Reggy

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Ho 16 anni.
Durante questo tempo ho avuto modo di coltivare i miei sogni, di ingrandire i miei castelli, ma di farli apparire sempre più lontani.

Reggy: Lay che ne dici di una gita in barca? Mi sto annoiando.
Io: ok vada per la gita in barca! Solo noi?
Reggy: no chi chiamiamo?
I telefoni erano accesi in meno di 2 secondi e le nostre dita si fiondarono sui soliti contatti: Gaia, Shiro e Sam-Sun. Lei chiamò anche il suo ragazzo, Kristian.
Alla fine eravamo in 10 perché Shiro venne con la sua band-a che durante gli ultimi anni si era ulteriormente allargata.

Viviamo in una bella città sul fiume perciò le gite in barca sono una cosa abbastanza frequente ma era da tanto che non ci andavamo tutti insieme.
Sono davvero eccitata. Reggy ed io iniziammo a gridare così forte "guardaroba!" che nonna Elisa si affacciò preoccupata.
Per scegliere cosa mettere impiegammo 1 ora, per prepararci altre 2. Reggy scherzava: non si sarebbe mai invitata ad una festa considerato quanto tempo ci vuole per prepararsi ad una scampagnata! Ridiamo così forte. Era da tanto che non ridevo così. Reggy è Giamaicana, è stata lì tutto l'inverno, mi è mancata.
Non ho mai viaggiato molto perciò, di conseguenza, è chiaro che amo farlo. Scommetto che se avessi viaggiato tutta la vita adesso non ne potrei più.
Mi dicono che mia mamma avesse sempre amato viaggiare.

Costruisco aerei di carta per il Paradiso.

Modestia a parte quando usciamo siamo davvero da schianto: Reggy ha i capelli legati e le sue mille treccine multicolore che le pendono davanti agli occhi, una maglietta leggera, bianca con le frange e un jeans a zampa con le toppe... È un po' fuori moda ma vi assicuro che sta benissimo, sfido io che Kristian non cada ai suoi piedi!
Io porto le zeppe basse, una maxi maglia nera con la stampa di un chicco di caffè e un pantalone chiaro, nonna Elisa mi ha anche fatto una bellissima treccia castana, perché ho i capelli castani, ma quanto avrei voluto nascere rossa!

Ci avviammo svelte verso il lago e, nel frattempo parlammo del più e del meno. Mi sentii felice.
Io: Reggy non te ne andare più!
E la abbracciai.
Lei mi abbracciò e mi fece una promessa che non avrei mai dimenticato: "la prossima volta in Giamaica ti porto con me!"

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