La testa pulsava, la bocca era secca e gli occhi non volevano aprirsi.
La luce che filtrava dalla finestra mi dava fastidio da morire.
Mi sembrava tutto confuso, non mi ricordavo nemmeno come ci fossi finito nella mia stanza.
Mi alzai di scatto ignorando il capogiro che mi era venuto e mi guardai intorno.
Dove cavolo ero?
Guardai la t-shirt bianca della sera prima e pregai che guardando sotto il lenzuolo non fossi nudo.
Fui accontentato a metà, avevo ancora i miei boxer indosso.
Senti sulla maglia uno strano odore non mio, ma famigliare.
Ci misi un po' a fare il resoconto della situazione per via del dolore alla testa.
Non sapevo dov'ero, non sapevo di chi fosse quel posto, chi mi avesse portato là, se questa persona mi avesse tolto i vestiti o mi fossi spogliato da solo e dopo tutto questo era sparita.
Non sapevo se essere spaventato, frustrato o essere arrabbiato.
Sentì la porta di quello che pensai fosse il bagno sbloccarsi.
Sentì la paura crescere in me, così presi la prima cosa che trovai per proteggermi.
appoggiai alla porta chiusa della camera in cui ero.
La persona misteriosa uscì dal bagno e per fortuna era Yoongi.
Mi guardó sbalordito vedendomi con gli occhi pieni di terrore.
"Buongiorno anche a te" indico il cuscino che stringevo in una mano come arma e trattenne le risate.
"Dimmi una cosa, che volevi farci con quello? Fare a cucinate?".
Io risi insieme a lui, ma subito dopo il mal di testa tornò a colpire.
Mi sistemai meglio seduto sul letto quando bussarono alla porta.
Yoongi, che come avevo appena notato, aveva solo un asciugamano intorno alla vita.
Apri un paio di cassetto tirando fuori un paio di boxer, dei pantaloncini da basket azzurri e una t-shirt grigia.
Abbassai il viso mentre si cambiava per rispetto suo, però volevo guardare.
Appena finì lo fissai, era tremendamente sexy.
Dio santo, volevo che mi attirasse a se e mi prendesse subito.
Ma cosa cazzo sto dicendo? ...No...No lo avevo solo pensato, menomale...
Ma che cavolo stavo pensando!?
Bussarono di nuovo e quel rumore mi distolse dai miei pensieri.
Yoongi andò ad aprire e prese il vassoio ringraziando l'assistente prima di chiudere la porta.
Distolsi lo sguardo quando lui appoggio il vassoio di fronte a me.
Sbriciai e vidi un bicchiere d'acqua con due aspirine di fianco, del pane tostato con burro e marmellata e del succo di frutta.
Non avevo tanta fame, ma dovevo sforzarmi per sentirmi meglio.
Presi subito una fetta di toast con burro e marmellata "No, prima prendi le aspirine" Disse Yoongi rubandomelo e dandogli un morso.
Buttai le aspirine nel bicchiere d'acqua e appena iniziarono a frizzare ingoiai il tutto asciugandomi la bocca con il dorso della mano.
Suga mi guardó sbalordito "Tutto d'un fiato eh?"
Diventai rosso in viso, ma cercai di non pensarci "Ora posso?" Dissi guardandolo per farmi restituire la fetta ancora nella sua mano.
"Certo" annuì con un sorriso rimettendolo sul vassoio.
Pochi minuti dopo il vassoio era quasi vuoto, così Yoongi vendendomi un po' meglio iniziò a spiegarmi cos'era successo ieri sera.
Mentre bevevo il succo alla pesca per mandare giù il tutto, lui disse "Ieri dopo esserti vomitato tutto quello che avevi bevuto mi hai detto che quei tizi ti avevano dato qualcosa. Una piccola pillola. Era sicuramente della droga. Sai cos'hai rischiato Jimin? Sei stato uno stupido" disse alzando la voce.
Mi andò tutto di traverso, continuavo a tossire e tenendomi la gola.
Il tossire mi fece tornare mal di testa, mentre i flash della sera prima mi passarono davanti e mi accorsi di un piccolo dettaglio.
Io ci avevo provato con Suga? Chissà che avevo combinato.
Cavolo, non potevo crederci.
"Mi dispiace, okay?!" dissi impanicato alzandomi di scatto diretto in bagno, ma la testa cominciò a girarmi e persi l'equilibrio.
"Attento" Lui corse prendendomi per una mano, ma lo trascinai giù con me facendolo cadere.
Quando riuscì a capire qualcosa, lui era fra le mie gambe, la testa di fianco alla mia e ansimava come me per la caduta.
"Stai bene? Hai battuto la testa?" Disse accarezzandomi una guancia con fare premuroso.
Era così tenero. Perché era tenero con me? Perché aveva quello sguardo tenero sul suo cazzo di viso tenero?
Mi batteva forte il cuore e senti un calore pervadermi il basso ventre, quando ci guardammo negli occhi per svariati minuti.
Lui continuò ad accarezzarmi la guancia, allora io reagi toccandogli una spalla.
Le sue dita scivolarono sulle mie labbra e la mia mano sul suo collo.
Sentì di nuovo quel profumo che c'era prima sulla mia maglia inembriarmi.
Mi senti sereno e accennai un sorriso per poi mordermi le labbra.
Ci guardammo un'ultima volta negli occhi prima che lui si avvicinasse alla mia bocca sfiorandola con la sua.
Quando finalmente mi bació vidi le stelle.
All'inizio si vedeva che si stava trattenendo, ma poi entrambi ci scogliemmo lasciandoci andare alla passione.Lui si mise bene tra le mie gambe facendo toccare i nostri corpi mentre eravamo distesi sulla moquette rossa della stanza.
Lui assaporava ed esplorava la mia bocca con la lingua come se ne avesse bisogno di altro e io facevo lo stesso.
Lo attirai di più a me con tutte e due le mani dietro il suo collo e allacciando le gambe dietro la sua schiena.
Ci staccamo quel tanto per poter respirare e sorridere finalmente tutti e due.
"Jimin, io credo di amarti" mi sussurrò sicuro di se, ma dolce ad un orecchio, prima di appoggiare la fronte sulla mia.
Mai avrei dimenticato quegli occhi e quelle parole.
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FAKE LOVE (conclusa)
FanficQuando la visibilità è tutto. Anche la minima cosa può rovinarti la vita per sempre. O anche due vite. I tempi non sono favorevoli ad un amore del genere e lo scotto da pagare sarà enorme.