Ragioni per vivere

24 2 2
                                    

Vivo per alcune ragioni: leggere, scrivere, andare in bicicletta, cucinare, andare in altalena, skateboard, il mare, gli amici...
Una tra queste sono sicuramente i Brownies! Poi dicono che non bisogna amare gli americani!
Come si fa???
IO ADORO I BROWNIES!!!
Mentre mangio la nonna mi osserva così iniziamo a parlare del più e del meno e questa è un'altra delle ragioni per cui vivo: parlare! Non mi interessa quale sia l'argomento in questione: sia che si tratti di "cosa hai fatto oggi a scuola" sia che si tratti di filosofia io, per parlare, ci sono e ci sarò sempre!

Dopo aver mangiato e, ritrovate le energie, decido di smettere di non-fare-niente e perciò inizio una delle mie attività preferite fin da quando vivo in questa casa: l'esplorazione!
La casa di nonna è enorme e, dopo 7 anni che sono qui, ho ancora molto da scoprire.
Nel piano terra ci sono un enorme ingresso e la cucina che affaccia sul giardino, gli ingressi di due cantine e l'accesso al laboratorio del nonno che è contabile ma per passione biologo.
Esco in giardino e inizio a esplorare.
In giardino ci sono una terza cantina ed un garage oltre che un grande pergolato e un sacco di sentieri tra le stranissime piante del nonno.
E poi, ovviamente c'è la mia amata altalena di legno appesa al ramo di un grande albero.
Ho anche una casa sull'albero: a 8 anni ne volevo una a tutti i costi così mio nonno ha dovuto aiutarmi a costruirla. Adesso è un po' bassa ma ma continuo ad andarci spesso e a conservarci "il mio grande baule dei segreti" come lo chiamava la piccola Laila (che sarei io).
Cerco in garage e trovo alcuni quaderni che dovevano essere stati di mia zia: mamma quante piume conservava! Mia zia aveva sempre avuto una passione matta e sfrenata per le piume e spesso anche in estate veste con assurdi abiti che la fanno sembrare uno struzzo.
In un quaderno con una moto sulla copertina trovo scritto il nome di mio padre, lo prendo e lo infilo nella mia vecchia borsa rosa da esploratrice, mio padre non faceva ne disegni ne scriveva frasi ne attaccava piume sui suoi quaderni come invece facevano le zie.
Però a volte si divertiva a scrivere poesie.
Mio nonno non è un biologo esattamente come mio padre non era un poeta: erano entrambi contabili.
Mi promisi una cosa: da grande non sarei Mai diventata un contabile!
La ricerca proseguiva e, non trovando più niente di interessante, decisi di passare al piano di sopra. Ovviamente non usai le scale ma mi arrampicai su un albero e mi buttai attraverso la finestra per finire sul letto di mia zia.
Ripensai allegramente all'espressione scandalizzata di Shiro quando me l'aveva visto fare per la prima volta.
Mia zia non era in casa, ho vissuto con lei per tutta l'infanzia ma poi si è trasferita in cerca di lavoro, è single ed è come se fosse la mia sorella maggiore. Si chiama Milena.
La sua camera è estremamente soffocante per via dei suoi pupazzi: tre pareti su quattro sono ricoperte da mensole a loro volta ricoperte di pupazzi, c'erano pupazzi ovunque.
Fantastico, ho una zia fissata per le piume ed una per i pupazzi!
Erano in cinque in famiglia: nonno Luigi, nonna Elisa, mio padre e le mie due zie (Genny e Milena).
Al piano di sopra perciò ci sono quattro camere: una per i nonni, una per zia Milena, quella di mio padre e la mia che era stata anche di zia Genny, poi c'è un salotto centrale.
Decido di esplorare la soffitta.

Aerei di cartaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora