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Le giornate di Louis si erano trasformate.

Prima erano una sequenza assurda: sveglia, scuola, compiti, letto.
Adesso erano state rivoluzionate dalle cuffiette nelle orecchie che lo accompagnavano sempre.
O meglio, dal suo anonimo come pensiero fisso.

Era lunedì e non vedeva l'ora di tornare a scuola.

Esatto, avete letto bene. La domenica è per tutti uno svago, una pausa da quell'inferno che alle persone piace chiamare scuola, ma per lui erano state 24 ore senza notizie del suo ammiratore.

Non sapeva neanche chi fosse, e già ci si stava affezionando.

Camminava a passo svelto, impaziente di entrare in classe.
Nel tragitto si imbatté nei suoi migliori amici Liam, Harry, Niall e Zayn e li abbracciò tutti.
A Harry spettava sempre l'ultimo abbraccio, quello più lungo.

Louis avrebbe dato il mondo per Harry, lo difendeva sin dai tempi dell'asilo perché quest'ultimo era sempre stato troppo timido e impacciato per difendersi.

Augurata una buona giornata ai suoi amici e scoccato un bacio sulla guancia ad Harry come ogni mattina, tornò alla sua impresa.

Eccolo là, foglietto a quadretti, con la calligrafia tondeggiante che adorava scritta da una sottile biro nera.

"Penso che nessuno provi quello che provo io per te, adesso. Perché, piccolo sarai quello che mi salverà e dopotutto sei il mio 'Wonderwall'*'
Wonderwall, Oasis

*Di recente cercavo una parola decente per esprimere quello che provo, e credo di averla trovata: wonderwall.
È un termine inglese che sta ad indicare la persona di cui sei completamente, incondizionatamente innamorato, la persona a cui pensi sempre.

Beh, sei il mio wonderwall."

E Louis dovette sedersi per non svenire.

Writer's corner:
Ciao Gattini!
Che ne pensate della storia? Vi sta piacendo?

Volevo solo avvisarvi che se adesso vi sembra sdolcinata, dopo morirete di diabete lol.
Preparatevi.

Minou X

I Want To Write You A Song [Larry Stylinson]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora