Chapter Twenty Four

290 25 8
                                    

Justin's POV

Era pomeriggio e a mio malgrado non avevo nulla da fare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Era pomeriggio e a mio malgrado non avevo nulla da fare. Mi stavo annoiando.

Ero da solo in casa, mamma e Janette avevano portato Astrid dai nostri cugini dato che volevano vederla.

Io non mi muovevo di casa. Volevo rimanere solo. Ma il problema é che se rimango da solo, penso troppo e mi vengono in mente i ricordi che sicuramente vorrei dimenticare o archiviare. 

Qualcuno sa dirmi se riuscirò mai a dimenticare quei quattro mesi insieme a lei?

Io non so darmi risposta. Ho solo bisogno di affetto in questo momento, ai miei dubbi ci penserò più avanti.

Presi il mio telefono e andai sulla chat di Riley.

Ultimo accesso il 27/12/12

Ultimo messaggio:

To Riley 
Anche io, anche io, anche io

La vista si offuscò e pian piano il groppo in gola iniziò a formarsi. Me la sono cercata. Sono andato io a vedere la chat con lei. Merito di piangere per la stronzata che ho fatto.

Non smetterò mai di dire che mi manca. Potrei essere monotono. Ma é la verità e io penso solo a quello.

Senza volerlo le scrissi un messaggio inutile che non avrà mai risposta.

To Riley❤
Mi manchi.

Sto impazzendo. La speranza che lei risponda c'é sempre, ma sappiano tutti che non riceverò mai più un suo messaggio.

Mi manca.
Ogni giorno.
Ogni minuto.
Ogni secondo.

Mi manca quando ho bisogno di ridere e...lei era l'unica che ci riusciva.
Mi manca ridere insieme a lei.
Mi manca baciare quelle labbra che... Dio mio.
Mi manca vedere la sua chioma bionda muoversi quando camminava. Ma soprattutto...mi manca il modo in cui mi guarda: aveva gli occhi sempre pieni di euforia e gioia. Non nascondava mai i suoi sentimenti perché sapeva che io capivo anche solo dallo sguardo.

Mi accorsi solo poco dopo che stavo piangendo. Ma oramai lo facevo così spesso che é diventata la mia routine. 
Che anno strano. Per tutti gli anni che ho trascorso alle superiori sono stato sempre quello che si metteva in disparte. Ma ora, all'ultimo anno, da solo sei mesi dall'inizio della scuola...ho trovato la ragazza, "un'amica" che é anche la ragazza più popolare della scuola, sono cambiato e metà scuola mi lancia occhiatine piene di desiderio.

Sono anche abbastanza stufo. Stufo di tutto e di tutti.

A distarmi dai miei pensieri fu il campanello che suonava delicatamente. Come se la persona che stava suonando aveva paura.

Never Say NeverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora