CAPITOLO 7

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LOUIS:
Vidi tutto nero un istante prima di vedere chi mi avesse aperto la porta. Riuscì solo a sentire delle braccia che mi tennero prima di cadere fragorosamente a terra, poi il nulla.
Non so quanto tempo passò prima di risvegliarmi, ma seppi per certo che era passato tanto tempo, perché mi ritrovai pulito e vestito con un pigiama troppo grande per il mio corpo minuto che non mi apparteneva di sicuro.
Mi guardai attorno e mi ritrovai in un'altra stanza. Per mia fortuna non era come la stanza della casa di "The Blood Night" anzi era bella ed accogliente, ma solo in un secondo momento mi accorsi delle voci presenti nella stanza.

«Niall, non lo conosciamo. Si può sapere che stai facendo?»

«Senti Marco, sai benissimo che io non nego l'aiuto a nessuno. Quel ragazzo è svenuto sopra di me, non potevo di certo lasciarlo lì in mezzo al freddo.»

«Si, e sentiamo genio del momento, che faremo quando si sveglierà?»

«Uff, ma smettila di essere così rompi, quando si sveglierà, ci penserò io.»

«Ascolta lascia perdere Niall. Io me ne vado in cucina a farmi un panino.»

«Dato che vai in cucina, chiama a tua sorella e avvisala di ciò che sta succedendo qui. Se questo ragazzo proviene da tu sai dove, dobbiamo avvisarla.»

«Si si...okay.»

Aspettai che quel Mario...o Marco aveva detto? Non mi ricordavo più, la testa mi stava esplodendo. Comunque aspettai che quel ragazzo se ne andasse, poi finsi di svegliarmi in quel preciso istante.
Mormorai un "dove sono" e subito notai una testa bionda davanti a me.

«Hey, finalmente ti sei svegliato...» sembrava gentile da come parlava, così decisi di rispondere.

«Si...do-dove sono?»

«Emh, sei a casa mia e dei miei coinquilini a Rock Valley...e tu...da dove provieni?» pensai a quella domanda così intensamente che fui sicuro che la mia testa fosse esplosa.
Da dove provenivo veramente? Mi ero ritrovato a The Blood Night...ma in realtà io, da dove provenivo? Mi accorsi solo in quel momento di ricordare solo pochissime cose su di me. Mi ricordai il mio nome, il mio cognome, l'età... Ma tutto il resto? Dov'era andata a finire la mia memoria?

«I-io n-non lo so...»

«Non lo sai?»

«N-no...» avevo paura. Avevo seriamente una paura disumana. Come cavolo ero arrivato a The Blood Night? Chi ero io? Cosa ne era stato del mio passato? Scoppiai a piangere davanti a quello strano ragazzo biondo, dagli occhi blu e incominciai a spiegargli le poche cose che sapevo mentre lui cercava di calmarmi accarezzandomi la schiena.

«H-ho paura...n-non so nie-niente di me...s-so solo il m-mio n-nome...e l-la mia e-età..»

«Shh, mi puoi dire queste poche cose se vuoi, potrei rintracciarti attraverso internet, magari capiamo chi sei.»

«M-mi chiamo Louis To-Tomlinson...ho 17 an-anni...n-non s-so alt-altro»

«Cristo iddio...sei anche minorenne...cosa diavolo ci facevi là fuori tutto da solo? Si può sapere come cavolo sei arrivato qui?»

«Ero in una stanza...avevo freddo e paura e mi sentivo una strana sensazione addosso... Io ho cercato di fuggire da quella cosa...attraverso la porta..ma..ma era chiusa...così sono scappato dalla finestra...poi il nome di...di quel paese orribile...e...»

«Quale paese Louis?»

«The Blood Night»

Vidi la faccia del ragazzo biondo cambiare totalmente, diventò da preoccupato a impaurito tutto in una volta ma prima che potesse dirmi qualcosa, una ragazza entrò nella stanza con irruenza...disse solo una cosa.

«Io e te dobbiamo parlare ragazzino dagli occhi celesti. The Blood Night non è un posto per ragazzini.»

The Blood NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora