Capitolo 15

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"Vi conoscete?? Si conoscono!" disse incredula Vanessa, guardando i suoi amici, sorpresi quanto lei.
I due intanto rimasero senza parole. Massimo aveva il cuore diviso in due, non sapendo se essere felice di vedere l'amore di tutta la sua vita, o essere arrabbiato e andarsene senza dire parola, visto che lei l'aveva mollato senza spiegazioni. Poi pensò che erano due ragazzini, e non poteva colpevolizzarla per una cosa che in fondo era una sciocchezza da adolescenti. Sarebbe stato assurdo portarle rancore.
"Livia!! Oh è incredibile! Quanti anni sono passati??" si mise in piedi e le strinse calorosamente la mano, cercando di celare la sua emozione.
"E perciò Vanessa è tua figlia, in effetti ti somiglia tantissimo! Avete gli stessi occhi..."
Livia era paralizzata. Si sentì mancare l'aria, l'ultima cosa che si aspettava era di vedere Massimo, il padre di sua figlia. Per assurdo, era meno sorpresa di aver trovato Mengoni insieme a Vanessa.
"Massimo! Non ci posso credere..." non sapeva completamente cosa dire, il suo cervello era completamente annebbiato, la testa le girava e le ronzavano le orecchie.
Doveva far finta di niente.
"Si, Vanessa è mia figlia! Sai Vane lui è un vecchio amico! Ci siamo conosciuti tanti anni fa... Comunque! L'acqua è bellissima, tesoro perché non andiamo a fare un bagno?? Marco, ti piacerà tantissimo questo posto!!"
"Ok mamma...aspetta che prendo l'elastico, tu e Massimo nel frattempo iniziate a vedere com'è l'acqua!"
"Oh no, io credo che starò qui...non sono un grande nuotatore!" disse Massimo, visibilmente imbarazzato. Aveva notato la tensione di Livia nei suoi confronti, e preferiva evitare di rimanere solo con lei.
"Va bene...certo che è proprio pazzesco che voi vi conosciate già... Guarda il caso a volte cosa combina!"
Vanessa tornò vicino a Marco e Sandra, sistemó i suoi vestiti e raccolse i capelli in una coda.
"Tua madre mi sembra un po' su di giri! Di solito prima di fare il bagno fa passare due ere geologiche!" rise Sandra.
"È vero! Beh probabilmente è per Marco! E poi visto?? Già conosce Massimo! Questo facilita il mio piano!! Io vado a tuffarmi, dai Marco!" urlò Vanessa, correndo verso il mare.
"Si...arrivo! Sandra e tu?? Non ti va di fare il bagno?" chiese Marco.
Sandra lo guardò negli occhi. Le aveva parlato con molta ingenuità, e non se la prese. Marco non si era accorto che lei era rimasta con i pantaloni. Si vergognava terribilmente delle sue cicatrici.
"No, a me non piace fare il bagno! Preferisco prendere il sole!" disse lei, incrociando le gambe.
Marco vide l'imbarazzo sul suo viso e capí.
Decise che era meglio non insistere.
Le appoggiò una mano sul ginocchio e le schioccò un bacio sulla guancia, facendola arrossire.
"Allora vado e torno!" disse lui sorridendole e correndo a sua volta a tuffarsi.
Sandra era nel mondo dei sogni, e sorrideva da sola come un'ebete. Ancora una volta Marco non le aveva fatto domande, non l'aveva fatta sentire fuori luogo.
Si girò e vide Massimo che la guardava e rideva, e nel frattempo continuava a suonare e canticchiare sottovoce.
"E quindi com'è che conosce Livia??" chiese lei, per distogliere l'attenzione da sé stessa.
"Eravamo nella stessa località molti anni fa in vacanza, tutto qui!"
"Qui in Sicilia?"
"No, Rimini!"
"Non ci sono mai stata! È bella come dicono?"
"Non come qui! Fossi in te, ne approfitterei..."
Sandra guardò i suoi amici che facevano il bagno. Livia si rilassava sul materassino gonfiabile, Marco e Vanessa si lanciavano il pallone, si stavano divertendo. Provò per un attimo un moto di gelosia. Era sciocco, lo sapeva, ma era decisamente cotta di Marco.
Improvvisamente si alzò, si sfilò la tuta e corse verso la riva.
Vanessa la vide e non credeva ai suoi occhi. Dopo l'incidente non si era mai fatta vedere da nessuno a gambe nude, solo da lei.
"Guarda Vane, Sandra si è decisa!" le disse Marco, contento.
"Marco, era da tre anni che non si faceva vedere da nessuno...per via delle cicatrici..."
"Davvero??" disse guardando Sandra, che nel frattempo metteva piano un piede in acqua. Non amava l'acqua fredda.
"Dai Sandra, tuffati che è caldissima!"
"Scherzi?? È gelida!" disse lei ridendo.
Marco andò verso di lei. Avvicinandosi vide tre lunghe ed evidenti cicatrici che correvano lungo la gamba.
"Ehi, che intenzioni hai! Non ti avvicinare, sei fradicio!"
"Esattamente!!" urlò Marco, e senza lasciarle il tempo di allontanarsi la prese in braccio.
"Nooo mollami, sei congelato!! Sei pazzo mettimi giù!!" urlava, ma nel contempo non poteva fare a meno di ridere.
"Ti dico che è caldissima!"
"Non ti azzardare a buttarmi in acqua come un sacco di patate!"
Marco si fermò e la guardò con aria divertita.
"Comunque non è così tremenda come pensi."
La strinse un po' di più e poi la mise giù piano. L'acqua le arrivava alle ginocchia.
Le teneva ancora le mani, quando arrivò Vanessa completamente euforica e la abbracciò con talmente tanta foga che finirono entrambe sott'acqua.
"Ah, io non c'entro niente!" disse Marco facendo spallucce e con l'aria da finto innocente.
Le ragazze lo spinsero e fecero finire anche lui a piedi in aria.
Poco distante, Livia osservava la scena. Le sembrava di vedere sé stessa da ragazzina.
Di sottecchi guardò Massimo. Aveva messo giù la chitarra e la stava guardando. Si voltò per non farsi scoprire. Non sapeva proprio cosa fare. Perché il caso le aveva messo davanti questa matassa da sbrogliare? Stava bene, da sola con sua figlia, ma era pur vero che quando l'aveva rivisto il cuore le era saltato in gola. Una parte di lei avrebbe voluto dirgli tutto. Che era il padre di Vanessa, che non era colpa sua se non si era più fatta vedere, che era l'uomo della sua vita. Un'altra parte invece era più razionale, riconosceva che dopo 23 anni, verosimilmente lui si era fatto una vita, che probabilmente l'aveva dimenticata, e aveva paura che se avesse saputo che Vanessa era sua figlia non avrebbe accettato l'idea. L'avrebbe odiata per non averglielo detto prima, avrebbe rovinato tutto...

Non So Chi Mi Aiuterà A Dimenticarti Il Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora