Capitolo 8

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Avevo perso coscienza, ma da lontano sentivo delle voci... Erano troppo lontane da me. Lo sentivo, stavo morendo... Una dolce e lunga morte, niente più dolore, niente più lacrime.
Altri pochi attimi e di me non sarebbe rimasto che un corpo ricoperto di troppo dolore.
Il corpo di una ragazzina troppo fragile per questa vita..
Abbandonai la presa quando qualcuno, per cercare di alzarmi, mi fece sbattere la testa contro il muro...

Mi svegliai in un ospedale, attorno a me c'erano persone che piangevano, altre che urlavano...
Avevo una flebo al braccio e dei punti sui polsi.. Con voce talmente esile chiesi alla donna che mi teneva la mano
"Scusi, ma cosa ci faccio in ospedale?"
La donna alzò il viso e tra le lacrime disse
"Jessica, sono tua madre..."

Cosa? Mia madre? Io non la conoscevo quella donna. Chi era tutta quella gente attorno a me? Cosa volevano da me? Chi ero io?

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