2) 8 Maggio 2016

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Damon: Benvenuti... bentornati... su Radio Midnight 66. 

Pubblico: (Applaude)

Damon: Grazie alla trasmissione di tre giorni fa, abbiamo raggiunto un buon numero di nuovi spettatori. Sembra proprio che al giorno d'oggi sia molto facile far arrivare un discorso, o anche solo un pensiero, a decine, centinaia di persone in così poco tempo. Ovviamente, sto contando solo i nuovi arrivati (Ride)

Pubblico: (Ride)

Damon: Però,  mi sento in dovere di scusarmi, radioascoltatori. La storia di tre giorni fa è stata molto interessante, e riascoltarla con We'll Meet Again di Vera Lynn in sottofondo... beh, diciamo che ha avuto il suo effetto. Però... però... alla vostra prima trasmissione, avete già sentito parlare del Sud. Rimpiango leggermente questa scelta non tanto per il fatto che potevamo riservarcela per il futuro, no, assolutamente. Non potete neanche immaginare quante 66 sono finite lì... e soprattutto, "come" sono finite.

Pubblico: (Ride)

Damon: Il punto è che... sapete che c'è? Ricordate quella vecchia trasmissione? Non ricordo bene il suo nome, ma parlava di storie di fantascienza, al limite del possibile, più o meno come le nostre... più meno che più (Ride). Il punto è, che quella trasmissione era ambientata unicamente in una zona, un'area limitata. Certo, era bello immaginare che chiunque vi entrasse facesse una fine orribile... ma accadeva solo in quella zona, e qualsiasi persona con un po di cervello ci sarebbe stata tanto, molto lontana... Il Sud, questa radio, non sono la stessa cosa. Ciò che viene raccontato qui, accade ovunque, a chiunque e in qualsiasi momento. Non basta tenersi lontani dal Sud o barricarsi in casa per essere al sicuro. Che poi... tenersi lontani dal Sud... (Ride)

Pubblico: (Ride)

Damon: Non riesco a immaginare un vecchio radioascoltatore che ancora continua a pensare ad una cosa del genere... a dire la verità, non riesco a immaginare un nostro vecchio radioascoltatore ancora in vita (Ride)

Pubblico: (Ride)

Damon: Quindi, scusate se già vi abbiamo presentato il Sud, se vi abbiamo fatto pensare anche solo per un istante che avevate una possibilità di salvarli (Ride). Però, in fondo, forse quella piccola speranza avrebbe dato quel tocco di dramma in più, quella ciliegina sulla torta... Facciamo così, oggi, per farmi perdonare per tutta questa "confusione", voglio delucidarvi, illuminarvi su qualche domanda che, sicuramente, vi è sorta nella precedente trasmissione. Certo, quelle poche informazioni che vi concederò saranno fugaci, a tratti incomprensibili, e a loro volta richiederanno altre risposte... ma dopotutto, quale sarebbe il divertimento a dirvi tutto adesso? No, signore e signori, prima di arrivare a ciò servirà molto più tempo, molte più persone... molto più sangue.

Pubblico: (Silenzio)

(Musica di un carillon in sottofondo)

Damon: Eccola qui, puntuale come la morte: eccola, la mezzanotte. Come ho detto poco prima, bisogna darvi un po di corda per vedervi tirare la fune... ecco perché in linea abbiamo Barnaby "Barney" Mitchell, il nostro "uomo delle leggende". Vai Barney, presenta te e la tua fetta di spettacolo al nostro piccolo, innocente, pubblico in ascolto.

Barney: Buona sera, o meglio, buonanotte: è arrivata la mezzanotte! (Ride) Salve a tutti voi, io sono Barney, e sono qui per mostrarvi cosa nascondo millenni di anni di storia umana ed eoni di storie... altrui. Sono qui per alzare quel velo con cui avete ricoperto ciò che non volete vedere, per resuscitare dalle vostre memorie le idee, le verità che avete ucciso per il vostro bene con anni e anni di psichiatria. Io sono l'uomo che al tempo stesso volete e non volete sentire, il pazzo che definirete tale prima ancora di concedervi la possibilità di credere ad una mia sola parola. Ma in fondo, quel poco della vostra tenera età che conservate da qualche parte, lì, dentro di voi... quel poco sa distinguere cosa è vero e cosa è falso... sa soprattutto riconoscere ciò che è vero di natura e ciò che l'uomo ha preferito rendere falso... quella piccola, microscopica parte di voi, ha paura di ascoltare me. Quindi deridetemi pure, ma se davvero volete ascoltarmi, se davvero siete in cerca di risposte... non ascoltatemi con la testa, con la mentalità dell'uomo moderno: chiudete gli occhi, smettetela di guardare... ascoltatemi come quando da bambini vi svegliavate di soprassalto nella notte, come quando controllavate sotto il letto e dentro gli armadi... ascoltatemi, e forse, quando li riaprirete, riuscirete a vedere davvero... riuscirete ad avere le risposte che tanto cercate.

Radio Midnight 66: Vol. 0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora