Capitolo 1: l'incontro

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Martina's P.O.V

Mi svegliai di soprassalto dopo aver sentito un rumore violento di piatti e bicchieri caduti a terra. Vidi l'orologio...le 3 di notte....LE 3 DI NOTTE!!! Ma scherziamo???? Io domani devo iniziare un nuovo anno scolastico, per giunta in una nuova scuola, e qualcuno in casa mia deve farmi passare una nottata orribile???

:Vuoi vedere che è stato Luca...: pensai, ma girandomi lo trovai nel suo letto, con i suoi boccoli rossi che gli coprivano il viso pieno di lentiggini, ancora tra le braccia di Morfeo.

In quel momento mi chiesi, con un pizzico di invidia nei suoi confronti, come facesse a domire ancora dopo il frastuono di pochi secondi fa....Insomma, non si poteva non udirlo.

Il rumore, giusto!!! Per un attimo mi stavo dimenticando di ciò che mi aveva fatto così innervosire. Dovevo scoprire chi era stato.
Facendo attenzione a non svegliare Luca mi alzai e mi diressi in camera dei miei genitori.Poteva benissimo essere entrato un ladro....Ma trovai solo mia mamma che dormiva, o almeno questo credevo fin quando non la vidi aprire gli occhi e fissarmi.

Mamma, ma che è successo?》

《Credo che tuo padre abbia qualche problema con i bicchieri》 Disse mia madre accennando un sorriso.

《Questo l'avevo capito. Ma c'è qualcuno??》

《Si, un nuovo collega al Tribunale, un giudice mi pare di aver sentito...Comunque torna a dormire, domani devi andare a scuola》

Senza farmi vedere mi diressi in salotto riflettendo

:Uhm...un giudice...sarà interessante parlargli:

Avvicinai la testa alla porta per capire chi fosse...Trovai un uomo in giacca e cravatta, di corporatura abbastanza robusta, gli occhi color nocciola e i baffi e i capelli brizzolati tendenti al bianco. Strano, non mi sembra così vecchio da avere i capelli bianchi. Ha delle carte vicino, sarà venuto per parlare di lavoro con mio padre, oramai ci sono abituata, ma finora non era mai successo alle tre di notte...

Mentre stavo pensando, però, non mi accorsi che l'uomo mi aveva visto, e stava sorridendo sornione guardandomi. Quando me ne accorsi, la prima cosa che pensai fu che aveva un bel sorriso, poi decisi di ricambiare, aggiungendo anche un cenno con la mano, che lui subito imitó.

《Ciao, cosa ci fai tu sveglia a quest'ora??》 Disse in modo gentile

《Mi sono svegliata sentendo dei piatti cadere e rompersi. Ma lei chi è?》

《Beh, io mi chiamo Giovanni, e tu?》

《Io Martina...É qua per lavoro?》 Ma non feci in tempo a finire la frase che mia madre arrivó

《Sbaglio o ti avevo detto di andare a dormire?》

《Scusa mamma, ma ero curiosa》

《Mi scusi, mi sa che ho svegliato tutta la famiglia. Piacere, giudice Giovanni Falcone》 Disse il dottore in modo abbastanza impacciato. Si alzò per chiedere scusa a mia mamma, e così potei notare quanto fosse alto.

《Oh, non si preoccupi con Pietro ci sono abituata. Piacere mio, Monica Pinto. Spero solo che questa ficcanaso non l'abbia infastidita》 La guardai molto male, mentre il giudice si mise a ridere.

《Non si preoccupi, anzi è molto simpatica》 Disse. Gli sorrisi e fui ricambiata

《Comunque ora devi andare a dormire, saluta il dottore》

《Arrivederci》 Dissi agitando la mano

《Buona notte》 Ricambió

Tornai nel mio letto, e pensai ancora a quel giudice. Sembrava davvero una persona giusta e simpatica, di quelle che se ne vedono poche in giro. E con questi pensieri e con la stanchezza che avevo mi addormentai.

SPAZIO AUTRICE

Ciao, probabilmente questa storia non sarà letta da nessuno, ma io sentivo il bisogno di scriverla perché non è giusto che su un sito come wattpad non ci siano storie riguardanti questi grandi eroi. Questa storia sarà come una specie di ripasso del lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino dal 1983 alla loro morte nel 1992. Ovviamente parlerò molto anche di Martina e del rapporto che si verrà a creare tra lei e i due giudici. Fatemi sapere cosa ne pensate, e se volete mettete un bel like. Alla prossima!!

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