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12 dicembre 2004

Caro diario,
Ti scrivo oggi perché boh, ho voglia di scriverti della mia migliore amica. Si ancora lei. E quindi almeno ho qualcuno che mi ascolta.

Magari un giorno lo leggerà, oppure no, boh.

È una settimana che non parliamo e questa cosa mi sta uccidendo. Lo so che ha delle cose più importanti da fare che pensare a me, ma per dire, non mi ha scritto una volta per chiedermi 'come stai?'

Non so più che fa, con chi parla, cosa le succede, non la conosco piu!

Mi ricordo ancora quando le chiesi
-non mi lascerai anche tu, vero?
-mai.

Ho gli screen di tutti i momenti più belli, anche quando ci siamo visti su FaceTime.. Mi disse che appena mi vide le batte' forte il cuore. E pensare che a me succedeva già solo quando sentivo la sua voce a telefono. Ma non ce l'ho mai detto. Per paura. Paura di perderla. Paura di perdere la mia migliore amica.

Questa paura ce l'ho ancora, e negli ultimi giorni sta diventando quasi una certezza, che non diventa tale solo perché mi fido di quello che mi disse due mesi fa, o almeno provo a crederci, io non mi fido quasi di niente oramai.

Dimmi che sono ancora la tua migliore amica e non mi hai dimenticato.

Dimmi che siamo ancora quei due che all'una di notte in estate, aspettavano 'A Sky Full of Stars' su MTV, e la cantavano scrivendo pezzi di canzone su What's App.

Dimmi che siamo ancora quelli che si dedicavano canzoni per dimostrare l'un l'altro che si volevano bene.

Non ho mai smesso di pensare a un modo per abbracciarti più presto possibile, anche se a te non é sembrato perché ero troppo impegnata ad illudermi con un ragazzina, quella con cui ti ho rotto per un mese intero. Scusa. Che tra l'altro se né andato anche lui.

Tengo a te quanto tengo ad una cosa preziosa che non capita più nella vita.

Ed é per questo che nonostante tutto, nonostante non parliamo più come una volta, sono rimasto, ad aspettare che ti passi.

Scrivo sempre troppo cavolo...

Spero un giorno capirai cos'eravamo prima e cosa siamo ora, perché credimi, ci tenevi tanto a me. Ed era fantastico. Forse anche ora é cosi, ma boh, sembriamo sconosciuti che giocano a nascondersi.

Ma alla fine, c'è quello che si nasconde, e quello che cerca qualcuno a cui aggrapparsi, che ultimamente pare impossibile da trovare. Io mi ero aggrappato a te, non lasciarmi cadere come tutti gli altri.

Mi manchi, stupida.

Alice.

Diario di una teenagerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora