Capitolo 10

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Ecco i Colmins

Jim e Violet fecero le scale per scendere al salone nello stesso momento, così quando aprirono la porta e trovarono tutti i fratelli e le suore già li, pronti a dare il benvenuto alla famiglia Colmins, si sentirono osservati ed arrossirono entrambi. Suorina fissò negli occhi Violet e le sussurrò all'orecchio "dopo faremo i conti"

L'enorme tavolo di legno di faggio era perfettamente apparecchiato, pronto per la colazione. Nessuno osava sedersi senza l'ordine di Suor Paolina. Qualche minuto di silenziosa attesa e finalmente il nitrire degli enormi cavalli scuri che trainavano con sicurezza l'enorme carrozza nera dai bordi placcati oro, il grido del fantino arrestò la corsa, dopodiché un lungo applauso degli abitanti di Fervest che sorprese Jim, perché non immaginava potesse essere così importante questo evento. I bambini erano legati da una catena di abbracci, suorina aprì lentamente il portone e quando entrarono quelle strane persone, vestite in uno strano modo, fecero tutti un inchino per onorarli. " benvenuti signori Colmins! Gli orfanelli e le sorelle di Fervest sono onorati di offrirvi una degna colazione, per festeggiare il vostro arrivo."
" Grazie sorella Paolina per la vostra ospitalità, dov'è il ragazzo?"
Madame Octavia Colmins fece subito capire che non aveva alcuna intenzione di fermarsi per la colazione e il fatto che chiedeva di un ragazzo fece tremare Jim.
Nella sala era ritornato il silenzio, nessuno parlava, nessuno respirava, i bambini sembravano fatti di legno. Madame Octavia non aveva fatto una buona impressione. Jim era l'unico ad avere il coraggio di guardarsi intorno, ma dentro di se sperava di non essere chiamato. E parlando con se stesso
" ti prego non io! Non adesso! Ora che ho fatto amicizia con Bernadette! Ti prego suor Paolina non pronunciare il mio nome!" finalmente suorina disse qualcosa, tutti pendevano dalle sue labbra
" Madame Octavia mi perdoni! Pensavo vi foste fermati per la colazione!"
" suor Paolina ripeto! Dov'è il ragazzo?" la suora non poté aggiungere altro, allora si girò verso i bambini
" ok! Il ragazzo che è stato scelto per andare vivere con la famiglia Colmins ed avrà tante opportunità nella vita è......Jim!"
Pensavo che in quel momento avremmo tutti esultato dalla gioia! Doveva essere un bel momento! Cavolo uno di noi andava a vivere in una ricca famiglia! Ma tutti erano come paralizzati, erano come tanti lampioni spenti , il mondo mi era letteralmente crollato addosso. Violet piangeva e riuscivo a sentire cosa provava, il gelido pavimento di marmo sembrava che da un momento all'altro si sarebbe spaccato per inghiottirmi come se stessi su un lago ghiacciato.
"No! no! no! Non voglio!"
Non riuscii a trattenere quelle parole e suor Paolina se ne accorse.
" Jim! Non voglio assolutamente sentire lamentele, chiunque vorrebbe essere al tuo posto! Ti ho sempre insegnato ad essere educato, perciò ringrazia e basta!" ma Jim
" allora mi perdoni suor Paolina, io ringrazio tanto Madame Octavia ma vorrei cedere il posto a qualcun altro, se mi permette"
" assolutamente no! Madame Octavia ha scelto te, quindi basta discutere, hai solo il tempo di preparare le tue cose e salutare i tuoi amichetti!" per la rabbia stavo quasi rispondendo con maleducazione ma non ne ebbi la possibilità, poiché Madame Octavia aggiunse
"hai 15 minuti per salutare i tuoi amici e non hai bisogno di preparare le tue cose. Tieni! Qui c'è tutto quello che ti serve, il resto lo troverai a casa". I suoi enormi occhi neri erano pietrificanti, non ebbi il coraggio di rispondere, allora annuii e corsi subito da i miei fratelli, che non erano i miei amici come diceva la vipera.
"Ehi Poule! Prenditi cura di Violet
Tu Violet smettila di piangere! Starò bene e tornerò qui un giorno per dimostrarti che sei la mia sorellina preferita e magari per condividere qualche altro segreto! Hihihi !" Jim strizzò un occhio per mostrarle complicità.
"Ehi Anthony! Ora sei tu il più grande ! fatti valere, se vorrai la mia camera sarà tua"
ma Violet " no Jim! Hai detto che sono la tua sorellina preferita perciò la tua camera la voglio io!" e Jim sorridendo " Anthony sei d'accordo?" " si si tranquillo io sto benone nella mia"
A Violet tornò una mezza specie di sorriso e mentre Jim rimediava baci e abbracci dagli altri fratelli , lei già stava pensando a come disporre la camera. I saluti terminarono e Jim salì in camera con la borsa che gli era stata data per cambiarsi. Erano abiti pregiati, bellissimi, gli calzavano come se fossero fatti su misura, cercò di specchiarsi sul riflesso della finestra si accorse che c'era Bernadette proprio li sotto
" ehi boccoli d'oro!"
"ehi! Ho saputo che sei il ragazzo fortunato?"
" beh si! Sono proprio io! E mi sento fortunatissimo....ovviamente non dico sul serio. Io non voglio andare via! qui sto bene, non mi manca niente e che ne sarà del nostro segreto?"
" ehi Jim adesso devo proprio andare , mio padre mi sta chiamando! Però devo dirti un ultima cosa.... Segui sempre la luce ed io starò con te...... ciao Jim a presto"
" aspetta! Non ho capito cosa vuoi dire.....aspetta! boh! Non ho ancora capito chi è più matto tra me e lei....."
Egli scese lentamente le scale che portavano al salone, guardandone i particolari come non mai, con la consapevolezza che non avrebbe più rivisto tutto questo, le cose sembravano più belle, anche la polvere sopra le mensole aveva il suo fascino. Arrivò finalmente nel salone, tutte le mani si alzarono per salutarlo. Si girò un ultima volta verso i compagni per salutarli ma in primo piano c'era Suorina con in mano il cannocchiale " Madame Octavia posso chiederle il permesso di far portare questo a Jim?" ma lei prima di confermare si rivolse a Jim con superbia " ci hai messo 16 minuti ed io te ne avevo dati 15.... Che non succeda mai più, prendi quel cannocchiale e sali senza aggiungere altro." Jim annuì, abbracciò suor Paolina, prese posto nella grossa carrozza e si avviarono verso Crosfin

Seculum Lucis (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora