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31 dicembre 2004

Caro diario,
Si pensa che quando un nuovo anno inizia la propria vita possa cambiare, si fanno buoni propositi, studiare di più o iscriversi in palestra.

Si aspetta quel conto alla rovescia con i bicchieri alzati ricolmi di spumante:

dieci,
si pensa all'anno che sta per concludersi magari ti rivedi in qualche situazione esilarante e ridi tra te e te,

nove ,

otto,
pensi agli errori compiuti i quali, pensandoci ora, avresti potuto benissimo evitare,

sette,

sei,

cinque,
l'ansia sale e inizi a pensare a cosa puoi cambiare, ai sogni che puoi realizzare,

quattro,

tre ,

due ,
senti l'adrenalina, in un secondo quel libro sarà chiuso, avrai voltato pagina, magari per un secondo non pensi a quegli sbagli che hai compiuto e tiri un respiro di sollievo, uno, buon anno , ed in quel momento la delusione che davvero non è cambiato nulla, se non un numero sul calendario e stai certo che sbaglierai la data comunque fino a marzo.

I problemi, gli sbagli le ansie che per quel secondo ti erano sembrate scomparse, stanno ancora qua.

Lo spumante ti brucia la lingua, il tintinnio dei bicchieri e i fuochi d'artificio ti fanno venire mal di testa, è già sei stanca, scocciata, perché ti aspettavi qualcosa.

Perché magari il tuo oroscopo, che non ti ha messo altro che ansia , ha previsto un anno pieno di sorprese, oppure semplicemente ti ha detto che sei sfigato.

E se stasera con i bicchieri in mano tutta la vostra vita vi passerà davanti come in un film, e vi sentirete tristi o magari sollevati, non disperate, almeno quel libro è stato chiuso e puoi cominciare a scriverne un altro. Io ci sto : tu ci stai?

Un nuovo anno, nuove sfide, altre occasioni.

Un nuovo anno, altri giorni, altre settimane.

Un nuovo anno, nuovi fuochi, nuova neve, nuovo mare, nuove scottature, nuovo freddo, nuove serate al bar, nuovi incontri con gli amici, nuove stazioni, nuove fermate, nuove mattine a scuola, nuove piogge, nuovi bicchieri di champagne.

Nuovi ma che in realtà sono sempre gli stessi.

Cosa cambia? 2004/2005... Le fermate degli autobus sono sempre le stesse, le ore sempre uguali, le scelte sempre quelle.

Non avrai un corpo nuovo, una vita nuova.

Capodanno è un'idea, un'illusione, un altro modo di perdere altre false credenze.

Però lo sai che c'è di bello?

La speranza.
Ecco vedi, il fatto è che la gente ci crede.
Finge un sorriso anche se è triste, cerca d'essere decente, per un minuto almeno.Crede davvero di poter ricominciare, spera davvero in un'altra possibilità.

E la notte del primo gennaio è una notte come un'altra, il cielo non se ne frega.

Però cogliamole comunque, le occasioni per ricominciare. E sia stato bello o brutto prendiamolo sempre come un giorno nuovo, per essere felici, per amarci daccapo.

Ad un nuovo anno, anzi no, a nuovi giorni.

Auguri.

Alice.

Diario di una teenagerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora