Paura (Jimin)

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"Jimin, io credo di amarti" mi sussurrò sicuro di se, ma dolcemente ad un orecchio, prima di appoggiare la fronte sulla mia.
Mai avrei dimenticato quegli occhi e quelle parole, ma ... ma avevo paura.
Paura di quello che sarebbe successo se ci avessero scoperto.
Appoggiai le mani sulle sue spalle allontanandolo da me, anche se tutto il mio corpo lo desiderava.
Sentivo caldo e la mia eccitazione si faceva sentire dentro i boxer.
Lo volevo più di ogni altra cosa al mondo, volevo sentirlo mio, volevo che fosse mio, ma come potevo rovinare tutto quello per cui avevamo lavorato così duramente.
Se ci avessero scoperto la nostra carriera sarebbe andata in fumo e per nostra non intendo solo la mia e quella di Yoongi, ma anche degli altri membri.
Notai il suo sguardo soffermarsi sul mio in cerca di risposte a quello che mi aveva appena detto.
L'espressione delusa che aveva dipinta in volto diceva tutto.
Era arrabbiato, confuso e deluso.
Mi accarezzò il viso con una strana delicatezza, così chiusi gli occhi premendo la guancia sul suo palmo. "Sai..." disse interrompendo quel silenzio "... quando eri fuori per la droga e l'alcool, mi hai detto che mi amavi, però ora so che non sono questi i tuoi sentimenti" mi baciò la fronte e si alzó.
Il pavimento improvvisamente era diventato così freddo senza di lui.
Mi alzai di scatto afferrandogli la mano e facendolo voltare verso di me per guardarlo negli occhi "No! Aspetta Yoongi ti prego..."
Aveva la mano talmente calda che solo quel tocco bastò per farmi riprendere.
Potevo sentirlo, il suo cuore battere all'unisono con il mio.
"Cosa? Cosa dovrei aspettare Jimin?" disse con un tono stanco e distrutto.
Ora ero sicuro che provava i miei stessi sentimenti, ma la storia fra di noi non poteva funzionare.
Decisi di sacrificarmi per entrambi, risparmiandoci un futuro solo di tormenti. Ma a quale prezzo lo facevo?
Restammo lì a fissarci e quando tolse la mano dalla mia, usci come una furia sbattendo la porta.
Restai lì, immobile.
Cercavo di mettere i pezzi a posto.
Lui aveva capito perché lo avevo fatto? Era davvero impossibile poter stare insieme?
Le mie domande si interruppero subito quando un trillo del telefono mi fece tornare al mondo reale.
Risposi quasi subito dopo averlo trovato "Pronto? Chi è?"
"Pronto? Jimin, ma dove sei? Ti stiamo cercando da tutto il giorno" era Nam-joon super incazzato.
Ero talmente confuso, pensavo a Yoongi e non capivo nemmeno quello che il nostro leader mi stava dicendo.
"Ehmm... Ciao... Sì, sono all'Hotel..."
Ci fu un silenzio come se si stesse trattenendo ad urlarmi contro "Jimin alza il culo e vieni alle prove ora!! E sai dove è finito quel cretino di Yoongi? Non riusciamo a contattare nemmeno lui"
"Si, sto arrivando e no! Non l'ho visto!" Dissi in modo secco chiudendo la chiamata.
Tornó il silezio che mi lasció insieme ai miei pensieri.

Le prove sembravano non finire mai, non ero concentrato per niente e la sbornia del giorno prima non mi aiutava affatto.
Lui non c'era.
Almeno il continuo movimento oltre a farmi sudare mi teneva la mente occupata.
La mia finta serenità durò fino a quando la porta si aprì e io inciampai vedendolo entrare.
Ho-seok che era di fronte a me si chinò su di me aiutandomi a rialzarmi "Ehi! Tutto okay?" disse sorridendomi.
"Si... tranquillo, grazie Hope" mi staccai da lui e notai che Suga mi fulminó con lo sguardo.
Come dargli torto.

"Finalmente cazzo! Ma dove sei stato coglione?" Disse Jungkook andando dal ragazzo e dandogli il cinque.
Tae-hyung li raggiunse ed appoggio un braccio sulla spalla del maknae "Te la sei spassata con qualcuna sta notte, eh?".
Sentì un brivido di freddo percorrermi la schiena quando lui rivolse lo sguardo di nuovo verso di me, però trovai in lui invece uno sguardo diverso e indecifrabile.
"Una cosa del genere" disse svelto, ma con un risolino sul viso.
"Ma ora non stiamo qui a parlare della mia vita sessuale e facciamo ste benedette prove che siamo in ritardo" concluse e Nam-joon aggiunse "e secondo te di chi è la colpa?"
Ci mettemmo in posizione e lui mi sorpasso mettendosi davanti a me senza neanche degnarmi di uno sguardo.
Lo fissai per tutta la canzone, ma penso che lui non se ne sia mai accorto.

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