I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE COMPLETA dal 2024)

28.

Look at me now, I'm falling.
The Vamps

(Leggete lo spazio 😈😈. Danke )
JUSTIN

Sono stufo. Sono stufo marcio dei media, dei giornalisti invadenti e di questo schifo.

Quando ho iniziato a fare musica, non avevo la più pallida idea che sarei finito in questo stato, braccato come se fossi un animale in uno zoo.

Tutti a sottolineare ogni singola cosa che faccio, ogni dannato errore che commetto. Tutti dicono che sbagliare e' umano, che tutti ne hanno il diritto, perché è solo così che si impara e si matura.

Cazzate.

Quando lo fanno gli altri va bene, ma quando invece a farlo e' una persona famosa, si apre il putiferio.

La gente critica e basta, dimenticandosi che quella persona e' umana. Umana e giovane.
Specialmente se sei un cantante famoso e di nome fai Justin Bieber.

Tiro un calcio alla porta e mi allontano di scatto.

<<Fanculo!>>

Jaxon mi ha appena visto e la sua faccia non mi piace per niente. È spaventato ed è solo colpa mia.

In questo periodo sono nervoso, troppo nervoso e purtroppo a farne le spese sono le persone che mi stanno vicino.

Io non voglio essere così. Non voglio essere  perennemente incazzato, non voglio fare stronzate e soprattuto non voglio far soffrire le persone che amo.

La mia famiglia, i miei amici, ma sopratutto i miei fans. Non se lo meritano. Loro meritano la parte migliore di me, mentre nell'ultimo periodo non ricevono altro che la parte oscura.

E nonostante io mi riprometta di non farlo, lo faccio. Continuamente. Quando sono sotto pressione, faccio il coglione. E pur sapendo che è sbagliato, non riesco a uscire da questa situazione.

Cos'ho di sbagliato?

Perché non ne faccio mai una giusta?

Sono talmente stanco e stufo di questa situazione, che mi viene da piangere.

<< Fratellone? Stai bene ?>>

Ero talmente immerso nei miei pensieri, che non avevo neanche sentito Jaxon avvicinarsi.

<< No... Sono un po' triste, ma stai tranquillo che mi passa presto.>>

Lui mi abbraccia forte e non dice nulla per qualche secondo.

<< Lo spero tanto Jus, perché non mi piace vederti triste.>>

Beata innocenza.

<< Certo piccolo, non preoccuparti. Ora torna pure a dormire, che io arrivo tra poco.>>

Faccio avanti e indietro nella stanza, cercando di capire cosa fare.

Ho bisogno di parlare con qualcuno, qualcuno che sia estraneo a tutto ciò e mi possa aiutare con un parere esterno. Qualcuno che di fatto non esiste.

Ho bisogno di una scossa. Una scossa bella forte.

Faccio per tirare un altro calcio, quando realizzo che, in realtà, quella persona esiste.

Subito una chioma bionda e un viso dolcissimo mi vengono in mente e capisco che forse ho davvero qualcuno con cui parlare.

Lily James. Dopotutto ci siamo conosciuti in un modo alquanto bizzarro e sempre in un modo alquanto particolare lei si è confidata con me. Si è fidata, anche se di fatto non mi conosceva. E se io facessi lo stesso?