CAPITOLO 4

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HARRY:

Si era fatto tardissimo quando riuscimmo a toccare finalmente il pavimento di casa, appoggiammo i giubbotti buttandoli nel piccolo divanetto che c'era affianco all'ingresso e andammo dritti nel salotto: tutti e due sapevamo di cosa dovevamo parlare e la questione era piuttosto urgente.

«Hazzy, calmati.» mi disse Giulia.
Ma non fu una buona idea dirmi di calmarmi perché mi fece incazzare il triplo.

«CALMARMI? CALMARMI? COL CAZZO CHE MI CALMO, GIULIA. VOGLIONO MANDARTI VIA PERCHÉ VOGLIONO MINACCIARMI E VOGLIONO CHE IO RIMANGA SOLO PER IL SEMPLICE FATTO CHE COSÌ DIVENTO UNA PREDA FACILE. NO. NON GLIELO PERMETTERÒ GIULY. QUESTO MAI. SONO STA...»
Prima che potessi continuare ad urlare lei mi fermò con un semplice abbraccio. Mi sciolsi subito, dopotutto non era colpa sua tutto quello che stava succedendo così la abbracciai anche io e vedendola sparire tra le mie braccia per la sua statura così bassa, mi misi a ridacchiare.

« Che tenera, non ci sei più!»

«Fottiti Haz. Sei tu che sei una giraffa gigante, io sono nella media.»

«Oh certo, perché essere alt..scusa mi correggo, essere bassi 1,56 a vent'anni è nella norma..»

«Stai zitto.» mi diede uno schiaffo nel braccio e ridemmo assieme.
Purtroppo però quella tranquillità durò pochissimo perché Giulia alzò lo sguardo su di me e iniziando a piangere disse:

"Haz..i-io n-non ti voglio perdere...»

«E non mi perderai mai Giuly...hai fatto così tanto per me e continui a farlo da quando eravamo bambini. Ti rendi conto che se non fosse per te io...io sarei al rogo? Cioè guardami honey, io sono vivo solo grazie a te... Insomma, sei l'unica persona che la pensa diversamente, l'unica che mi accetta per quello che sono davvero e sei anche l'unica che lo sa. Quindi  non ti azzardare a pensare che mi perderai...perché questo non succederà mai e poi mai piccola nanetta»

Sentì che le sue piccole braccia mi strinsero di più e la sentì singhiozzare, la presi in braccio e la feci accocolare tra le mie braccia, mentre ero seduto sul divano, la cullai per un po' finché non la sentì smettere di piangere.

«Tutto apposto Honey?»

«Si, grazie a te» la sentì sussurrare.

«Sciocchezze...grazie a te di tutto Honey»

«Shh...Hazzy quando finirai di chiamarmi "Honey"?»

«Mai tesoro. Adoro quel soprannome, è fantastico e poi ti rappresenta, almeno, dal mio punto di vista contorto»
La sentì ridacchiare e finalmente mi tranquillizzai, stava sorridendo.

«E quale sarebbe il tuo punto di vista contorto Hazzy?»

«Beh vedi...il miele è dolce esattamente come te, è appiccicoso e buono, esattamente come te e siccome è fatto dalle api, che pungono e fanno male, ti rappresenta anche sotto quel punto di vista...insomma, se vuoi, sai come distruggere e come dire..."pungere" una persona.»

«Tu sei pazzo!» mi disse prima di scoppiare a ridere. Mi unì alla sua risata e quando cercammo di smettere di ridere, ci guardammo e incominciammo di nuovo a ridere.

« Dai basta Hazzy ahahaha dobbiamo anche cenare ancora.»

«Oh Gesù, tu e il cibo. Stai sempre mangiando.»

«Stai zitto "non mangio perché io sono Harry Figo e Magro Styles"» si alzò da me andando verso la cucina urlandomi:
«ORDINO LE PIZZE»
Lo sapevo, gli urlai un okay come risposta e accesi la tv sfogliando i vari canali, dopo nemmeno dieci minuti sentì il campanello suonare. Chi poteva essere a quest'ora?








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