento. Mi avvicino e prendo il telefono.
Vi trovo sette chiamate e un messaggio, tutti da parte di Matty.
Leggo il messaggio:
-"Scusami per tutto. È stato un privilegio averti conosciuta. Sei una creatura meravigliosa"
Cosa dovrebbe significare questo? Mi manda in bestia, mi fa impazzire.
È veramente un coglione se crede che non voglia più rivederlo. Che melodrammatico!
Come sempre toccherà a me risolvere la situazione. Ma guarda tu se dovevo innamorarmi di una prima donna!
Salgo in camera e mi metto un paio di jeans e una maglietta a caso. Prendo la metro e vado verso casa di Matty.

Quando arrivo citofono e risponde Josh, mi dice che Matty è in casa e mi fa entrare.
-"È in camera sua, ma non ti piacerà quello che vedrai"
-"Come?"
Alza le mani e sparisce nella sua stanza. Credo che abbia in qualche modo paura di me, questo mi diverte molto.
Mi avvicino alla porta di Matty e busso.
-"Avanti"
Entro, e non trovo nessuno in stanza, allora mi avvio verso il bagno.
Lo trovo davanti allo specchio che cerca di pulirsi del sangue.
-"Matty, che cazzo hai combinato?"
Si gira verso di me e vedo che ha tutto il collo e la guancia pieni di sangue secco.
Ha tutti piccoli frammenti di vetro sotto il mento e un brutto taglio sulla guancia.
-"Agata, perché sei qui?"
-"Oh fanculo, non capisci un cazzo!"
Dico e mi avvicino a lui per aiutarlo a togliere i pezzi di vetro dal mento e medicargli le ferite.
-"Ho letto il tuo messaggio e sono venuta qui per risolvere la situazione. Quello di ieri è stato un litigio come capitano a tutti, e non so a te, ma a me non va di finirla qui sono per stupidaggini che si possono risolvere"
Vedo il suo viso illuminarsi.
-"Davvero vuoi aggiustare le cose?"
-"Certo, e ti voglio chiedere scusa, non dovevo insistere tanto. Però voglio che cerchi di venirmi incontro e di pensare un po' anche alle mie esigenze"
Stringe un po' gli occhi per il dolore mentre estraggo un pezzo di vetro più grande degli altri.
-"No, sono io a doverti chiedere scusa. Solo che non me ne intendo di relazioni, e queste cose mi mandano nel panico. Non so reagire bene"
-"Ho notato, mi dici come ti sei procurato questi tagli?"
Abbassa lo sguardo.
-"Sono caduto su un bicchiere rotto"
-"E la guancia?"
-"Io... io credevo che la stanza avrebbe smesso di girare se..."
-"Cosa stai dicendo?"
Non risponde. Ha uno sguardo strano.
-"Oh no, ti prego, dimmi che sto pensando la cosa sbagliata"
Lo lascio nel bagno e vado in sala. Trovo delle strisce di cocaina mezze cominciate sul tavolino.
Mi crolla il mondo addosso. Per la milionesima volta.
-"Mi dispiace..."
Mi giro e trovo Matty in piedi dietro di me, che mi fissa con uno sguardo triste.
-"Te l'ho detto, non so come reagire.."
-"Matty non puoi ricorrere alla cocaina ogni volta che ti si presenta un problema, anche minimo"
-"Minimo? A me non sembrava così piccolo, dato che non mi volevi più parlare. Mi hai dato un ultimatum e poi te ne sei andata. E non hai risposto a nessuna delle mie chiamate"
-"Se ti fossi preoccupato anche un po' di me, invece di pensare solo a te stesso, sapresti il motivo per cui non ho risposto al telefono, e sapresti anche che in questo momento avevo tanto bisogno di te."
Mi avvio verso l'uscita.
-"Mi hai veramente deluso"
Chiudo la porta e me ne vado.
Mi basta già la situazione di mio padre in questo momento. Mi sento svenire, non credo di farcela a sopportare tutto insieme.

M A T T Y 'S P O V

Ha bisogno di me? Perché ha bisogno di me?
Ho di nuovo incasinato tutto. Ci sono ricaduto.
E lei ha pienamente ragione su tutto.
Era venuta a sistemare le cose, quindi mi vuole ancora.
Questa volta voglio fare le cose per bene.
Scendo di corsa, prendo la bici e vado verso casa di Agata.
Suono il campanello e risponde Maria.
Mi dice che Agata non c'è, ma mi invita ad entrare.
-"Ciao Matty, accomodati pure" la trovo stanca, provata. Noto che si accorge dei tagli che ho sul viso, ma non dice nulla. Lo apprezzo molto.
-"Agata è andata in ospedale, mi ha chiamato giusto ora per avvisarmi"
-"In ospedale?"
-"Non te lo ha detto? Mio marito ha avuto un ictus ieri notte. È rimasto paralizzato nelle gambe"
Oh cristo! Sono proprio un coglione. Agata sta affrontando tutto questo da sola, e io non ho fatto altro che darle preoccupazioni in più.
-"Mi dispiace moltissimo"
-"Già, non l'abbiamo presa bene. Agata è scioccata. Sta cercando di mostrarsi forte, di controllare la situazione, lo fa sempre. Ma è molto legata a suo padre, e vederlo così la distrugge"
Sorrido un po', l'ho notato anche io che Agata tende a voler prendere il controllo su ogni situazione. È una cosa che ammiro molto in lei. Cerca sempre di farsi forza per il bene comune.
-"Cerca di starle vicino, non ti mostrerà mai il suo lato debole, ma non per questo vuol dire che non ce l'ha"
-"Lo farò sicuramente. Tu come stai, Maria?"
Se solo sapesse come l'ho trattata, mi vergogno di me stesso.
-"Sinceramente? Malissimo. Vederlo dipendere da qualcuno è strano, Tom è sempre stato un uomo forte e indipendente. Ora non può neanche andare in bagno da solo. In più è stato un fulmine a ciel sereno"
Mi si spezza il cuore per queste due donne.
Decido di restare a fare un po' di compagnia a Maria, non voglio lasciarla sola. Poi penserò a cosa posso fare per Agata.

Dopo qualche chiacchiera ci ritroviamo sul divano del salotto a guardare vecchi album fotografici.
Mi mostra tutte le foto di Agata da bambina. Inutile dire che sembrava un angelo, era già bellissima.
Era così buffa.
Una fotografia in particolare cattura la mia attenzione: la ritrae mentre dorme. Mi ha colpito un particolare, cioè il fatto che stringa i pugni fino a far diventare le nocche bianche. È una cosa che fa ancora. L'ho notato ogni volta che l'ho vista dormire.
Maria insiste perché la tenga io. Ringrazio e metto la foto nella tasca posteriore dei jeans.

Saluto la madre di Agata e vado via prima che rientri a casa.
Ho una cosa in mente per lei e voglio iniziare a prepararla.

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E così manca una settimana al 1 giugno. La sentite la mia ansia?
Poi abbiamo un Adam che si è fatto snapchat e inizia a vendicarsi di Matty 😂
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, grazie mille, come sempre, per tutta la partecipazione ❤️❤️