LOUIS:
Mi ritrovai in una stanza di cui non sapevo niente e non ricordavo neanche come ci fossi finito, avevo un dolore lancinante alla testa ma senza alzarmi incominciai ad osservare con occhio critico l'intera stanza: era sporca e i ragni passeggiavano tranquillamente sui muri ma la cosa che mi colpì di più fu un odore strano, un odore disgustoso, come se lì ci fosse stata una carcassa morta.
Ero preoccupato all'idea di stare lì da solo, la stanza era inquietante, c'erano strane ombre che ripercorrevano il muro. Per tranquillizzarmi mi dissi che erano soltanto ombre causate dalla poca luce che entrava da una piccola finestra.
Non essendomi ancora alzato da terra, provai ad alzarmi, ma solo quando tentai mi accorsi di essermi storto la caviglia. Caddi a terra con un forte dolore alla gamba. Ricacciai indietro un urlo e lentamente mi guardai attorno trovando per mia fortuna un bastone da passeggio, lo presi, e con estrema cautela cercai di alzarmi, la prima volta caddi imprecando ma pensai che nonostante tutto ci dovevo riprovare. Mica potevo rimanere lì ad ammuffire!
Ci riprovai e stavolta ci riuscì con grande successo. Con grande fatica e dolore incominciai a vagare per la stanza, senza una precisa meta. Quando all'improvviso mi soffermai davanti a un armadio antico e quell' odore disgustoso mi colpì molto più forte di prima. Mi agghiacciai all'istante avvertendo una strana sensazione dentro di me, avevo un brutto presentimento... mi avvicinai di più all'armadio in modo che potessi aprirlo, e lentamente attirai l'anta verso di me. L'urlo mi si soffermò in gola. Quello che mi si presentò davanti fu assolutamente la cosa più orrenda che vidi. Un gancio da macellai attraversava il collo di una ragazza per poi sbucare dalla bocca. Il sangue ormai coagulato ricopriva tutto il corpo della vittima e per terra, proprio davanti all'armadio si andava a formare una pozzanghera di sangue.
Quello che mi spaventò di più, nonostante la visione del corpo fosse orribile, furono delle voci che sussurravano il mio nome, o per meglio dire: La Voce che sussurrava il mio nome...
"Loouiisss aiutoooo....aiutamiii Looouiisss" richiusi l'anta dell'armadio con forza e feci tre passi all'indietro terrorizzato, caddi di nuovo inciampando in un secchio mentre la voce continuava a martellarmi la testa, mi presi la testa fra le mani, credevo di impazzire, tutto questo era assolutamente impossibile, pensavo di essere in un fottuto incubo, ma non era così. Aspettai con pazienza che quella voce straziante scomparisse, poi con grande coraggio mi rialzai delicatamente con la gamba che faceva sempre più male, mi avviai verso l'unica porta che era presente in quella stanza, ma come se non bastasse, sfigato come ero, la trovai chiusa a chiave.
Incomincia ad urlare.
Sbattei un pugno sulla porta, avevo bisogno di uscire subito di lì, le forze mi stavano abbandonando così mi accasciai a terra, ma conoscendomi, non avrei mollato così facilmente, mi ricordai, quasi colto da un fulmine, della finestra.
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The Blood Night
Fiksi Penggemar. "Sta fermo lurido bastardo." "No, non fatemi del male..." "Te ne faremo se non stai fermo, figlio di puttana." "Vi prego lasciatemi andare, non ho fatto niente i-io....io non ho fatto nulla..." "ADESSO BASTA." Sentì un forte colpo alla testa, poi...