Capitolo 2: inizia la scuola

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Martina's P.O.V

Quella notte la passai dormendo come un ghiro, d'altronde il giorno seguente avrei dovuto iniziare un nuovo anno scolastico, con nuovi professori, nuovi compagni......avevo davvero una paura tremenda! Per fortuna che ci sarebbe stata la mia migliore amica Giusy con me

Giusy ha 11 anni, come me. Ci conosciamo da quando siamo nate, ha i capelli neri a caschetto e gli occhi marroni. È alta più o meno quanto me, e avevamo gli stessi gusti. Ricordo ancora quel pomeriggio, di quasi 10 anni fa, nel quale ci conoscemmo. Eravamo al mare, sulla spiaggia a Mondello, e lei mi aveva chiesto di giocare perché suo fratello aveva già un amico e non passava del tempo con lei. Io accettai, e da allora siamo amiche inseparabili.

7:00, la sveglia suonó puntuale, e continuó imperterrita nel suo lavoro, nonostante i vari pugni dati da me. Mi alzai e andai in bagno a lavarmi. Sono una ragazza abbastanza magra, con gli occhi azzurri come il mare e i capelli biondi e corti...molti mi scambiano per una tedesca, infatti. Cercai di sistemare i capelli alla meglio (cosa abbastanza impossibile) e andai a fare colazione.

In cucina trovai mia madre intenta a cuocere il latte, che mi accolsa con un debole sorriso. Mio fratello Luca, invece, stava cercando di in modo assai grottesco di spalmare la marmellata sulle fette biscottate, e si aprí in un grande sorriso vedendomi. Mio padre, che solitamente mi accoglie con un bacio e un abbraccio, stavolta era già al lavoro, con la pipa in bocca già accesa e una marea di carte in mano. Capii che non era il momento di disturbarlo dato vhe ebbe appena il tempo di alzare gli occhi dal suo lavoro e fissarmi, per un tempo di massimo due secondi.

Mi sedetti a tavola e mangiai in fretta, non volevo arrivare tardi il primo giorno di scuola. Mentre stavo per chiedere a mio padre di accompagnarmi, però, lui mi anticipó

《Tesoro, ora sei grande, puoi benissimo andare a scuola da sola, con la bici, tanto è abbastanza vicina, no? E poi io qui ho un sacco di lavoro da fare》

《Capisco....ma tutto questo lavoro come mai?È per via del giudice di ieri?》 Mi accorsi solo dopo aver parlato che mio padre non si era accorto ieri della mia presenza, dal fatto che aggrottó la fronte appena finii di pronunciare queste parole

《Si...ma, tu come lo sai?》

Cercai aiuto negli occhi di mia mamma, che però non seppe fare altro che alzare le spalle.

《Ehm...no è che....ieri ho sentito qualcuno che arrivava, e ho sentito solo che era un giudice》

《Vabbe. Piuttosto muoviti, che fai tardi a scuola》

Annuii con la testa e, in men che non si dica, ero sulla bici a pedalare per le vie di Palermo. Eccomi arrivata. Vidi Giusy arrivare poco dopo e salutarmi. Il primo giorno di scuola passò bene, e incontrai la mia nuova professoressa di Italiano, davvero gentile. Qui si fanno lezioni di canto e musica di pomeriggio, decisi di partecipare.

Appena uscita, però, vidi da lontano due figure maschili, accompagnate da diversi uomini con armi....era il giudice accompagnato da un altro uomo, probabilmente suo collega. Salutai con la mano e mi avvicinai, mentre vidi il giudice Falcone sorridermi e parlare con l'altro uomo

《Buongiorno, dottore, come va? Io sono appena uscita da scuola》

《Buongiorno Martina, tutto bene grazie. Volevo presentarti un mio collega e grande amico, Paolo Borsellino》 Ecco il nome del misterioso uomo. Il dottor Borsellino era un'uomo alto come il giudice Falcone, ma più magro, e con i capelli e i baffi castani. Stava sorridendo mentre mi guardava e io ricambiai. Anche lui sembrava gentile, ma un po meno allegro del dottor Falcone.

《A Giová, non sapevo avesssi delle amiche così giovani》 E scoppiammo a ridere. Ma notai che dietro di loro c'era un ragazzo familiare... Antonio, mio cugino!

《ANTONIO!! Come stai?》 Dissi buttandomi tra le sue braccia. Ero così contenta di averlo visto e di sapere che faceva parte della scorta del giudice, almeno così avrei potuto vederlo più spesso, non lo vedevo da almeno due anni. Era sempre stato il mio cugino preferito, quello che mi aveva fatto compagnia quando era sola e che amava prendersi cura di me. Aveva i capelli corti, modello militare e gli occhi marroni ed era altissimo.

《MARTY che bello vederti piccola》

《Montinaro, mi spieghi?》 Disse il giudice Falcone con aria interrogativa

《Scusi dottore, è mia cugina e non la vedo da un sacco di tempo》

Continuando ad abbradciarmi mi presentó gli altri della squadra, tutti simpaticissimi

《Se vuoi ti possiamo riaccompagnare a casa》 Disse il giudice Borsellino

Annui felicissima. Nel viaggio parlammo del più e del meno, ed ebbi modo di scherzare con i giudici, che anche se all'apparenza possono sembrare chiusi, sono in realtà davvero spiritosi. Appena arrivata scesi ringraziando tutti e facendo promettere ad Antonio che ci sarebbe venuto a trovare. Salii a casa e andai a studiare pensando ancora a quella grande giornata.

Giovanni's P.O.V

Da quando la vidi non riuscii a togliermela più dalla testa. È davvero simpatica e sensibile. Spero di poter passare ancora più tempo con lei.

SPAZIO AUTRICE

Spero vi sia piaciuto, cosa ne pensate del fatto che ho introdotto anche Borsellino e Montinaro?? Mi soffermo su quest'ultimo perché non è stato giustamente ricordato. Mettete un like e fatemi sapere cosa ne pensate, alla prossima!

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