Capitolo 9

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"No, non esiste proprio al mondo!!"
Marco stava praticamente urlando al cellulare.
"No.. No! È fuori discussione! Come faccio a essere domani alle 9 in radio a Milano??"
"Marco basterà prendere il volo delle 6! Non farla così difficile!"
"Marta ma non lo capisci? Ho bisogno di un paio di giorni di riposo! Stasera è l'ultima data del tour, e ho riservato la camera fino al fine settimana! Non voglio ripartire domani, disdici tutto!"
Interruppe la chiamata senza dare alla sua manager il tempo di replicare. Nessuno, a parte Massimo, capiva come stava. Si sentiva distrutto. Da quando aveva vinto il festival di Sanremo non aveva avuto pace. Era stato tutto un susseguirsi di tour, scrittura dischi, instore, interviste, eventi, festival, serate... Ma mai un momento per sè. Non aveva più una vita sociale praticamente. Sembrava assurdo, ma era così.
Sentì bussare alla porta della sua camera.
"Chi è?"
"Massimo! Posso?"
"Oh si, entra!"
Massimo entrò, aveva due birre e una scatola di biscotti.
"Ti ho sentito urlare...che succede?" gli disse porgendogli una bottiglia.
"Non ne posso più Massimo. Credevo che dopo stasera avrei potuto prendermi qualche giorno di relax qua in Sicilia, e invece Marta pretende che domattina parta con il volo delle 6 per un'intervista in radio!! Potrei benissimo farla per telefono ma no, tanto Marco ce la fa, Marco se la passa bene, mica Marco è sfatto, mica avrebbe solo voglia di sprofondare sotto le coperte e riemergere fra un mese!! Non fraintendermi, sai che adoro il mio lavoro, cantare è tutta la mia vita, e nelle mie canzoni ci metto tutto me stesso, amo i miei fan, anche se sono folli e casinisti...senza di loro non andrei da nessuna parte... Però il mio organismo è arrivato al limite, sento i campanelli d'allarme e mi devo fermare! Sono tre anni che lavoro senza sosta!!"
Marco aveva sputato tutto il veleno che aveva dentro, e si sentì un po' meglio. Massimo, da amico qual'era sempre stato, lo ascoltò senza proferire parola.
"Marco, adesso calmati. Parlerò io con Marta, tu domani non andrai da nessuna parte se non al mare ad oziare!"
"Scusa se ho urlato...e grazie, sei un amico!"
Finirono le birre e misero a punto gli ultimi dettagli per il concerto.

Intanto Vanessa e Sandra erano quasi pronte. Sandra stava finendo di mettersi l'eye-liner, quando vide Vanessa farsi seria. Stava leggendo qualcosa al cellulare.
"Vane, che succede??"
"Che succede?"
"Guarda che ti conosco. Quella faccia non mi piace."
"Paolo ha condiviso una canzone su facebook. Sai quale? Tanto il resto cambia. Ma ti rendi conto?"
"Ancora Paolo?? Quando ti deciderai a toglierlo dalla lista degli amici?? Ti fai solo del male a vedere le foto con sua moglie!"
"Si Sandra ancora Paolo, ancora Paolo ok?? Non posso darmi pace, perché non è giusto! Ma lo vedi? Guarda la moglie! Non c'entrano niente, non stanno bene insieme, guarda le cose che posta lei! Mai viste due persone così diverse! Con me era diverso, noi insieme eravamo diversi! È passato un sacco di tempo e non ho mai più conosciuto qualcuno come lui, nessuno! Sandra, l'anima gemella è una sola, e io sono certa che lui era la mia e io la sua, la vita è ingiusta!!" urlava, e aveva iniziato a piangere, nonostante avesse cercato di ricacciare indietro le lacrime.
"Oh tesoro, calmati adesso..." Sandra abbracciò la sua migliore amica e le porse un fazzoletto.
"Lo so...è andata male, però non puoi cambiare le cose...adesso asciugati il viso, riprenditi, e poi ti faccio un trucco che quando Marco ti vede gli prende un colpo!"
Riuscì a strappare una risata a Vanessa, che andò a sciacquarsi la faccia in bagno. Prese il telefono e guardò il post di Paolo. Aveva condiviso la canzone di Marco, e aveva anche riportato un frammento del testo. "Non so chi mi aiuterà a dimenticarti". Sandra conosceva tutta la storia, e sapeva fin troppo bene che quella frase non era messa lì a caso. Era stato proprio durante quella canzone che Paolo aveva provato a baciare Vanessa, che però l'aveva respinto. Perché dopo tutto quel tempo gli era venuto in mente di fare quel post? E perché poi giusto quel giorno? Sandra non lo capiva, ma era certa non fosse un caso neppure quello.

Finalmente le due ragazze entrarono nel palazzetto. Vanessa aveva di nuovo sistemato i capelli con del gel, e aveva deciso di mettersi dei vestiti piuttosto comodi, il tubino l'avrebbe riservato per la sera. Sandra invece aveva raccolto i lunghi capelli scuri in una morbida treccia, lasciando libere alcune ciocche sottilissime, e anche lei come Vanessa aveva lasciato il suo vestitino rosso a campanella per la festa.
Esibirono i loro pass, e la sicurezza le fece accedere al backstage. Lì videro Marco armeggiare con microfoni e auricolari vari, ed erano indecise se avvicinarsi o no. Certo, l'avevano incontrato il giorno prima, ma era pur sempre Marco Mengoni, e l'emozione c'era. Mentre ancora tergiversavano, lui si voltò e le vide.
"Sandra! Vanessa! Venite venite!!"
"Santiddiobenedetto Vane quello si ricorda i nostri nomi!! Io svengo." aveva detto Sandra tra di denti, bisbigliando all'orecchio di Vanessa, che si mise a ridere.
"Ciao Marco!" Vanessa lo abbracciò forte, e Sandra la imitò.
"Che bello vedervi ragazze! Dove avete i posti? In tribuna?"
"No, abbiamo preso i biglietti per il parterre!" rispose Vanessa.
"Ah il parterre...ma c'è una fila pazzesca, finirete lontanissime! Aspettatemi qui."
Marco si allontanò, e Sandra cominció come al suo solito a blaterare a più non posso su quanto fosse figo Marco, sul suo infarto quando si è ricordato i nomi, sui muscoli che aveva sentito da sotto la camicia quando l'aveva abbracciato, finché il ritorno di Marco non interruppe i suoi discorsi.
"Ok bellezze, dimenticate il parterre. Avete presente la tribunetta VIP? Andateci con questo foglio qui, vi ho riservato due posti."
"Cosa? Marco non dovevi, davvero! Stai facendo così tanto per noi!"
"Lo sto facendo perché non voglio più vedere i tuoi occhi come li ho visti la prima volta! Comunque è meglio che vada, devo ancora fare il sound check! Vi conviene andare a mangiare una cosa nel frattempo... Anzi mi fareste un favore??"
"Oddio ma certo, tutto quello che vuoi!" si affrettò a dire Sandra"
"Beh...prima, venendo qui..." iniziò Marco con tono furtivo, come se gli stesse svelando informazioni top secret, "ho visto un McDonald...di solito non mi fanno mangiare schifezze prima dei concerti perché sennò mi appesantisco, DICONO, ma io ho 'na fame che 'n ce vedo, tra un po' me magno pure Nico, non è che mi prendereste il cheeseburger con le patatine??"
Le ragazze non riuscirono a non scoppiargli a ridere in faccia, e tutti e tre finirono per ridersela per cinque minuti buoni, sotto gli occhi allibiti dei tecnici.
"Va bene" disse Vanessa quando si furono calmati "però promettimi che cercherai di non ruttare sul palco! Non vorrai distruggere il pathos di Mai e per sempre!!" risero ancora, e le ragazze si allontanarono. Marco le osservò uscire dalla porta del backstage. Si sentiva così bene, non rideva tanto spensieratamente da anni. Gli sembrava di essere tornato ai tempi in cui non era famoso e bastava una sciocchezza per divertirsi insieme ai suoi amici. Che poi erano davvero pochi. Scacciò un ricordo poco bello che gli era tornato alla mente, sostituendolo con il nuovo pensiero di Vanessa e Sandra che sarebbero arrivate a momenti con la sua cena. Ripensandoci, sorrise di nuovo.
Massimo lo raggiunse.
"Marco ho visto che parlavi con le ragazze prima, sono andate via?"
"Si ma ora ritornano! Come va con l'impianto?? Non vedo l'ora di iniziare!!"
Massimo lo rassicurò che era tutto pronto. Vide che Marco era insolitamente entusiasta, e capì che era dovuto alla presenza delle sue nuove amiche.
"In bocca al lupo Marco, fa' in modo che anche stasera sia indimenticabile, come solo tu sai fare!"
"Si...ma stasera deve esserlo di più!"

Non So Chi Mi Aiuterà A Dimenticarti Il Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora