Siamo Amore (Giada Agasucci e Alessio Bernabei ~ Dear Jack)

34. Per l'eternità

Quando tornarono a casa cenarono con la famiglia di Giada e parlarono un po' mentre aspettavano la mezzanotte.
Quando l'orologio segnò mezzanotte tutti si fecero gli auguri e poi iniziarono ad aprire i regali.
«Questi sono per voi da parte mia e di mamma» disse il padre di Giada dando un regalo a ciascuna figlia.
«Che bella, grazie» disse Simona guardando la maglia che aveva appena ricevuto.
«Grazie, è bellissima» disse Giada spiegando la sua.
«Scommetto che le ha scelte la mamma» disse Simona.
«Sì, ho buon gusto vero?» rispose sua madre ridendo.
«Questo è per voi da parte mia» disse Giada ai genitori.
«Grazie amore, è stupenda questa cornice. Possiamo mettere la foto di famiglia che abbiamo fatto quest'estate» disse sua madre.
«È proprio bella» affermò il padre.
«E questi sono da parte mia» disse Simona dando un pacchettino a testa ai genitori.
«Come facevi a sapere che mi serviva una camicia nuova? Mi piace molto» disse il padre guardando la camicia.
«Un libro di ricette nuovo, grazie amore, mi sarà molto utile» disse la madre entusiasta del suo regalo.
«Questo è per te sorellina» disse Simona porgendole il regalo.
«WOW, la adoro, la userò a scuola per portare i quaderni e i fogli» disse Giada osservando la sua borsa nuova, poi diede il suo regalo alla sorella e le disse: «Questo è per te invece»
«Ma è buonissimo» disse Simona spruzzandosi un po' di profumo.
«Ora tocca al mio regalo per te amore» disse Giada porgendo un pacchetto ad Alessio.
Alessio lo scartò e rimase senza parole; Giada le aveva regalato un microfono blu con delle decorazioni dorate e le loro iniziali incise.
«Così quando canterai con questo microfono penserai a me» le disse lei.
«Grazie mille tesoro, non so che dire, è stupendo. Sei riuscita a mettere insieme le due cose più importanti per me: il canto ed il nostro amore» disse lui dandole un bacio.
Poi prese l'ultimo regalo che era rimasto, e lo porse a Giada.
«Questo è per te, spero ti piaccia» le disse lui.
Giada aprì la piccola borsetta di cartone e dentro trovò una scatoletta, la aprì e rimase incantata; erano due fedine di oro bianco, una per lei ed una per lui, con inciso i loro nomi.
«Giada, sei disposta a diventare ufficialmente la mia fidanzata e a passare il resto della tua vita con me?» le chiese Alessio inginocchiandosi.
«Sì, certo» disse Giada emozionata.
Alessio prese una fedina e la mise al dito di Giada, lei sorrise e poi gli chiese: «E tu sei disposto ad essere il mio fidanzato e a passare il resto della tua vita accanto a me?»
«Sì, sono disposto a rimanere accanto a te per l'eternità» rispose lui.
Giada prese l'altra fedina e la mise al dito di Alessio, poi si baciarono.
Il papà di Giada li guardava sorridendo, la mamma piangeva per l'emozione e la sorella tratteneva le lacrime.
Giada guardò la fedina, poi guardò Alessio ed infine guardò i suoi famigliari.
«Mamma stai piangendo?» chiese Giada sorridendo.
«Sì tesoro, la mia bambina ormai è diventata una donna» disse sua madre, poi la abbracciò.
«Alessio so che sei un bravo ragazzo e in questi giorni ne ho avuto la conferma, ti chiedo di prenderti cura di nostra figlia quando ritornerete a scuola e di non farla soffrire» disse il padre di Giada.
«La proteggerò e non la farò soffrire, ve lo prometto» promise Alessio.
«Siamo contenti che Giada abbia trovato un bravo ragazzo come te» disse la madre di Giada.
«Io sono contento di aver trovato una ragazza come sua figlia» disse Alessio guardando Giada, lei le mise le braccia attorno al collo e lo baciò.
«Ti amo» gli disse Giada.
«Ti amo anch'io piccolina» rispose Alessio.

La mattina arrivò e Alessio, Giada e la sua famiglia andarono a casa dei nonni di Giada per festeggiare il Natale con tutti gli zii e i cugini.
Tutti i famigliari di Giada accolsero Alessio tra di loro molto calorosamente e poco dopo lo consideravano già parte della famiglia.
Quando tornarono a casa era tardi, così decisero di andare a dormire.
Il giorno seguente, dopo aver fatto colazione, suonò il campanello.
Giada andò ad aprire e si ritrovò davanti a...