Capitolo 11

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Crosfin dieci anni dopo

"Madame Octavia! Madame Octavia! Jim sta di nuovo sfidando a duello suo figlio Ariele! Che faccio mando i Giustizieri anche questa volta?"
" tranquillo Timodo, Ariele sa che non deve fargli del male! L'ultima volta ha pagato a colpi di frusta il taglio che ha fatto a Jim sulla gamba......gli darà solo una piccola lezione vedrai"
" Madame! Io ero preoccupato per suo figlio, non credo sia nella posizione per fargli del male, Jim ha appena disarmato lui e le guardie che hanno provato a fermarlo!"
Madame Octavia non era per niente preoccupata, sembrava che aspettasse questo momento da sempre " ok Timodo! Manda i Giustizieri e porta qui Entrambi i miei figli"
" ricevuto Madame"
l'avvicinamento degli stessi aprì un varco fra la folla che stava assistendo al duello e tutti i cavalieri compreso Ariele riposero le spade, ma Jim non mostrò segni di resa.....

Un anno prima......

"Jim! butta la spada e accetta la sconfitta"
" Ariele! La mia gamba sanguina! ma finché combatterò non mi avrai sconfitto!"
Jim continuò a combattere anche da terra ed aveva ancora forza per tenere in alto la spada, ma Ariele lo faceva tremare ad ogni colpo, sembrava volesse decapitarlo, ma voleva solo fargli balzare via la spada e lo faceva ridendo... stava per dare ancora un colpo ma fu trattenuto dal silenzio della folla, egli si voltò e ripose la spada alla vista dei Giustizieri. Il più anziano di loro si diresse verso Jim ed allungò una mano per aiutarlo ad alzarsi ma lui impaurito, d'istinto, gli infilzò la spada proprio in essa. Il Giustiziere non mostrò nessun dolore era addestrato per non sentirlo. Jim si accorse che non era Ariele e riuscì ad alzarsi da solo mortificato da quanto accaduto

Presente.......

ma nello stesso momento in cui il più anziano Giustiziere si avvicinò per combattere, Jim gettò via la spada e in segno di gratitudine strinse la mano ad esso sussurrandogli "grazie!"
Timodo ordinò ad Ariele e Jim di seguirlo e ai Giustizieri di rientrare. Ariele non accettava perdere "Ehi Jim sei mai stato frustato? ah ah ah immagino di no! Suorina non aveva una frusta? Peccato Jim! Io ci sono abituato sai? Chissà quante frustate ti toccheranno, voglio essere punito anche io...non posso perdermi questo spettacolo". Ma Jim lo guadava sorridendo, come nulla fosse successo e questo lo irritava ulteriormente
" stupido ragazzino! Ringrazia che non posso farti male"
" guarda Ariele! Che tu hai solo quattro anni più di me!". Jim camminava, ma si sentiva come su un tappeto volante e parlava ad Ariele senza nemmeno guardarlo. La vittoria aveva un buon sapore!

Arrivarono finalmente nell'enorme sala, dove giaceva la poltrona d'orata di Madame Octavia, ella non amava dipinti o roba decorativa quali teste di animali cacciati, statue, armature, era completamente vuota e silenziosa. Da tutti veniva chiamata la Sala dell'Eco.
Madame Octavia non era una regina, ma comunque la donna più importante e ricca di Crosfin. La città le fu donata dalla regina Cassandra del regno di Lucis, grazie alla sua autorevolezza e a suo marito Bernard Colmins cavaliere del regno di Lucis. Egli morì nel sonno al compimento di un anno di suo figlio Ariele.
" Madame Octavia ho portato qui i suoi figli, come da lei ordinato"
" vai pure Timodo" egli si inchinò anche se lei non poteva vederlo, poiché era voltata in piedi, in direzione della finestra. Qualche minuto di silenzio e finalmente si girò verso i ragazzi. I due si guardavano negli occhi e l'uno faceva credere all'altro di non avere nessun timore
" Ariele!"
"si madre!"
"Jim!"
" si Madame"
"Crosfin ha bisogno di un Cavaliere di Lucis e voi andrete a Lucis a lottare per la nostra terra, sarete li perché parteciperete ai giochi che si fanno ogni decennio ed uno di voi diventerà Cavaliere di Lucis. Uno di voi deve, diventare Cavaliere.....ce ne saranno altri come voi da tutte le terre, non sarà facile ma voi siete stati addestrati proprio per questo. Sono dieci anni che non vi faccio lasciare le mura di terra Colmins, non potevo permettervi distrazioni! Vi siete allenati duramente! Avete eseguito i miei ordini alla lettera! Conoscete ogni centimetro di terra Colmins, questo è il vostro territorio, da oggi io non vi dirò più cosa fare o dove non andare! Da oggi siete i cavalieri prediletti del regno di Crosfin e come tali avrete tutti i privilegi di un Re, almeno che io non dissenta.
Soltanto un ordine da parte mia....non potrete più duellare, per nessun motivo, voi siete i prediletti e la vostra causa sarà diventare Cavalieri di Lucis e portarne i benefici nel nostro regno. Mancano tre mesi all'evento, le regole e il luogo nessuno li sa, esse verranno dettate il giorno stesso dalla regina Cassandra di Lucis, quindi dovrete essere pronti per ogni tipo di scontro"
Jim non stava nella pelle, ma non era per il fatto di essere cavaliere prediletto...egli poteva finalmente lasciare le mura e trovare delle risposte a tutte le sue domande.
Ariele invece guardava minacciosamente Jim per impaurirlo, il suo primo pensiero era riuscire a non farlo partecipare, non accettava che un orfanello potesse togliergli il posto! Anche se infondo, sapeva che Jim non poteva competere con la sua destrezza e la sua fisicità.
" non fatevi domande e non fatene a me! Mio marito era Cavaliere di Lucis e nonostante io fossi la sua amata egli non poté mai raccontarmi niente. Qualsiasi domanda io gli facessi, la risposta era sempre una : " io sono un Cavaliere di Lucis e sarò sempre scudo e spada contro l'esercito del sapere". Nessuno poteva chiedere! nessuno! Ora vado, buona giornata figlioli."
Madame Octavia lasciò la sala dell' Eco e appena non si riuscivano a sentire più i suoi passi, Ariele cominciò a ridere a crepapelle " ah ah ah credi davvero di poter diventare un Cavaliere di Lucis? Aspetta che mi viene troppo da ridere, non riesco a parlare" egli si piegò con una mano sullo stomaco e col dito dell'altra mano puntava la soffitta , come a dire aspetta un attimo " gia'! è vero! Guerriero Jim ha disarmato il possente Ariele e tutte le guardie!" rise ancora per qualche secondo poi diventò serio " se mia madre non mi avesse ordinato di farmi battere, avrei preso volentieri qualche frustata, ma vedere la tua faccia adesso, devo ammettere che oltre ad essere divertente è sicuramente più soddisfacente!". Jim fece subito sparire il volto sorpreso e ritornò in se
" ehi Ariele! Pensa un po' come sei sfortunato! Ora che nessuno può darti ordini, non puoi più batterti con me ed io sono quello che ha battuto il grande Ariele.... Si perché, non credo che le guardie stessero fingendo, tua madre ti avrà sicuramente detto di non parlarne con nessuno, altrimenti avrei rischiato di scoprirlo"
Ariele lo avrebbe preso a pugni e portato perdente davanti a tutti ma non poteva e Jim lo capì dal suo sguardo, così per avere ancora più soddisfazione lo salutò come niente fosse accaduto " ciao fratello ci si vede in giro" e si allontanò velocemente senza nemmeno rispondere al " non finisce qui Jim! non potrai ma battermi veramente, io sono figlio di un Cavaliere di Lucis non sarai mai alla mia altezza!"

Seculum Lucis (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora