Capitolo VIII

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Pov Scorpius

Avevamo aspettato che Vicky, Teddy, Molly ed Arthur si addormentassero ed era mezzanotte passata quando le ragazze ci raggiunsero in camera per decidere come agire.

"Allora approfittiamo di sta notte in cui ancora i nostri genitori non dormono qui per curiosare nelle loro camere"- disse Rox-"James, Domi, iniziate dalla camera di zio Ron e zia Ginny. Scorpius e Rose, voi andrete nella nostra camera per controllare il diario. Quelli della soffitta con me"

Tutti seguimmo gli ordini di Roxane e ci dividemmo. Rose, appena arrivati in camera, si sedette sul davanzale della finestra guardando un attimo fuori, poi prese il diario e mi fece segno di prendere posto al suo fianco. Il chiarore della luna illuminava di una leggera luce argentata il suo profilo delicato, le lentiggini risaltavano ancora di più, i capelli mossi e rossi prendevano una sfumatura più chiara e gli occhi di un verde-azzurro particolare brillavano più del solito e assumevano una leggera ombreggiatura grigia. Stava osservando il cielo con sguardo perso, come facevo sempre anche io, ed era semplicemente stupenda.

"Sai, fin da piccola osservare il cielo mi calmava, era come se tutte le preoccupazioni e i problemi si perdessero tra le stelle o il cielo limpido" disse girandosi un attimo per osservarmi. Aveva uno sguardo sincero, niente nervosismo, niente rancore, per una volta mi stava rendendo partecipe, non eravamo i soliti Rose e Scorpius, quello che si odiavano a causa di antichi pregiudizi, eravamo solo noi, due ragazzi che collaboravano, che parlavano normalmente, che imparavano ad essere amici, eravamo noi stessi...ed era la cosa più bella del mondo.
Le sorrisi, ma non con il solito ghigno, con un sorriso vero, di quelli che facevo raramente, e lei era riuscita a farmelo spuntare sul viso.

"Lo facevo sempre anche io"-le dissi continuando ad osservarla-"andavo nel giardini del Manor e mi sdraiavo in un punto del giardino dove c'era un salice piangente e osservavo le stelle. A volte mi mettevo anche a contarle, so che sembra strano ma fare qualcosa di apparentemente impossibile ti fa sembrare tutto meno complicato"

"No Scorp, lo capisco" mi disse sorridendomi a sua volta

"Sai, da piccolo ho studiato il cielo e le costellazioni per riuscire ad orientarmi e ho capito qual'è quella da cui prendo il nome"

"Lo scorpione"-disse preparata-" una costellazione visibile nei mesi estivi nel nostro emisfero, ho studiato anche io qualcosa perché le stelle mi hanno sempre affascinata"

La osservai continuando a sorridere, capendo quanto quella Rose sincera non era per niente come l'avevo sempre vista. Si girò verso di me dicendo con voce calma: "Ora è meglio se cominciamo, o Rox domani ci ammazza"

Annuii continuando a sorriderle e scostandole dal viso un boccolo ribelle che le era scivolato in avanti, con questo gesto delicato le sfiorai la guancia liscia e lei socchiuse leggermente gli occhi. Poi iniziammo a leggere con il ricordo di quella conversazione sincera impressa nella mente.

Io e Draco ci trovavamo tutti i martedì ed i giovedì nella stanza delle necessità per esercitarci con pozioni ed essere perfetti. Oggi è successa una cosa inaspettata però, ormai eravamo amici e avevamo legato molto, ma oggi mentre ci esercitavamo con il distillato di morte vivente, quando la pozione ormai era pronta, ci siamo osservati un momento quando, scostandomi un boccolo dal viso, iniziò ad avvicinarsi ed io con lui. Le nostre labbra si scontrarono in un dolce bacio dal quale ci staccammo solo quando entrambi eravamo senza fiato. Dopo quel bacio ognuno raccolse le proprie cose e ci salutammo con un leggero bacio a fior di labbra. So che la situazione non sarà semplice da affrontare visto che sono una sangue sporco e lui un purosangue, ma c'è la faremo, insieme, e con l'aiuto dei nostri amici.

"Non c'è più alcun dubbio, sono stati insieme" disse Rose

"Sì, domani lo diremo agli altri e vedremo cosa avranno scoperto"

"Va bene, ora è meglio se dormiamo. Sono quasi le 3.30 e domani nonna Molly ci sveglierà massimo alle 9.30"

"Giusto"-le dissi ridendo-" notte Rose"

"Notte Scorp" mi rispose dandomi un leggero bacio sulla guancia, come faceva sempre con gli altri ma come non aveva mai fatto con me.
"Ah e Scorp"-mi richiamò quando ero arrivato quasi alla porta-"è stato piacevole parlare con te"

"Anche per me" dissi sorridendole e chiudendomi la porta alle spalle
Una volta entrato in camera mia passai leggermente le dita dove le sue labbra si erano posate poco prima. Avevo sentito un brivido strano, e non riuscivo a spiegarmelo.

Pov James

Era quasi un'ora che frugavamo tra le cianfrusaglie che zio Ron aveva lasciato qui, ma almeno ero in compagnia di Domi. Ci stavamo per arrendere e cambiare sta fa quando sentii Domi chiamarmi.

"James vieni" disse di soprassalto

"Cosa hai trovato?"

"Una lettera del maggio 1999"
La apri delicatamente senza rompere neanche un angolo di carta e la aprì, dopodiché iniziò a leggerla.

Ronald,
So che abbiamo avuto molte divergenze ma questa storia ci ha avvicinati e siamo accomunati da una cosa, l'amore per la stessa persona. Quindi ti prego, prenditi cura di lei ed amala con tutto te stesso, si merita di essere felice e di essere protetta.
Cari saluti, Draco Lucius Malfoy

La rileggemmo due o tre volte per cercare di capire.

"Dici che sta parlando di zia Hermione?" chiese Domi

"Credo di sì, ma chissà cosa accadde per portare a tutto questo"

"Non lo so, ma domani lo faremo leggere agli altri e vedremo cosa hanno scoperto" intanto stiamo raccogliendo pezzi del puzzle che, con il tempo, rimetteremo insieme. Dobbiamo solo collaborare tra noi"
Ed era così, Domi come sempre aveva ragione, se avessimo continuato a lavorare insieme avremmo potuto affrontare tutto, anche se pensare a zia Hermione e Draco Malfoy insieme era abbastanza strano... Era come vedere Rose con Scorpius, impossibile.

Pov Roxane

La soffitta era più incasinata di quanto pensassi. C'erano vecchi mobili, oggetti babbani e carte sparse ovunque. Per fortuna eravamo un po'... Così avremmo sistemato tutto sta notte e domani avremmo iniziato a controllare le carte.

"Non possiamo fare niente con questo caos, Rox, dobbiamo prima riordinare" disse Lily avvicinandosi a me.

"Ci penso io con la magia" disse Fred estraendo la bacchetta

"No Fred, dobbiamo dargli un ordine logico! Silenzia la stanza insieme a Louis, visto che voi potete usare la magia essendo maggiorenni, poi ordineremo le cose e domani inizieremo le ricerche"

Fred e Louis silenziarono la stanza, io e Lily iniziammo a raccogliere le carte ed impugnarle in diversi gruppi in base alle date di appartenenza presenti, e Hugo e Al misero a posto i mobili e gli oggetti sparsi per la stanza, aiutati poi da mio fratello e mio cugino.
Spostammo gli armadi contro un muro, le cassettiere contro l'altro e dentro ai cassetti vuoti mettemmo le carte, mentre dentro ai due armadi impilammo i vari oggetti.
Rimontammo la vecchia scrivania del nonno e le cinque sedie presenti, con dei tronchi improvvisammo altri tre sgabelli e sopra di essa posizionammo delle piume ed un vecchio calamaio, che avremmo riempito il giorno seguente, affiancati da alcune pergamene vuote. Poi spolverammo tutto e pulimmo i vetri. Avevamo trasformato quel caos in una stanza perfetta che avremmo usato come tana.

"Non avrei mai pensato che questa topaia potesse trasformarsi in una stanza così bella" disse Hugo

"Già... Neanche io" risposi

"Ragazzi ora però è meglio se andiamo a dormire, domani, dopo colazione, troviamoci qui" disse Louis

Ci salutammo e tornammo ognuno nelle proprie stanze, erano le 4 e Domi e Rose erano già a letto. Rose aveva, stranamente, un viso sereno e non imbronciato... Fosse tutto questo aveva davvero una buona influenza su di noi.

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