Diario di una teenager

4.

20 dicembre 2004

Caro diario,
Con la mia migliore amica è tutto a posto.

Ma...

Che giornata di merda.

C'è un freddo che ti congela le ossa e la pioggia scende velocemente dal cielo ed ogni volta allaga le strade della "mia" città. Perchè ho messo fra le virgolette mia? Bhe... io odio questo posto.

Sono tutti antipatici, menefreghisti, cazzoni, egoisti e più ne ha più ne metta. Sono pochi quelli che si salvano... sono una sopravvissuta.

Per quelle poche volte che esco di Sabato, tutte le ragazze sono in minigonna, tacchi a spillo, borse firmate e un eyeliner che arriva fino alle tempie. Mi fanno venire il porcodio in bocca.

Almeno si fanno notare... quello che non faccio io.

Non so niente di firme ne di abbinamenti o altro: si può dire che mi vesto alla cazzo!

Sembro "strana" a questo punto... ma meglio esserlo, che dici?

Inoltre in questa città è solito offendere e prendersela con tutti. Perchè? me lo chiedo ogni fottuto giorno anche io.

Troppo grassa? ti chiamano cavallo.

Troppo magra? stuzzicadenti.

Troppo brutta? cesso.

Troppo bella? troia.

Ma cosa succede?

Ormai tutti giudicano l'aspetto fisico oppure quanto ce l'hai larga... il carattere e la propria bellezza interiore se ne sono andati a farsi fottere, oppure a farsi un bel giretto dietro le poste.

Dio!

A volte vorrei scappare e andarmene in qualche altro posto, ma non posso.
"Sei troppo piccola, hai solo sedici anni."

Essere piccoli non significa essere irresponsabili o non avere le palle di affrontate il mondo, anzi significa aver voglia di vivere ed io voglio vivere, ma c'è sempre qualcosa che mi ostacola, qualcosa che mi ferma e mi fa cadere in un abisso così buio e gelido che a volte è difficile rialzarsi.

Si deve trovare la forza, ma sentendosi dire ogni volta "no" non fanno altro che demoralizzarti.

Ci sono persone, quelle come me, che per sentirsi vive hanno bisogno di sognare ad occhi aperti.

Così continuavo a infrangere le leggi della fisica volando con la fantasia. Mi sentivo leggera, sollevata, finalmente libera.

Alice.