Tata

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2 Settembre 1939

Sono così contenta! Alexei mi ha regalato un diario.
Ha detto che devo scrivere qui tutto quello che mi succede, quello che gli altri mi dicono e quello che io faccio e penso. Tutto, tutto. Così, quando lui tornerà, potrà leggere delle mie avventure.
É così triste però che Alexei non sia qui. Il mio fratellone è bello e forte - e poi, lui può volare!
Adesso ci sta difendendo dagli aerei neri e quando tornerà mi farà fare un giro.
Purtroppo non posso sposarlo, perché è mio fratello, ma un giorno sposerò qualcuno uguale uguale a lui ed avremo un bel bambino.
Già! Questa storia dei bambini. Se fosse qui, Alexei mi spiegherebbe tutto. Lui sa ogni cosa e risponde sempre alle mie domande. Ma ora che lui è partito, visto che mamma non c'è più, ho solo Tata. E Tata non ha mai tempo.
Tempo o no, io devo saperlo. Alicja, quell'odiosa, mi aveva raccontato che bastava tenere dei semini sulla pancia per un paio d'ore e poi, dopo che ci ho passato un pomeriggio con quei semi sulla pancia, lei e quelle oche delle sue amiche mi hanno preso in giro.
"Come fai, alla tua età, a non sapere come nascono i bambini?" hanno detto.

Che rabbia! Devo chiedere a Tata.

4 Settembre 1939

Tata oggi correva per casa. Su e giù, su e giù, su e giù. Sembrava Emil quando gli scappa e la maestra non lo lascia andare in bagno. Povero Tata, forse la porta del bagno si è rotta e lui non riusciva ad entrare. Mi spiace un po' per lui, ma è un maschietto, poteva farla in giardino!
Proprio quando volevo chiedergli com'è che nascono i bambini, Kuba e Tomek, due amici di Alexei, sono venuti a trovare Tata. Mi piacciono. Anche loro possono volare ed erano vestiti come si veste Alexei. "Orgoglio polacco" dicono.
Si sono chiusi nello studio di Tata e, dapprima, non ho capito quello che si dicevano, ma poi Tata si è messo ad urlare e sia Kuba che Tomek continuavano a scusarsi con lui.
"Ci dispiace signore!" continuavano a ripetere. Tata è proprio terribile con le ramanzine e quei due devono averla combinata davvero grossa!
Ho aspettato tutto il tempo fuori dalla porta dello studio per parlare con Tata non appena gli ospiti se ne fossero andati. Quando son venuti fuori, Kuba mi ha accarezzato la testa dicendomi: "Mi raccomando, prenditi cura del tuo papà. É una brava persona". Non so cosa sia una "brava persona".
Sia Kuba che Tomek sembravano molto tristi mentre andavano via. Tata è davvero terribile con le ramanzine!

Immediatamente, sono corsa nello studio di Tata. Magari la mia domanda lo avrebbe distratto da quello che quei due avevano combinato.

Tata guardava il soffitto e si massaggiava gli occhi e le tempie.

"Tata" ho cominciato, "ho una domanda importantissima!".

"Non ho tempo per le tue domande Julia!". Continuava a fissare il soffitto.

"Ma questa è importante Tata!" ho insistito, e timidamente ho aggiunto: "Come nascono i bambini Tata?".

Tata mi ha guardato - sembrava molto, molto arrabbiato. Senza parlare e senza alzarsi, si è girato verso la libreria e ha preso un libro. Lo ha sbattuto sulla scrivania e ha fatto così tanto rumore da farmi saltare per lo spavento. Ha aperto il libro tremando per la rabbia e puntando il dito su una riga ha detto: "Leggi!". E io ho iniziato a leggere piena di paura:

"L'accoppiamento è un'attività tra organismi fondamentale per la riproduzione e per lo sviluppo ontogenetico degli stessi e filogenetico della specie".

"Ma non si capisce nulla Tata..." ho detto con la voce che mi tremava per la paura.

"E allora va' in camera tua! Queste non sono domande che una signorina dovrebbe fare!" ha urlato cacciandomi dallo studio.

In stanza sono scoppiata in lacrime. Tata è proprio cattivo. Lui è un medico, da giovane curava i soldati e perciò legge libri difficili, ma non può essere così complicato fare dei bambini, altrimenti non ce ne sarebbero così tanti in giro.

Tata è davvero terribile con le ramanzine!

5 Settembre 1939

Stamattina c'erano i tuoni, ma il cielo era completamente azzurro. Strano. In compenso sono rimasta a casa da scuola - credo che Tata avesse paura che venisse a piovere.

Il nonno e Tata erano chiusi nello studio da ore. Origliavo. Tata voleva chiamare un prete ma il nonno gli spiegava che era difficile - forse non sa che padre Adrian passa i pomeriggi sonnecchiando in sagrestia.
Poi nonno ha detto: "Credo dovresti spiegarlo a tua figlia" - bravo nonno! Una donnina deve sapere come nascono i bambini!

Tata è venuto fuori.

"Origliavi?" mi ha guardato seccato. Ho abbassato gli occhi.

"Seguimi in cucina".

Sembrava molto serio. Si è seduto al tavolo mentre io con gli occhi bassi stavo in piedi aspettando iniziasse a spiegare. Ero tutta eccitata. Finalmente avrei saputo.

Tata non parlava. All'improvviso mi è sembrato triste. Non potevo più aspettare:

"Come nascono i bambini Tata?".

Ha riso così forte da farmi vergognare.

"Sai che servono un uomo e una donna giusto?". Ecco dove ho sbagliato! I semini doveva darmeli un maschietto!

"Certo" ho mentito.

"E sai che i maschietti hanno il pene?"

"Il pi-sellino? Beati loro! Possono farla in giardino quando scappa!"

Tata continuava a ridere.

"Quando un uomo e una donna si amano, l'uomo produce semini che lascia nel corpo della donna usando il pisellino attraverso la vagina."

"La far-fallina? Che schifo! E non fa male?"

"Non troppo credo".

"Quindi devo solo trovare qualcuno che lo faccia a me!" - sembrava più facile del previsto!

Tata sembrava divertito dalle mie risposte. Che bello! Era sempre triste da un po'.

"Per funzionare le uova dentro di te devono essere mature abbastanza da accogliere i semini. Non credo succederà per un bel po'!".

"Ma quanto tempo ci vorrà?" gli ho risposto ansiosa.

"Credo ci vorranno almeno altri cinque o sei anni. Te ne accorgerai quando succede e a quel punto dovremo seriamente parlare di medicina". 

Suonava noioso, "Credo lascerò perdere!". Non voglio aspettare sei anni e poi parlare di medicina.

"Tata piangi?"

"I papà non piangono" ha detto sorridendo e, alzandosi, è venuto ad abbracciarmi.

Che stupida! Avrei dovuto mordermi la lingua. Dovrei saperlo ormai che i papà non piangono!

Sono tanto felice. Tata è proprio una brava persona!

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1000 parole esatte. Mi sottometto al volere (e alla clemenza) della corte.

naghree
kaname125
Runentia
Rael83
cat_79

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