Chapter 5.

142 10 0
                                    

Castiel si svegliò, disturbato da un brutto sogno, si accorse che era ancora buio, guardò l'orario dal telefono: erano le cinque meno un quarto. Si voltò verso il letto di Dean, stava dormendo, si stiracchiò e si alzò, poi si tolse il pigiama e si infilò sotto le coperte accanto al fidanzato.

"Che stai facendo?" Dean si lamentò. "Che ore sono?"

Castiel sorrise e si sedette sopra di lui.

"Cas?"

"Ciao." Castiel si calò e gli diede un bacio sulla guancia.

"Ciao." Dean gli accarezzo i capelli.

"Scusa se ti ho svegliato."

"Non fa niente."

"Dean, ci sono tante cose che ci dobbiamo ancora raccontare e c'è tanto tempo da recuperare, ma possiamo farcela."

"Lo so." Dean si mise seduto, Castiel era su di lui.

"Oggi è Domenica, è il nostro ultimo giorno qui a Firenze." Castiel lo disse e bassa voce e poi poggiò la testa sulla spalla di Dean.

"Cosa vuoi fare? Io avevo pensato di visitare qualche chiesa."

"Stare con te, non importa dove." Castiel alzò la testa e gli diede un bacio sulle labbra. Dean sospirò e gli accarezzò i fianchi, poi lo afferrò per le natiche. Castiel lo baciò sulla guancia, poi dietro l'orecchio.

"Questa è la mia parte preferita." Dean lo disse e poi si tolse la maglia, Castiel in risposta lo baciò sul collo, poi lo aiutò a disfarsi del resto dei vestiti.

"Dio quanto mi è mancato tutto questo." Dean esclamò mentre toglieva i boxer a Castiel, che gli mise una mano sulla bocca. "Zitto, smetti di parlare con la bocca, e inizia a parlare con il corpo." Si sistemò e cominciò a muoversi lentamente, si aggrappò al collo di Dean e gli graffiò la pelle con le unghie.

Dean cominciò a dargli baci sulle spalle, sul collo e poi sulla bocca. Castiel aumentò la velocità dei movimenti e iniziò ad ansimare, baciò Dean e gli morse dolcemente un labbro, mentre il respiro cominciava ad accorciarsi. Dean spinse il corpo contro quello dell'amante, lo afferrò dai fianchi gli e strofinò la schiena sudata.

"Ti amo Cas, ti amo." Dean poggiò la testa sul petto di Castiel e ascoltò il suo respiro tornare regolare.

Castiel si spostò e si distese sul materasso.

"Vieni qui." Allargò un braccio e Dean si avvicinò. Si abbracciarono e rimasero a guardare il sole sorgere dalla grande finestra che dava sul centro di Firenze.

Pranzarono in albergo e nel pomeriggio uscirono e decisero di visitare alcune chiese e cappelle di artisti vari, camminavano mano nella mano, ogni tanto si fermavano in mezzo alla strada e si davano un bacio.

La sera arrivò anche fin troppo velocemente.

Tornarono in albergo presto, dovevano prendere il treno di notte. Castiel stava sistemando l'ultima camicia dentro la valigia e sentì due mani cingergli i fianchi.

"Devi tornare per forza al lavoro?" Dean gli baciò distrattamente il collo.

"Era l'accordo Dean." Castiel sospirò e si rilassò contro il corpo del compagno. Dean infilò le mani sotto la maglietta di Castiel e cominciò ad accarezzargli i fianchi e il petto.

"È tardi, e dobbiamo raggiungere la stazione in autobus." Castiel si lamentò e si spostò di qualche centimetro.

"Mmh." Fu tutto quello che Dean disse, poi andò a prendere la giacca.

Arrivarono alla stazione, era buio, soffiava un venticello fresco molto piacevole, c'erano soltanto un gruppo di ragazzi che scherzavano tra di loro.

"Mi mancherai." Dean parlò e poi prese la mano di Castiel.

"Ci possiamo vedere domani pomeriggio in negozio." Castiel la strinse e diede un bacio sulla guancia al fidanzato.

"Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo Cas. Insomma, è tutto come prima."

"A parte sei anni di differenza." Castiel incurvò le labbra in un piccolo sorriso e poi girò la testa sentendo il rumore del treno che arrivava. Salirono, i vagoni erano vuoti, entrarono nella loro stanza notte, sistemarono le valigie e si sedettero ognuno in un letto diverso.

"Non ha nemmeno senso, che ce ne facciamo dei letti? Tra due ore saremo a Venezia." Castiel sbuffò e aprì la bottiglietta d'acqua.

"Cos'hai stasera? E comunque io un'idea l'avrei." Dean ammiccò e tirò Castiel verso di se, l'acqua si riversò a terra.

"Dean..." Castiel si divincolò, Dean allora lo spinse contro il letto che cigolò e si mise a cavalcioni su di lui.

"Dimmi che hai."

"Sono solo stressato."

"Io so come farti passare lo stress." Dean baciò Castiel con foga, l'altro lo prese per le spalle e ricambiò il bacio, Dean si allontanò e cominciò a spogliarlo frettolosamente. Fecero l'amore per quasi tutto il tragitto.

Scesero dal treno con il sorriso sulle labbra, camminando così vicini da fare scontrare le loro spalle, salirono nell'auto di Dean.

"Siamo arrivati." Castiel lo disse con una nota di malinconia nella voce.

"Hey, ci vediamo domani, buona notte." Dean diede un bacio veloce a Castiel e lo abbracciò.

Castiel non chiuse occhio tutta la notte.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 01, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Il vento di primavera.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora